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Ambiente

Pantelleria, interruzione energia elettrica il 17 febbraio. Ecco dove

Direttore

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Lunedì 17 febbraio è previsto la sospensione di erogazione di energia elettrica

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

Ambiente

Trapani, mercoledì 12 febbraio si presenta candidatura Unesco delle Saline di Sicilia

Marilu Giacalone

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Turismo sostenibile: mercoledì a Trapani si presenta la candidatura
ufficiale delle “Saline di Sicilia” alle “Riserve della Biosfera” del programma
Unesco MAB “Man And the Byosphere”

Sarebbe la prima  in Sicilia di un modello da replicare nel resto
dell’Isola.
Appuntamento alle ore 16 presso la Camera di commercio di Trapani

Palermo, 7 febbraio 2025 – L’allungamento della stagione turistica di un
territorio nel periodo autunno-primavera è possibile solo se tutte le
istituzioni e i soggetti pubblici e privati che fanno parte della
filiera credono in un’offerta ricettiva in chiave “green” e sostenibile
e se si impegnano a contribuire insieme alle iniziative di
infrastrutturazione, di tutela e valorizzazione delle risorse
ambientali, culturali, naturalistiche e produttive, di marketing, di
promozione e di organizzazione dell’accoglienza e dei servizi.
E’ in questa logica che Unioncamere Sicilia, nell’ambito del proprio
“Progetto Turismo-Fondo perequativo 2023-2024”, ha deciso di sostenere
l’iniziativa del Comitato promotore spontaneo di candidare, al programma
intergovernativo MAB (“Man And the Byosphere”) dell’Unesco, le “Saline
di Sicilia”, il sistema naturalistico che comprende la Riserva regionale
delle Saline di Trapani e Paceco e la Riserva regionale delle Isole
dello Stagnone di Marsala. L’iter è stato ufficialmente avviato con la
trasmissione del progetto al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza
energetica e c’è grande ottimismo per un esito positivo, considerato che
in Italia le “Riserve della Biosfera” dell’Unesco sono 21 su 759 nel
mondo, ma di queste nessuna si trova in Sicilia e che, dunque, questa
“Riserva della Biosfera” sarebbe la prima realtà nell’Isola di un
sistema virtuoso che Unioncamere Sicilia ritiene sia utile replicare nel
resto della regione.
Il progetto di candidatura sarà illustrato mercoledì 12 febbraio, alle
ore 16, presso la Camera di commercio di Trapani, in Corso Italia, 26.

Interverranno i rappresentanti degli otto soggetti promotori
(l’Assessorato regionale al Territorio e Ambiente; la Camera di
commercio che svolge la funzione di Segretariato del Comitato; i Comuni
coinvolti territorialmente dalle Riserve, cioè Trapani, Paceco,
Misiliscemi e Marsala; il Libero consorzio di Trapani che gestisce la
Riserva regionale delle Isole dello Stagnone di Marsala; e il Wwf che
gestisce la Riserva regionale delle Saline di Trapani e Paceco), nonché
l’esperto di candidature Unesco Giorgio Andrian, il coordinatore
nazionale dell’Associazione Mirabilia Network, Vito Signati, e
l’amministratore della Logos, Toti Piscopo. Sono stati invitati tutti
gli esponenti istituzionali, politici, delle parti imprenditoriali e
sociali della provincia, ai quali sarà proposta l’adesione
all’iniziativa.

La presentazione del progetto di candidatura è il frutto di un lungo
lavoro di confronto e partenariato fra gli stakeholder del Trapanese,
avviato a dicembre 2023 con l’annuncio della candidatura Unesco del
Trapanese fatto in occasione dell’evento di promozione turistica
“Aspettando il Solstizio d’inverno”, realizzato dalla Camera di
commercio di Trapani con la collaborazione di Unioncamere Sicilia.

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Ambiente

Vini da viticoltura sostenibile, il marchio SOStain Sicilia conquista i mercati scandinavi: la prima certificazione regionale italiana quotata nel prestigioso report Intertek

Redazione

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Tra i punti chiave del disciplinare SOStain, il contenimento del peso delle bottiglie:
3.552 tonnellate di CO2 in meno con quelle leggere made in Sicily in vetro riciclato finora prodotte
 
 
Il marchio SOStain che certifica i vini da viticoltura sostenibile prodotti in Sicilia fa breccia nei mercati monopolistici scandinavi. Il disciplinare della fondazione SOStain Sicilia, attiva da cinque anni, ha infatti ottenuto il rating del prestigioso studio internazionale curato da Intertek per conto dei monopoli che in Svezia (Systembolaget), Norvegia (Vinmonopolet), Finlandia (Alko) e Islanda (Vinbudin) gestiscono, con criteri estremamente selettivi, la vendita degli alcolici oltre una certa gradazione.
 
