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Cultura

Pantelleria, niente sull’isola ricorda la presenza dei magnifici principi Requesenz

Redazione

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Qualcuno dei miei lettori ricorderà certamente uno o più articoli che pubblicammo sui Requesenz,  lungamente prima baroni e poi principi di Pantelleria, potentissima nobile famiglia di origine aragonese e catalana, con esponenti anche di grande rilievo, quali ministri del regno delle Due Sicilie, nonché patrioti liberali e risorgimentali, assertori dell’indipendenza del Regno parlamentare di Sicilia, come Emanuele ultimo della Casata.

Nella loro lunga storia, i Requesenz (a volte registrati come Requisenz), furono anche conti di Buscemi, dove sorgono le rovine del loro castello, e baroni di Solarino, nel Val di Noto, l’antico nome della Sicilia sud-orientale.
In quest’ultima località, oggi piccolo comune in provincia di Siracusa, sorge integro il Palazzo Requesenz, edificato dalla famiglia come residenza nobiliare di campagna, ovviamente nel loro feudo baronale.
L’edificio, oggi non solo più importante palazzo storico del luogo ma anche monumento storico-artistico tutelato da legge regionale siciliana, ha una singolarità:
infatti, secondo le antiche carte che lo riguardano, esso fu costruito sul modello del Palazzo Requesenz esistente in Oppidolo di Pantelleria, con elementi architettonici tipici dell’arte catalana, unico esemplare esistente oggi in Sicilia.
La costruzione avvenne nel 1758 per volere di don Giuseppe Antonio Requesenz e oggi si affaccia sulla principale del paese (chiamato in siciliano San Paulu).
La tipicità del palazzo sta nelle sue dimensioni, lunga facciata. Piano terra dedicato a magazzini, Ingresso, atrio e cortile, in una stessa struttura figurativa, piano primo o nobile, con ballatoi sostenuti da “cagnoli” scolpiti da maestri lapidei in motivi geometrici.
Ora, succede che non abbiamo più nozione di dove fosse esattamente il palazzo principesco in Pantelleria, almeno secondo chi scrive.
Sarebbe bello averne notizia, almeno delle sue vicende.
L’oblio del tempo produce molti danni, anche sulla storia patria, così come ci dimostra il fatto che nulla è intitolato ai principi nell’isola, che io sappia.
Enzo Bonomo Ferrandes
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2 Comments

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  1. Avatar

    César Requesens Moll

    01:46 - Giugno 5, 2020 at 01:46

    Estimado Sr.: Soy un estudioso español de la historia de la isla de pantelleria y de su relación con la familia Requesens siciliana, al ser una rama de mi propia familia. Me ha parecido muy interesante lo que menciona sobre la existencia de un palacio de los Requesens en la propia isla, una cuestión que muchas veces me había planteado y que me extrañaba que no existiera. Según veo así fue pero no existen restos del mismo.
    Me gustaría saber si tiene algún dato m´ás para poder rastrear esta pista y así poder rescatar la memoria de la presencia en ‘su’ isla de los príncipes de Pantellería, un lugar del que fueron feudatarios durante siglos y donde, según parece, si que hubo efectivamente residencia.
    Gracias por su interés en esta parte olvidada de la historia de la isla, un empeño en el que estaría encantado de poder colaborar con ustedes.
    Reciban un cordial saludo.

  2. Avatar

    César de Requesens Moll

    12:52 - Luglio 18, 2022 at 12:52

    Hola de nuevo. Sigo interesado en este tema del palacio original de los antepasados Requesens (Requisenz, Requesenz) príncipes de Pantelleria en la isla. Estoy buscando documentación sobre este asunto tan interesante. Un saludo.

