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Pantelleria, presidio permanente per pontenziare l’Ospedale Nagar

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*VIENI A DIFENDERE IL NOSTRO OSPEDALE!*

È partito alle ore 10,30 il presidio permanente per il potenziamento dei servizi sanitari dell’ Ospedale Nagar di Pantelleria.

La manifestazione che andrà ad oltranza è organizzato dal Comitato Pantelleria vuole nascere, in rete con le Isole Minori.

Le manifestanti chiedono un confronto con il Commissario dell’ Asp  di Trapani Paolo Zappala’, assessore regionale Ruggero Razza e quanti altri siano competenti.

Di seguito la.nota stampa

*RIAPRIAMO IL PUNTO NASCITA E POTENZIAMO I SERVIZI DEL DISTRETTO SANITARIO TERRITORIALE!*

 

Oggi *mercoledì 2 settembre 2020*, inizia il *presidio permanente presso il nostro nosocomio “B. Nagar” di Pantelleria*. Siamo cittadine e cittadini di questa Terra. Da diversi anni stiamo vivendo lo smembramento dei *servizi sanitari* nella nostra isola a cominciare dal *Punto Nascita* con l’altalenarsi delle sue chiusure e aperture con sempre meno servizi e garanzia delle gestanti e di un percorso sereno della gravidanza.

Abbiamo visto togliere ogni giorno *i diritti ai malati oncologici* costretti a spostarsi sulla terraferma per servizi che dovrebbero essere garantiti a Pantelleria con continuità e con figure fisse. Programmi di screening garantiti a livello nazionale e regionale (quindi anche in tutta la provincia di Trapani) secondo un programma di prevenzione e diagnosi precoce sono invece negati sul territorio isolano. Per non parlare di alcuni esami diagnostici quali *colonscopia* e *gastroscopia* per i quali bisogna recarsi sulla terraferma, di servizi quali *l’assistenza domiciliare* o il *servizio di psichiatria* che si interrompono a singhiozzo e si riattivano solo dopo le proteste dei cittadini. Nuovi macchinari quali la *TAC* di ultima generazione arrivati sull’isola e mai attivati per mille ragioni incomprensibili o la nuova sonda promessa per potenziare *l’ecografo morfologico* in modo da eseguire l’esame in loco con continuità e certezza. Queste mancanze sono frutto di una aziendalizzazione e politica sanitaria corrotta e le vicende giudiziarie in atto che hanno visto l’arresto del dirigente della nostra Asp lo dimostrano.

Il diritto alla salute, nell’articolo 32 della Costituzione, sancisce che: *“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.”* Molte Corti e organizzazioni internazionali hanno sottolineato che la salute non è semplice assenza di malattia, ma *“completo benessere fisico e psichico”.* Ci sarà da riflettere anche su questo, quando, a emergenza COVID 19, viene a mancare totalmente l’applicazione del diritto alla salute. Con la chiusura del Punto Nascita e l’assenza di riassetto personale specializzato, proprio alle gestanti e ai malati oncologici viene imposto di attraversare il mare per potersi sottoporre alle cure necessarie. Due categorie ad elevato rischio contagio, in un momento così delicato e importante, in totale abbandono a loro stessi.

*Chiediamo che vengano mantenute le promesse fatte sul potenziamento del nostro ospedale sia in strumentazioni adeguate che in personale sanitario che permetta l’assistenza h24 con turni regolari.* La comunità è a fianco del proprio presidio ospedaliero e dei medici che ci lavorano con professionalità e sacrificio nel sopportare turni stressanti. Nel presidio ci sono eccellenze che sanno affrontare le emergenze in maniera egregia, a maggior ragione *pretendiamo un’assistenza sanitaria regolare e quotidiana a garanzia del diritto alla salute tutti.*

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

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Dal 10 gennaio obbligatorio Super Green Pass per Stretto di Messina e Isole Minori. La nota della Caronte&Tourist

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Tiziano Minuti (C&T): “Consapevoli del fatto che nel nuovo DL non mancano alcune criticità ma nostro dovere rispettare le norme”.