Per i vini siciliani a marchio SOStain è la conquista del più alto livello di competitività nelle gare di fornitura indette dalle società di proprietà statale per le importazioni nei quattro paesi nordici, dove per tradizione e cultura è massima l’attenzione all’impatto ambientale dei prodotti, anche da parte dei consumatori. SOStain è la prima e unica certificazione regionale italiana presa in considerazione dal report Intertek, tra le quarantuno quotate su scala mondiale (di livello nazionale le altre tre del Belpaese presenti in elenco, tra cui le ministeriali SQNPI e VIVA).
 
Gli standard di riferimento in base ai quali lo studio valuta le certificazioni riguardano quarantadue diversi indicatori, scelti per analizzare gli aspetti sia ambientali che socio-economici della sostenibilità nelle pratiche di coltivazione come nelle altre fasi del ciclo produttivo. I quattro monopoli scandinavi utilizzano poi le informazioni fornite dal report per la determinazione dei requisiti nei bandi di gara, per la mappatura del rischio connesso ai prodotti e per la guida agli acquisti dei clienti.
 
“Questo risultato rappresenta un importante riconoscimento – afferma Alberto Tasca, presidente della fondazione SOStain Sicilia – per l’impegno collettivo della Fondazione SOStain Sicilia e dei vitivinicoltori siciliani che hanno scelto di collaborare per costruire un modello virtuoso di sostenibilità. La forza del progetto sta nel lavoro di squadra, nella condivisione di valori e pratiche tra produttori che, insieme, dimostrano come sia possibile generare un impatto positivo per l’ambiente, per la società e per l’economia del territorio. Essere inseriti nell’élite internazionale delle certificazioni di sostenibilità dai monopoli scandinavi non è solo motivo di orgoglio per la Sicilia, ma anche la prova che il nostro modello, aperto e replicabile, può diventare un punto di riferimento per altri territori, in Italia e nel mondo. È inoltre una grande opportunità strategica per promuovere i nostri vini, ambasciatori della Sicilia, in mercati dove l’attenzione all’ambiente è fondamentale. Per noi, prendersi cura del territorio significa integrare agricoltura, paesaggio e sviluppo economico e sociale in un sistema condiviso, capace di generare metodo e armonia per la comunità”.
 
Efficienza energetica, bottiglie leggere e riduzione della CO2 nell’aria: il bilancio annuale di SOStain
 
Le alte valutazioni ricevute dal programma SOStain nel report Intertek in tema di tutela dell’ambiente fanno eco ai dati consolidati esposti nel report 2024 del comitato tecnico scientifico che assiste la fondazione, coordinato da Lucrezia Lamastra, docente dell’Università del Sacro cuore di Piacenza. Le cifre indicano una chiara progressione di risultati rispetto ai parametri fissati dal programma stesso: in un campione di otto aziende vitivinicole SOStain esaminato, ad esempio, l’uso di tecnologie per l’efficientamento energetico ha fatto scendere a 0,41 kilowattora il consumo medio per litro di vino (performance superiore alla media nazionale delle aziende certificate VIVA), con una conseguente riduzione delle emissioni di anidride carbonica (CO2) in atmosfera pari a 930 tonnellate. Un dato che, proiettato su tutti e 44 i produttori oggi aderenti a SOStain, porta a stimare un taglio della CO2 superiore a cinquemila tonnellate per anno.
 
A ciò si aggiunge l’ulteriore riduzione delle emissioni di gas climalteranti derivante dal controllo del peso della bottiglia di vetro, che è uno dei requisiti prescritti dal protocollo SOStain alle aziende associate. Si tratta di un fattore spesso responsabile di oltre il 50% delle emissioni collegate a una bottiglia di vino, e anche su questo parametro le aziende SOStain hanno avuto una performance migliore rispetto alla media nazionale. Al risultato concorrono la produzione e l’impiego della speciale bottiglia leggera “Cento per cento Sicilia”, nata da una collaborazione con O-I e Sarco, con il successivo coinvolgimento dell’Anci. Questa bottiglia, già in uso per alcuni vini a marchio SOStain, ha un peso di appena 410 grammi (per il formato da 0,75 litri la media nelle aziende italiane certificate VIVA si attesta a 590 grammi) ed è ottenuta al 90% da vetro riciclato, raccolto per intero sul territorio siciliano. Circa 10 milioni gli esemplari realizzati a tutto il 2024, con un conseguente taglio della CO2 pari a 3.552 tonnellate complessive, equivalenti alle emissioni generate ogni anno da 640 persone.
 
