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Cronaca

Pantelleria, operazione interforze salva donna in crisi respiratoria. 118, VV.F e Guardia di Finanza tutti in campo

Direttore

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Alle ore 12,30 circa di oggi, sopraggiungeva chiamata al 118 di Pantelleria, per una donna in gravi difficoltà respiratorie.
Mentre gli operatori dell’ambulanza, Vito La Paglia e Angelo Cardarera, si addentravano nella zona tra Campobello e Cala Pozzolana, incontravano una pattuglia della Guardia di Finanza locale, cui riferivano la difficoltà di raggiungere la paziente.
Prontamente, sono stati chiamati i Vigili del Fuoco che hanno aiutato i sanitari a raggiungere la donna, mentre la G. di F. contribuiva a velocizzare le operazioni di soccorso, anche regolando il traffico in un’ora di punta.

A detta di chi era sul campo si trattata di una operazione pulita, senza intoppi nè problemi proprio perchè tutte e tre le unità hanno saputo muoversi in concerto e con maestria.
Una nota particolare di merito è da indirizzare soprattutto ai Vigili del Fuoco.

Grazie a questo intervento interforze, La Paglia e Cardarera hanno potuto soccorrere anche questa vita.

La paziente è stata trasportata, poi, al Pronto Soccorso dell’Ospedale Nagar di Pantelleria in codice giallo, dove è ancora sottoposta a terapia.

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

Ambiente

Tecnologie e Intelligenza Artificiale per la pesca: a Palermo Workshop internazionale della Guardia Costiera italiana e Agenzia Europea di Controllo della Pesca

Redazione

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Si è concluso a Palermo il Workshop dal titolo “Advanced technologies and AI for the sea: innovations in fisheries control activity”, tenutosi nei giorni 29 e 30 gennaio, presso il Marina Convention Center, nella splendida cornice del molo trapezoidale. L’evento ha visto la partecipazione 90 rappresentanti, provenienti da oltre 21 Paesi e 4 Agenzie europee.

Il workshop, che si è inserito nell’ambito delle celebrazioni per il 160° anniversario della Guardia Costiera Italiana, è stato realizzato in collaborazione con l’Agenzia Europea per il controllo della pesca (European Fisheries Control Agency – EFCA).

Durante i lavori del workshop sono stati analizzati, a cura di esperti del settore provenienti da tutta l’Europa, gli aspetti derivanti dall’applicazione delle nuove tecnologie e dell’intelligenza artificiale nelle funzioni di Guardia Costiera e, in particolare, nell’attività di controllo della pesca marittima, esaminandone le potenziali sfide future nell’impiego da un punto di vista tecnologico, giuridico e operativo.

Ad esempio, le informazioni a disposizione grazie alle tecnologie e ai sistemi satellitari già in uso per il monitoraggio e controllo delle attività di pesca, potranno essere elaborate dall’intelligenza artificiale per individuare aree e obiettivi maggiormente sensibili, garantendo una razionalizzazione dei controlli ed una migliore efficacia nell’attività di vigilanza sulla pesca.

L’evento ha consentito un’importante occasione di dialogo per tutte le Organizzazioni che a livello di Unione Europea svolgono funzioni di Guardia Costiera e che operano nel campo dei controlli legati all’attività di pesca.

 

Il Workshop è il primo degli eventi organizzati nell’ambito del Forum sulla Funzioni di Guardia Costiera (European Coast Guard Functions Forum – ECGFF), per il quale l’Italia quest’anno detiene la Presidenza. L’obiettivo del Forum è quello di studiare, contribuire e promuovere la comprensione e lo sviluppo di questioni marittime di comune interesse legate alle funzioni di Guardia Costiera, attraverso i confini e attraverso diversi settori, al fine di contribuire al progresso delle attività legate a tali funzioni.

 

Inoltre, nel quadro della cooperazione europea sulle funzioni di Guardia Costiera, le tre Agenzie dell’Unione Europea, l’Agenzia Europea per il controllo della pesca (EFCA), l’Agenzia Europea per la sicurezza marittima (EMSA) e l’Agenzia Europea della guardia di frontiera e costiera (Frontex) collaborano strettamente con il Forum nell’attuazione delle attività identificate come prioritarie dagli Stati Membri.

 

La Guardia Costiera Italiana – con l’intervento del Direttore Marittimo della Sicilia Occidentale e Comandante del porto di Palermo, Contrammiraglio Raffaele Macauda, in rappresentanza del Comandante generale, Ammiraglio Ispettore Capo Nicola Carlone – ha rinnovato l’impegno per il miglioramento continuo dei sistemi a supporto dei controlli pesca, con i molteplici obiettivi di tutelare gli stock ittici, garantire la qualità dei prodotti e dell’intera filiera, a salvaguardia anche dell’ecosistema marino e del suo delicato habitat.

 

In occasione del Workshop, la Direttrice Esecutiva dell’Agenzia EFCA, Dr.ssa Susan Steele, ha fatto visita alla Nave “Bruno Gregoretti” CP 920, unità d’altura della Guardia Costiera Italiana specializzata nelle attività di controllo della pesca, tutela dell’ambiente marino e soccorso in mare, ormeggiata nel porto di Palermo.