Passeggeri e viaggiatori dovranno esibire il “Super Green Pass” alle biglietterie, agli imbarchi e ai tornelli nel caso di passeggeri a piedi, su richiesta delle Autorità preposte oltre che del personale di C&T.

Dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del DL 30 dicembre 2021 n. 229 (“Misure urgenti per il contenimento della diffusione dell’epidemia da COVID-19 e disposizioni in materia di sorveglianza sanitaria”), da lunedì 10 gennaio il “Super Green Pass” (o “Green Pass Rafforzato”) diventa obbligatorio per accedere ad una nuova serie di attività e servizi.

Tra questi il DL indica il trasporto pubblico locale o regionale e dunque il “Super Green Pass” diventerà necessario anche per attraversare lo Stretto di Messina nonché per raggiungere dalla Sicilia le isole minori (Ustica, Pelagie, Egadi ed Eolie).

“Stiamo seguendo con grande attenzione – dice il Responsabile della Comunicazione del Gruppo C&T, Tiziano Minuti – l’evolversi della situazione. Il presidente Musumeci bene ha fatto a ricordare al presidente Draghi le incongruenze e le possibili criticità del DL 229. Da parte nostra non abbiamo mancato di ricordare al presidente che oltre il caso dello Stretto esiste anche un vulnus relativo alle Isole Minori della Sicilia. Restiamo dunque in attesa di eventuali sviluppi organizzandoci nel frattempo – come sempre fatto – per rispettare le prescrizioni delle Autorità di Governo riducendo contestualmente al minimo eventuali disagi per i nostri passeggeri”.

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Green Pass, ANCIM chiede al Governo deroga per salute e studio abitanti Isole Minori

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L’Associazione Nazionale Comuni Isole Minori, ieri, a seguito della notizia sulla obbligatorietà di esibizione del Green Pass sui mezzi di trasporto (navi e aerei) scrive al Governo Centrale affinchè si realizzi una deroga per gli abitanti delle piccole isole.

Ecco cosa recita integralmente l’istanza:

Presidente del Consiglio dei Ministri Dott. Mario Draghi

Ministro della Salute Dott. Roberto Speranza

Commissario Straordinario per l’emergenza Covid19 Gen. c.a. Francesco Paolo Figliuolo

Gent.mo Presidente, i diritti fondamentali dei cittadini residenti sulle Isole Minori passano, in modo imprescindibile, dal mare per accedere alla terraferma attraverso i trasporti marittimi ed aerei.

Tali mezzi di trasporto, è bene evidenziarlo a chiare lettere, rappresentano l’unico collegamento possibile con il resto della nazione e, quindi, precludere l’accesso a tali mezzi di trasporto (a partire dal prossimo 10 gennaio 2022) a chi non è in possesso del “Super Green Pass” significa condannare ad un “esilio” forzato i residenti sulle Isole Minori che, per vari motivi, non si sono sottoposti a vaccinazione anti covid.

Per fare solo un esempio il cittadino della terraferma si può spostare con la propria auto da una Regione all’altra mentre i cittadini delle Isole non dispongono di mezzi alternativi (senza considerare le condizioni meteomarine).

E’ opinione condivisa da tutti noi Sindaci dei 35 Comuni presenti su 87 Isole e con 240mila abitanti, che questa disposizione contenuta nell’ultimo Decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale rappresenta una netta disparità di trattamento per noi cittadini delle isole minori, in quanto limitare l’accesso ai trasporti marittimi comporta, di conseguenza, una enorme limitazione all’accesso ai servizi essenziali.

Ci riferiamo, ad esempio, all’accesso a strutture sanitarie, a istituzioni scolastiche o luoghi di lavoro presenti sulla terraferma.

Chiediamo, quindi, che siano apportate delle modifiche al dispositivo di limitazione dell’accesso ai trasporti marittimi per i residenti sulle isole minori, riportandolo allo status attuale e, quindi, autorizzando l’accesso a tali mezzi di trasporto anche a chi, non vaccinato, è in possesso di tampone negativo al covid19 e deve viaggiare per motivazioni legate alla Salute, alla Scuola e al proprio lavoro.

