Torna questa domenica il Trofeo Challenger Francesco Valenza 2021 conosciuto come la “Regata del Costruttore” che, insieme a quella di San Fortunato, è l’appuntamento velico più importante della stagione.

Nato nel 2007 dopo la scomparsa del M° Valenza, attivo dalla fine degli anni ’60 sulle orme del nonno Salvatore, il trofeo vede affrontarsi in mare le imbarcazioni storiche dell’isola, le lance pantesche, tutte nate dalle sue sapienti mani.

E quella che si disputerà tra due giorni sarà, se possibile, una regata ancora più speciale. Dopo anni in cui le lance sembravano scivolate nell’oblio, alcune addirittura abbandonate negli aspri terreni dell’isola, anni di passione che sembrava sopita, tornerà la magia che ha sempre permeato la manifestazione. Ben dieci lance torneranno a sfidarsi in mare.

Abbiamo incontrato alcuni armatori per saggiare le loro emozioni e le loro aspettative in vista di una regata che si prospetta ricca di emozioni.

Roberto Greco, noto a tutti come “Robertino”, è armatore storico di Claire de Mirò, di cui è proprietario da più di vent’anni.

Claire de Mirò è stata costruita appositamente per lei da Francesco Valenza nel 2000.

“Esattamente. È tra le ultime tre lance create dal costruttore. La mia è stata costruita subito dopo le regate della Lotteria Italia alla quale le storiche imbarcazioni erano associate. Anni di grande fermento. E con tanta voglia di competere. Ce n’erano dodici o tredici. Mi è quindi venuta una gran voglia di averne una tutta mia. Trascinato anche dalla passione della famiglia Giacalone (Mimmo è comandante di Claire de Mirò da sempre) ho chiesto al maestro d’ascia di costruirmene una.”

Quest’anno ci si aspetta un grande spettacolo. Come si sente all’idea di rivedere tutte queste lance finalmente di nuovo insieme in mare?

“In effetti è una grandissima emozione. Abbiamo lavorato tanto in questo ultimo anno con il Circolo Velico per cercare di far tornare l’entusiasmo per la vela e per le lance. E l’entusiasmo è cresciuto. Se pensiamo che tre anni fa le lance in mare erano solo tre, l’anno scorso cinque e quest’anno dieci… credo che l’obiettivo sia stato raggiunto. Un grande sacrificio, un grandissimo lavoro, ma anche una grandissima soddisfazione.”

Abbiamo incontrato anche Rosaria Esposito, da circa quattro anni armatrice di Vento d’Estate e segretaria dell’Associazione armatori lance pantesche. Sempre appartenuta alla sua famiglia, la lancia per molti anni non è stata nemmeno varata a causa dei troppi impegni di lavoro e per l’avanzata età di suo padre (che ne è stato armatore sin dall’inizio). Ma una volta nelle mani di Rosaria, che se ne occupa con passione e dedizione, Vento d’Estate è tornata ad avere nuova vita.

So che durante l’inverno la vostra lancia è “entrata in cantiere” e ne è uscita con un look completamente nuovo. Ci vuole raccontare il lavoro fatto?

“Sì certo. Nonostante la lancia fosse in mare già da qualche anno, e che l’anno scorso abbia pure regatato con buoni risultati, durante l’inverno abbiamo deciso di dedicarci a lei. Apportando modifiche anche sostanziali. Grazie al lavoro di Salvatore Pavia l’abbiamo rimessa a nuovo. L’abbiamo carteggiata e portata a legno. Sostituito le parti lesionate e tolto lo stucco. In questo modo la barca è stata anche molto alleggerita.”

Avete anche cambiato il colore. Come mai?

“Sì è vero. Per anni è stata grigia con bande verdi e io, devo dire la verità, non amavo granché questo colore. Tutto è iniziato un po’ per gioco. Ci siamo anche presi in giro… e abbiamo optato per i colori dell’attuale Luna Rossa. Abbiamo quindi scelto il nero, il rosso e il giallo. E ora sì che mi piace!”

Avete anche un nuovo equipaggio.

“Esattamente. Un nuovo equipaggio composto da Giovanni Belvisi, Andrea Lo Pinto e suo figlio Alessandro, di soli 12 anni, che è la nostra mascotte. Un equipaggio competitivo ma con tanta voglia di divertirsi. Sono fiera di far parte di questo mondo e di questo gruppo. Un gruppo affiatato e spinto dalla passione. Avere un bambino a bordo, poi, ci dà sicuramente una marcia in più. Non vediamo l’ora di metterci alla prova e di regatare.”

È innegabile. Questi armatori ci hanno fatto respirare entusiasmo e voglia di veleggiare. Facciamo quindi tutti il conto alla rovescia. Meno due. I giorni che mancano a questo nuovo storico appuntamento.

Giuliana Raffaelli