Dal programma alla fondazione: un disciplinare in dieci punti e 44 aziende insieme per l’ambiente
 
SOStain Sicilia è un’associazione no profit di produttori vitivinicoli siciliani che ha l’obiettivo di orientare verso la sostenibilità ambientale, economica e sociale i modelli di produzione e consumo, attraverso uno specifico programma condiviso, ad oggi, da 44 aziende dell’Isola, di cui 34 hanno già conseguito la certificazione e il marchio SOStain (complessivamente, circa 23,6 milioni di bottiglie e 6.330 ettari di vigneti certificati). Il programma SOStain, avviato da un primo nucleo ristretto di produttori vitivinicoli, ha dato vita nel 2020 all’omonima fondazione, costituita con il contributo Consorzio Sicilia Doc Sicilia e di Assovini Sicilia.

SOStain è l’unico disciplinare a coniugare gli indicatori del programma ministeriale VIVA con altri nove requisiti, anche contestualizzati su base territoriale, tra cui l’uso di tecnologie energeticamente efficienti, il controllo del peso delle bottiglie, la gestione sostenibile del vigneto (per esempio, utilizzo del Disciplinare del Sistema di Qualità Nazionale Produzione Integrata – SQNPI, razionalizzazione di consumo idrico, etc.), il divieto di diserbo chimico, la conservazione della biodiversità floristica e faunistica, l’impiego di materie prime locali, l’assenza di residui nei vini e la trasparenza nella comunicazione.
 
L’impegno della fondazione SOStain Sicilia abbraccia anche progetti di ricerca e innovazione o di impronta etica (bottiglia leggera 100% Sicilia con vetro riutilizzato, riciclo dei tappi, eventi clean up sul territorio), iniziative per la sostenibilità sociale (EduSOStain la più recente), occasioni di confronto scientifico (simposio “Interazioni sostenibili”) e azioni di scouting e formazione continua per le aziende associate.

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Ambiente

Parco di Pantelleria a Bruxelles: presentato studio per impianto fotovoltaico all’interno dell’area aeroportuale

Redazione

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l Parco di Pantelleria a Bruxelles per il progetto europeo Clean energy for EU islands: presentato lo studio per un impianto fotovoltaico ibrido all’interno dell’area aeroportuale
 
 
Si sono concluse le attività promosse a Bruxelles per il CE4EUI, nell’ambito del progetto europeo Clean energy for EU islands che vede coinvolta l’isola di Pantelleria in collaborazione con il Comune, il Politecnico Torino e SMEDE Pantelleria. Dopo l’apprezzato Forum del Maggio 2024 a Pantelleria, le isole europee si sono riunite per tre giorni a Bruxelles, per prendere parte ai due workshop dedicati al tema della Pianificazione territoriale a supporto della decarbonizzazione delle isole e ai Sistemi elettrici intelligenti per facilitare la decarbonizzazione delle isole: gestione della domanda e flessibilità. 

In programma anche la conferenza di networking dal tema “Rafforzare le reti e i sistemi elettrici delle isole dell’UE verso un approvvigionamento al 100% rinnovabile”. La vicinanza alle istituzioni europee ha permesso di portare le istanze delle isole nel loro percorso di transizione energetica all’attenzione di Commissione Europea e Parlamento.
 

Pantelleria ha portato la sua esperienza all’interno del workshop sulla pianificazione spaziale con l’intervento di Gaspare Inglese, direttore facente funzioni dell’Ente Parco, che ha presentato uno studio di prefattibilità di un impianto fotovoltaico ibrido all’interno dell’area aeroportuale, redatto con il contributo dell’assistenza tecnica del Segretariato U.E., per un impianto fotovoltaico ibrido. Tale impianto potrebbe contribuire ad una crescente penetrazione delle fonti energetiche rinnovabili, portando l’autosufficienza elettrica dell’isola oltre il 50% ed assicurando ridotti impatti paesaggistici ed ambientali, limitando l’utilizzo di suolo.

  Il commissario straordinario dell’Ente Parco Nazionale, Italo Cucci, enfatizza l’importanza per l’isola di partecipare ad incontri multinazionali come quello di Bruxelles che, unendo le esperienze e le competenze, permettono di affrontare e risolvere concretamente ambiziose sfide ambientali come quella della decarbonizzazione delle isole.

 

  “I partecipanti si sono riuniti per un  confronto tra le esperienze e le esigenze delle isole di tutta Europa, nonché per animare dialogo tra le istituzioni, gli enti regolatori ed i gestori dei sistemi elettrici, e continuare a contribuire ad affrontare l’ambiziosa sfida della decarbonizzazione delle isole europee, nella quale Pantelleria, grazie anche a significativi investimenti pubblici e privati negli ultimi anni, si sta ritagliando un ruolo da protagonista” – ha dichiarato Riccardo Novo, ingegnere energetico del segretariato di Bruxelles.

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