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Cultura

Pantelleria al Vinitaly 2025 con i suoi passiti e gli agricoltori eroici. Fabio Capello testimonial d’eccezione per raccontare l’isola

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Pantelleria torna a Verona dal6 al 9 aprile con otto cantine

Pantelleria torna a Verona in occasione della 57° edizione del Vinitaly grazie all’ attività congiunta del Parco Nazionale, del Consorzio dei Vini Doc Pantelleria e dell’amministrazione comunale. Quest’anno si valorizzeranno i simboli dell’isola: vini e passiti di Pantelleria e i valorosi agricoltori eroici, che continuano a distinguersi per la tenacia, la devozione e la resilienza. 

Benedetto Renda del Consorzio Vini Doc dell’Isola di Pantelleria

“La partecipazione al Vinitaly rappresenta un’occasione unica per raccontare al mondo l’identità di Pantelleria attraverso i suoi vini e il lavoro instancabile dei nostri viticoltori” – dichiara Benedetto Renda, Presidente del Consorzio dei Vini Doc dell’isola di Pantelleria – “Come Consorzio dei Vini Doc Pantelleria, siamo fortemente impegnati nella valorizzazione delle eccellenze enologiche dell’isola, preservando e promuovendo una viticoltura eroica che è patrimonio di cultura e tradizione. In sinergia con il Parco Nazionale e il Comune di Pantelleria, continuiamo a investire nella tutela del nostro territorio e nella promozione di un modello agricolo sostenibile, affinché il vino di Pantelleria possa essere sempre più ambasciatore di una terra unica e straordinaria”.

 Nel padiglione 2 della Sicilia, posizionati nello stand A1, si troveranno le straordinarie produzioni enologiche di Pantelleria a marchio Doc, che saranno presentate ai visitatori da alcuni produttori presenti per far degustare e raccontare Pantelleria. Qui sarà possibile trovare le etichette di Agricola Ferreri Caterina Angela, Bonomo Emanuela, Pellegrino, Cantina Basile, Donnafugata, Salvatore Murana vini, Vinisola, Cantina Giuseppe Maddalena, Prosit.

Italo Cucci del Parco Nazionale Isola di Pantelleria

Il Commissario Straordinario del Parco, Italo Cucci, sarà presente con il suo staff per sostenere l’attività di promozione congiunta ma anche per portare solidarietà al mondo vinicolo al vaglio del nuovo peso dai dazi statunitensi. “La qualità del vino italiano è altissima ed è sicura garanzia di inalterato successo fra gli americani – afferma Cucci – Il Parco brinderà al vino campione con un altrettanto grande campione, Fabio Capello fedele cittadino di Pantelleria che sarà amichevolmente presente nello stand di Pantelleria nella giornata di lunedì come testimonial speciale”.

Gli appuntamenti

Gli appuntamenti cominceranno domenica 6 aprile, con il tradizionale incontro fra i due patrimoni Unesco, le colline della Valdobbiadene e la pratica agricola della vite ad alberello di Pantelleria. Alle ore 16 presso il pad. 8 del Veneto, nello stand del Consorzio Valdobbiadene, si terrà la masterclass “Dal profumo floreale del Conegliano Valdobbiadene Prosecco all’intensità dei sentori nei Bianchi di Pantelleria: due gioielli italiani dalle terre eroiche più emblematiche” che sarà guidata da Cristian Maitan, miglior sommelier AIS d’Italia 2023.

La seconda iniziativa si terrà lunedì 7 aprile alle ore 15.15 nella meeting hall della regione siciliana nel pad. 2 Sicilia con la degustazione “Vini senza tempo: i passiti storici di Pantelleria” in abbinamento alcune tipicità pantesche per contribuire a celebrare la Sicilia proclamata Regione della gastronomia 2025.

L’amministrazione comunale di Pantelleria, che da tempo porta avanti un’importante rete di relazioni per la promozione agroalimentare locale, presenzierà con una delegazione, per dare seguito alle azioni di supporto al settore agricolo, programmate con importanti progetti già presentati a Bruxelles,

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Cultura

Pantelleria, moltissima partecipazione all’apertura del Santuario della Margana

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IL SANTUARIO DELLA MARGANA DI PANTELLERIA TRA I SETTE LUOGHI GIUBILARI

Il Santuario della Madonna della Margana di Pantelleria è tra i sette luoghi diocesani giubilari. Sull’isola, con una celebrazione presieduta dal Vescovo monsignor Angelo Giurdanella, è stata aperta la porta santa e dato avvio all’anno giubilare.

