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Ambiente

Pantelleria, piscine a strapiombo e cementificazione selvaggia in aree protette: denunce e sanzioni per 4 soggetti

Redazione

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PANTELLERIA: CONTROLLI SULLA CEMENTIFICAZIONE SELVAGGIA NELLE AREE PROTETTE: SCATTANO DENUNCE E SANZIONI PER

QUATTRO SOGGETTI

L’attività di sorveglianza del territorio, volta al perseguimento del rispetto normativo, a tutela della salvaguardia del patrimonio naturalistico del Parco Nazionale “Isola di Pantelleria”, è da sempre uno degli obiettivi strategici dei carabinieri forestali operanti sull’isola: i controlli a tutela delle matrici ambientali dell’isola si sono recentemente focalizzati sul deprecabile fenomeno delle “cementificazione selvaggia”, che deturpa e mortifica le bellezze naturali incontrastate protagoniste della scenografia che la natura ha riservato a questi luoghi.

Nelle ultime settimane i militari, coordinati dal Reparto P.N. Aspromonte di Reggio Calabria, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Marsala, hanno posto al vaglio documenti ed autorizzazioni di alcune opere edilizie di recente realizzazione, per stabilire se le stesse siano state eseguite raggirando le restrizioni imposte dalle normative vigenti. Si è, innanzitutto, scoperto un ampliamento abusivo di un fabbricato in totale difformità da quanto prescritto nei titoli abilitativi previsti, in un’area caratterizzata da una forte connotazione naturalistica, suo malgrado gravata da un ingente quantitativo di rifiuti, proprio nelle adiacenze della rete sentieristica del Parco Nazionale.

Ciò non di meno, a margine di pregresse attività investigative, si è accertato che opere descritte sulla carta come semplici lavori di livellamento di terreno saldo, rivelavano di fatto la costruzione di una piscina a sfioro in muratura con tanto di vista a strapiombo sul mare. Al termine degli accertamenti, quattro soggetti sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria e dovranno rispondere dell’esecuzione di opere edili in difformità o in assenza di titoli abilitativi e Nulla osta degli Enti preposti alla tutela ambientale, oltreché per il deturpamento di bellezze naturali, trattandosi di aree che ospitano habitat protetti e Siti di interesse comunitario.

Le operazioni descritte conferiscono, ancora una volta, il giusto decoro istituzionale alle competenze specifiche che contraddistinguono l’operato dei carabinieri forestali all’interno del Parco Nazionale “Isola di Pantelleria”.

Ambiente

Pantelleria – Piano del Parco, Mustacciuoli “Preoccupazioni fondate”. Ecco cosa è accaduto ieri in commissione

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Comunicato stampa del Comitato Promotore del Parco.

Le nostre preoccupazioni erano fondate.

Martedì 2 luglio in Comune c’è stata un importante commissione in cui si è finalmente parlato di qualcosa di cui fino ad oggi si è parlato molto poco: il futuro Piano del Parco.
Un evento certamente positivo in cui per la prima volta i Consiglieri e il pubblico sono venuti a conoscenza delle interlocuzioni tra Parco e Amministrazione sul futuro Piano del Parco e dei loro contenuti.

È emerso quanto segue:

1. Il documento “Verso il Piano del Parco”, non solo a opinione di questo Comitato Promotore del Referendum, ma anche a detta dei tecnici del Comune, aveva effettivamente un approccio ipervincolista fortemente impattante sullo sviluppo economico e sociale dell’isola, quello che a parole tutti vogliono tutelare.

2. L’amministrazione ha fatto pertanto una controproposta per mitigarne l’impatto, in particolare ha proposto una zonizzazione ampiamente modificata nella direzione del nostro primo quesito referendario che ipotizzava di ridurre la zona C (area di protezione) a vantaggio della zona D (area di promozione economico-sociale) (le due cartine allegate raffrontano la proposta di zonizzazione del Parco con la controproposta dell’amministrazione).

