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Comunità

Pantelleria, ripristinata erogazione acqua a Khamma. Da domani distribuzione in contrada

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E’ stato ripristinato il servizio di distribuzione dell’acqua in contrada Khamma, di Pantelleria.

Già a partire da domani la contrada sarà servita con il calendario di seguito riportato e pubblicato sul sito ufficiale del Comune di Pantelleria.

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

Sociale

PRIMA CONFERENZA REGIONALE SULLA COOPERAZIONE IN SICILIA

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LANCIATA DA UNICOOP SICILIA UNA PROPOSTA PER L’ALBO DELLE COOPERATIVE SOCIALI E UN PREMIO ALLA MEMORIA DI SARA CAMPANELLA

PRIMA CONFERENZA REGIONALE DELLA COOPERAZIONE SOCIALE IN SICILIA. LA PROPOSTA DI UNICOOP SICILIA: ISTITUIRE L’ALBO REGIONALE DELLE COOPERATIVE SOCIALI COME STRUMENTO INDISPENSABILE ALLA DIFESA DEL WELFARE IN SICILIA. FELICE COPPOLINO (PRESIDENTE REGIONALE): “UNO STRUMENTO DI LEGALITÁ, TRASPARENZA E SVILUPPO”. UN PREMIO ALLA MEMORIA VERRÁ DEDICATO A SARA CAMPANELLA, LA GIOVANE DI MISILMERI VITTIMA DI FEMMINICIDIO 1268 cooperative, di cui il 30% (482) sociali, 9 unioni provinciali, 2 coordinamenti regionali, 31 unioni zonali e 12 centri servizi C.A.T. (centri di assistenza tecnica alle cooperative) strumenti imprescindibili per far conoscere le risorse, non solo finanziarie, ma anche tutti i servizi messi a disposizione e utili a supportare la creazione di un percorso imprenditoriale in forma cooperativa. Sono questi i numeri che danno il senso del ruolo di UNICOOP Sicilia sul territorio regionale in cui, in sei anni, è passata da un grado di rappresentatività pari al 5,6% all’attuale 16%. Una crescita costante dovuta alla presenza capillare sul territorio, grazie anche all’istituzione delle Unioni Zonali. Questi i dati e le iniziative che verranno presentate domani mattina, venerdì 11 aprile, con inizio alle ore 10, all’hotel Nettuno di Catania, nel corso della Prima conferenza regionale sulla cooperazione sociale dal tema, “Innovazione sociale: la cooperazione in Sicilia protagonista del cambiamento, organizzata da Unicoop Sicilia. Dunque, esperti, addetti ai lavori e presidenti di importanti cooperative sociali si incontreranno per scambiarsi report sulle loro esperienze, con l’intento di migliorare i servizi da erogare. Sarà l’intero terzo settore ad essere radiografato e messo a confronto con analoghe esperienze fatte in altre regioni e nazioni europee, ponendo sempre al centro l’importanza del sistema cooperativo all’interno dell’economia nazionale e regionale. E proprio in quest’ottica verrà lanciata la proposta di Unicoop Sicilia dell’istituzione dell’Albo regionale delle cooperative sociali, nell’ambito di una legge di riordino del sistema cooperativo.

Una proposta legislativa che all’articolo 1 afferma che la “Regione siciliana riconosce il valore e la finalità pubblica della cooperazione sociale nel perseguimento della promozione umana e dell’integrazione sociale dei cittadini nell’interesse generale della comunità”. Il welfare e terzo settore rappresentano, infatti, un aspetto ineludibile dello sviluppo, ma soprattutto del progresso della società ed il contributo che si vuole dare a tale scopo, si ritiene possa essere determinante per riorganizzare un sistema regionale, rivolto a valorizzare ruoli e istituzioni ed attuare politiche sociali al passo con i tempi, verso un’integrazione socio sanitaria, nella promozione e qualificazione di forme innovative di assistenza e protezione sociale, che allineino la Sicilia agli standard delle altre regioni di Italia.