Ad esempio a persone che devono recarsi obbligatoriamente in terraferma per interventi chirurgici, visite specialistiche e non (tenuto conto che su molte isole vi è un medico di base che vi si reca solo per poche ore settimanali), malati oncologici che devono sottoporsi a terapie e relativi accompagnatori.

Questa soluzione, rapida e condivisa tra tutti noi Sindaci delle Isole Minori, garantirebbe la tenuta della fondamentale continuità territoriale che è quanto mai vitale per i residenti sulle Isole Minori.

Presidente, le Isole Minori sono territori da tutelare e da valorizzare, e in un recente passato il Governo ha dimostrato di ascoltare le nostre richieste, confidiamo, quindi, in un interessamento Suo e del Governo.

Vogliamo ricordare che all’avvio della campagna di vaccinazione per le Isole Covid Free c’è stato un forte impegno, con una collaborazione tangibile, da parte di tutti i Sindaci delle Isole Minori che tengono alla salvaguardia del proprio territorio e dei propri concittadini.

Certi di un positivo e celere accoglimento delle nostre osservazioni, l’occasione ci è gradita per porgerLe cordiali saluti.

Francesco Del Deo

 

 

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Isole Minori, la Caronte & Tourist sui bandi regionali per trasporto marittimo: “penalizzanti”

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Tiziano Minuti, responsabile del personale e della comunicazione del Gruppo Caronte & Tourist: “Bandi regionali per trasporto pubblico marittimo escludenti, penalizzanti e irragionevoli. Non partecipare per noi una scelta sofferta ma obbligata. Servizi assicurati fino al 31 dicembre 2021. Purtroppo inevitabile anche l’avvio delle procedure di licenziamento collettivo”.

La decisione di non partecipare alle gare bandite dalla Regione Siciliana per i servizi integrativi di Trasporto Pubblico Locale marittimo ha origine da valutazioni oggettive sui contenuti tecnici ed economico/finanziari dei bandi. Ci riferiamo in particolare ai vincoli per l’età massima del naviglio, evidentemente escludenti per i noti requisiti anagrafici della nostra flotta; alla generalizzata riduzione della base d’asta; ai maggiori oneri legati alla previsione dei costi operativi indeducibili; all’inasprimento delle penali per mancata sostituzione del naviglio fuori servizio entro le 96 ore – tali da vanificare in questi casi, tutt’altro che infrequenti e/o improbabili, la redditività prevista – e alla peculiare parametrizzazione del margine di remunerazione contrattuale massimo cui l’esercente può aspirare, che lo rende del tutto inadeguato rispetto al rischio d’impresa cui esso si sottopone. In altre parole, non si garantisce un margine di profitto ma si preannuncia una perdita quasi certa. Bandi, insomma, in alcuni passaggi perfino irragionevoli. Ritenendo di dover escludere responsabilità politiche o problemi tecnico/giuridici creati dagli uffici, c’è da credere che il vizio sia stato quello di un difetto o una carenza d’istruttoria (sulla valutazione dei reali bisogni dei territori e sulle effettive necessità operative, ma anche nella valutazione delle esigenze delle platea dei potenziali armatori interessati) da parte dei tecnici incaricati dalla Regione, se è vero come è vero che oltre al gruppo Caronte & Tourist nessun altro armatore abbia ritenuto di poter o voler partecipare alla gara. Su una delle caratteristiche escludenti, com’è noto, il Gruppo Caronte & Tourist ha comunque presentato ricorso al TAR e ci auguriamo che le nostre ragioni possano essere riconosciute in sede giurisdizionale. Come contrattualmente previsto, continueremo a garantire il servizio fino al 31 dicembre 2021. Lo faremo con l’orgoglio e il rammarico di chi lo ha reso per decenni con riconoscimenti da parte di committenti e clientela. Nelle more, tuttavia, non possiamo esimerci dall’avviare le procedure di licenziamento collettivo del personale fino a oggi impiegato sulle tratte oggetto di gara.

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