3. L’amministrazione attende ora una risposta del Parco sulla sua controproposta. Nel frattempo l’iter procedurale sull’iniziativa referendaria è in corso.

Alla luce di questi fatti, come Comitato promotore del referendum, vorremmo fare alcune considerazioni:

1. Innanzitutto, prendiamo atto con soddisfazione che le preoccupazioni della cittadinanza erano reali e hanno orientato le proposte dell’amministrazione. Si rende tuttavia necessario ciò che prima era solo opportuno, ovvero l’effettivo coinvolgimento della popolazione nella mediazione in corso tra Parco e Amministrazione. Tale coinvolgimento non può essere solo di tipo informativo e non può che avvenire attraverso un referendum popolare consultivo.

Da un lato, infatti, l’amministrazione deve riconoscere l’eccezionalità di questo evento, che è una vera e propria discontinuità amministrativa nella gestione dell’isola, e dovrebbe ritenere opportuno ascoltare i desiderata di tutta la popolazione senza ritenere di aver avuto un mandato in bianco a negoziare per essa.

Dall’altro si deve prendere atto che il punto di partenza è preoccupante, ovvero che l’idea di Parco dell’Ente espressa nel documento approvato dal precedente Consiglio Direttivo del Parco non era assolutamente in linea con un futuro di sviluppo dell’isola e in possibile contrasto perfino con lo stesso statuto dell’Ente.

Va considerato infatti che la questione non è solo quella urbanistica legata alla zonizzazione, ma anche quella dei divieti che il Parco intende imporre, e non solo nelle aree a tutela integrale o ad alta protezione, zona A e B. Abbiamo appreso con un certo stupore come i Consiglieri non fossero tutti a conoscenza del fatto che la proposta del Parco precludesse completamente l’accesso ad ampie zone dell’isola, molte delle quali costiere (tra cui ad esempio Balata dei Turchi). Per non parlare delle intenzioni centraliste del Parco che auspicano la creazione di un’area marina protetta. Le rassicurazioni verbali di un assessore, poi, sul fatto, ad esempio, che il Parco abbia a cuore lo sviluppo dell’agricoltura dell’isola e che i terreni un tempo coltivati non perderanno questa qualifica qualora invasi da macchia mediterranea, vale molto poco se viene approvato un Piano del Parco che non esclude questa possibilità ma lascia all’Ente ampia discrezionalità.

Alla luce di queste considerazioni, allo stato attuale, il Comitato Promotore intende proseguire l’iter referendario e attende la convocazione dei garanti per discutere le eventuali modificche ai quesiti referendari così come previsto dal Regolamento Comunale.
Valuta positivamente l’attività dall’amministrazione, ma ritiene comunque indispensabile che la mediazione in corso sia sottoposta alla valutazione dei cittadini affinché non sia solo un compromesso sull’entità dei vincoli imposti dal Parco, ma porti ad un Piano del Parco che effettivamente tenga conto delle necessità di sviluppo economico e sociale dell’isola e non penalizzi il patrimonio umano a unico vantaggio di quello naturale.

Aurelio Mustacciuoli
Coordinatore del Comitato Promotore del referendum sul Parco.

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Pantelleria, l’Ente Parco organizza incontri informativi sul lepidottero Orgyia T.

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L’Ente Parco Nazionale Isola di Pantelleria e il Comune di Pantelleria invitano gli interessati agli incontri informativi sul lepidottero Orgyia trigotephras in programma giovedì 4 luglio 2024.
Gli incontri, che hanno l’obiettivo di fornire indicazioni pratiche per contenere la diffusione del lepidottero sulle colture agricole, si svolgeranno:
– alle ore 19.00 presso il Circolo Kohoutek di Tracino;
– alle ore 21.00 presso il Circolo agricolo di Scauri

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Pantelleria, nuova sospensione ritiro rifiuti

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Nuova sospensione ritiro rifiuti indifferenziati

Il COmune di Pantelleria, per mezzo di avviso pubblico emesso su Albo Pretorio, annuncia una nuova sospensione del ritiro dei rifiuti meglio specificato di seguito

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