 

In concomitanza con l’evento internazionale, Nave Gregoretti è stata poi visitabile sia per i partecipanti al Workshop che per il pubblico, che ha potuto conoscere da vicino l’unità multiruolo della Guardia Costiera, dotata di moderne tecnologie e strumentazioni avanzate, che svolge un ruolo fondamentale nella sicurezza della navigazione e nella protezione delle risorse ittiche, operando in ambito nazionale e internazionale.

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Cronaca

Marsala, picchiato con mazza da baseball e investito con auto. In manette due marsalesi per tentato omicidio – V I D E O

Redazione

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Nella mattinata, la Procura della Repubblica di Marsala ha delegato i Carabinieri della
locale Compagnia all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa
dal G.I.P. presso il Tribunale, nei confronti di due soggetti marsalesi di 30 e 35 anni
indagati per tentato omicidio ai danni di un giovane di origini romene. Le tempestive
indagini delegate, avviate a seguito della ricezione della denuncia della vittima ed
immediatamente sviluppate dai Carabinieri della Stazione di San Filippo di Marsala, hanno
permesso di ricostruire gli eventi delittuosi, perpetrati nel pomeriggio del 20 gennaio 2025
nei pressi della SS115, e dunque all’identificazione degli odierni destinatari del
provvedimento cautelare.

L’analisi delle immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza dell’area e le
dichiarazioni della vittima e degli increduli testimoni dei fatti, avrebbero consentito agli
inquirenti di documentare un vero e proprio agguato, nel corso del quale il giovane
romeno: dapprima veniva raggiunto da uno dei due assalitori che lo colpiva violentemente
con una mazza da baseball; poi, riuscito a scappare, veniva travolto da un’autovettura
condotta da un secondo malintenzionato che lasciava l’investito al suolo privo di
conoscenza. L’efferata azione patita dal giovane trovava una pronta risposta nelle
indagini dei Carabinieri, coordinati dalla Procura di Marsala, che con l’esecuzione
dell’odierno provvedimento cautelare permettevano di tradurre gli odierni indagati presso il
carcere di Trapani.

È obbligo rilevare che gli odierni indagati sono, allo stato, solamente indiziati di reato, pur
gravemente, e che la loro posizione sarà definitivamente vagliata giudizialmente solo dopo
la emissione di una sentenza passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di
presunzione di non colpevolezza.

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Ambiente

Pantelleria – Il Mare del Parco, raccolti oltre 130 chili di rifiuti

Redazione

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L’iniziativa è realizzata dal Parco Nazionale Isola di Pantelleria e da Marevivo
 

Sono 4922 i tappi, 715 le bottiglie di plastica per un totale di 37 sacchi e oltre 130 chili di rifiuti raccolti solamente questa mattina e in soli 30 metri di spiaggia, nelle località Punta Sidéri e Arenella a Pantelleria, nell’ambito delle attività de “Il Mare del Parco“, il corso per educatori ambientali promosso dal Parco Nazionale Isola di Pantelleria e da Marevivo Sicilia.


Dopo una serie di lezioni teoriche, guidate da esperti di settore sull’importanza della tutela dell’ambiente marino dell’isola si è passati alla pratica con un tirocinio in collaborazione con l’Istituto omnicomprensivo “Almanza – D’Ajetti” di Pantelleria. I corsisti hanno così potuto cimentarsi direttamente in azioni di educazione ambientale, alla scoperta del territorio, delle sue coste e dei fondali, con gli studenti di classi di diverso ordine e grado.

Oggi un’attività unica ha coinvolto i rappresentanti del Parco Nazionale, di Marevivo, corsisti e insegnanti e studenti della sezione turistica dell’istituto superiore, con la pulizia del litorale dell’Arenella da chili di plastica portati dalle ultime mareggiate.

Dopo la raccolta si è svolto un laboratorio a cielo aperto di biologia marina in cui gli educatori hanno approfondito le caratteristiche di alcune specie endemiche marine e anche di alcune minacce che incombono invece sulle specie a rischio.

“I risultati del corso “Il Mare del Parco” sono stati eccezionali –   affermano il biologo del Parco Andrea Biddittu e il Commissario Straordinario – grazie all’impegno fattivo di Marevivo Sicilia, non solo abbiamo formato nuovi educatori ambientali, ma abbiamo anche creato un’importante rete di connessioni tra studenti, insegnanti, esperti e volontari, tutti uniti dall’obiettivo comune di proteggere il nostro patrimonio naturale. L’attività di pulizia della costa è stata un momento significativo di sensibilizzazione: vedere con i propri occhi l’impatto dei rifiuti marini e impegnarsi concretamente nella loro rimozione ha reso ancora più tangibile l’importanza della tutela dell’ambiente. Questo percorso ci ha confermato che l’educazione e l’azione diretta sono strumenti fondamentali per costruire una maggiore consapevolezza ecologica e un futuro più sostenibile.”

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