«Pantelleria è una scuola di mitezza evangelica che aiuta a rimotivarsi continuamente, a non perdere la speranza, a lottare e preparare per te poi possibili imprevisti. Mitezza e capacità di previsione che aiuta ad accogliere provvisorietà e imprevisto come una sorte di esperienze del limite», ha detto il Vescovo, facendo riferimento al senso di «rassegnazione mite e abitudine» col quale i panteschi hanno accolto il rinvio della cerimonia per il maltempo.

«L’Anno santo “Pellegrini di speranza”, mette in campo la grazia (il vitello grasso), superando la giustizia (il capretto), e guarendo l’istinto (i porci) – ha detto il Vescovo nell’Omelia – non possiamo pensare che la misericordia di Dio si faccia spaventare dalla nostra miseria. Il peccato allontana noi dal padre, ma no Lui da noi. Il vitello grasso è per il figlio minore che “era morto ed è tornato in vita” ma alla festa è tornata l’intera famiglia, compreso il figlio maggiore».

La Margana è la protettrice dei campi, in un’isola in cui l’agricoltura è eroica, così come gli agricoltori: «perché danno alla terra il proprio chinarsi perché possa portare frutto, possa dare vita. È un rivolgersi verso il basso della terra fin dove sorge la vita come nutrimento. L’abitudine virtuosa e umile alla terra. La virtù più bella per uomini e donne circondati dal mare, i cui volti sono scavati dal sale e dal mare e nei cui solchi abita il vento», è un altro passaggio dell’Omelia del Vescovo. Alla cerimonia hanno preso parte autorità civili e militari, sei presbiteri, il diacono permanente sull’isola, le suore, le corali delle tre parrocchie, gli scouts con i capi, i ragazzi della catechesi e tantissimi fedeli.

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Spettacolo

Tg2 DOSSIER, Domenica 6 aprile 2025 “TUTTI ALL’OPERA” di Daniela Bisogni

Direttore

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Tg2 DOSSIER Domenica 6 aprile 2025 Ore 18.00 su Rai 2 “TUTTI ALL’OPERA”

Due appassionati di Pantelleria coinvolti nel servizio di Daniela Bisogni, appunto, con la partecipazione del M° Riccardo Muti
La giornalista RAI, talento nei reportage,  ha reso a Pantelleria un grande servigio di esposizione sui canali nazionali, studiando e offrendo l’isola in ogni suo aspetto: da quello antropologico, a quello naturalistico.
Domenica con “Tutti all’Opera” ora ci porterà nei principali teatri italiani e nel mondo della lirica, in un servizio per Rai2.

Tutti all’Opera

Il Tg2 Dossier “Tutti all’Opera” realizzato da Daniela Bisogni nel programma a cura
di Francesco Vitale, andrà in onda domenica 6 aprile su Rai Due alle 18. Un viaggio
dentro l’opera per scoprire quante storie ci siano, quanto lavoro, soprattutto dietro le
quinte e quanta arte e talento e non solo nel canto. Patrimonio dell’umanità, l’opera
lirica italiana – negli ultimi anni – ha ampliato il suo pubblico arrivando anche ai più
giovani, ad esempio con le rappresentazioni all’aperto alle Terme di Caracalla che
Francesco Giambrone, sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma, ha
ulteriormente valorizzato.

Con il reportage dell’inviata Daniela Bisogni porteremo i telespettatori alla scoperta
di molti bellissimi teatri lirici Italia per godere della magia di spettacoli meravigliosi
e ipnotici, anche grazie alla musica di opere senza tempo.
Nel Dossier anche un intervento del maestro Riccardo Muti e dei più famosi interpreti
della lirica mondiale.

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