Uno strumento legislativo moderno, che possa dare seguito a quello che negli anni ‘80 venne attuato come modello di organizzazione dei servizi di assistenza cooperativa, che ispirò molte altre regioni.

segue

A seguito di questa iniziativa sarà elaborato un piano di promozione e sostegno di interventi legislativi a vantaggio delle cooperative aderenti, per le quali la Regione siciliana concederebbe annualmente alle imprese cooperative sociali e ai loro consorzi, regolarmente iscritti nell’Albo regionale e che realizzino almeno l’ottanta per cento del valore della loro produzione nel territorio regionale, contributi per iniziative finalizzate a: progetti concernenti l’acquisto, la costruzione, la ristrutturazione e l’ampliamento di immobili da adibire esclusivamente all’esercizio dell’attività svolta e coerente con gli scopi statutari. Le cooperative sociali e i loro consorzi, regolarmente iscritti nell’Albo regionale delle Cooperative Sociali e dei Consorzi, potranno così richiedere finanziamenti fino al 100% della spesa ammissibile, mediante linee di credito attivate tramite Enti regionali (IRFIS, IRCA) e istituti bancari.

L’Albo, che si andrebbe a costituire, verrebbe diviso in cooperative per servizi sociali, sanitari e educativi; cooperative per inserimento lavorativo; consorzi di cooperative sociali. Uno strumento di trasparenza e qualità nei servizi delle cooperative sociali, che nei fatti favorirebbe inclusione e sviluppo nel territorio. Un modo per rendere merito alle cooperative virtuose, costituendo un efficace sistema di controllo contro l’affermazione delle false cooperative, oltre a fornire un valido contributo al servizio di vigilanza degli enti cooperativi.

Ed è proprio nelle finalità previste dall’Albo e citate nell’articolato della proposta di legge, che ci si rende conto dell’importanza dello strumento: “determina le modalità di raccordo ed integrazione con l’attività e la programmazione dei servizi sociali, sanitari, educativi, di formazione professionale, di turismo a fini sociali, di sviluppo dell’occupazione e di inserimento lavorativo di persone svantaggiate di cui all’art. 4 della Legge 381/91; fissa i criteri per gli affidamenti dei servizi cui debbono uniformarsi contratti e convenzioni tra cooperative sociali, consorzi, enti ed aziende pubbliche; definisce le misure di promozione, sostegno e sviluppo della cooperazione sociale; istituisce e determina le funzioni della Commissione regionale della cooperazione sociale”. “L’intento – afferma Agatino Cundari coordinatore regionale del settore cooperazione sociale di Unicoop – è quello di mettere in risalto l’importanza della cooperazione sociale a tutela delle fasce più deboli e delle categorie di soggetti a rischio in tutta la Sicilia: punto questo fondamentale ed irrinunciabile a tutela del welfare di prossimità sul territorio.

Con la creazione dell’Albo regionale delle cooperative riusciremo a creare un contenitore di legalità che avrà la duplice veste: da una parte garantire la trasparenza dell’operato delle stesse cooperative e dall’altro creare un volano di economia e di sviluppo del territorio. Quindi il riordino della cooperazione sociale in Sicilia, non può che passare attraverso l’approvazione di norme chiare, che diventano indispensabili e fondamentali per il funzionamento dell’intero settore”. E anche il presidente di Unicoop Sicilia, Felice Coppolino, parla dell’Albo regionale come “uno strumento di trasparenza, legalità e sviluppo, in un contesto così complesso e articolato qual è quello del settore della cooperazione”.

I lavori della conferenza, moderati da Anna Maria Di Vanni, direttore di Unicoop Sicilia, saranno aperti da Lucia Dello Russo, presidente nazionale di Unicoop. Seguiranno diversi interventi, tra cui quello di Nuccia Albano, assessore regionale alla Famiglia delle politiche sociali e del lavoro, Giuseppe Montemagno, portavoce Forum Terzo settore Sicilia, Giuseppe Di Forti, presidente di SICILBANCA, Carmelo Catalano, segretario provinciale UGL Catania, Andrea Monteleone, vicesegretario nazionale SINALP. Tra i relatori: Francesco D’Ulizia, presidente dipartimento sociale Unicoop che parlerà di “Cooperazione sociale oggi”, Eleonora Contarino, presidente Unicoop Catania, che discuterà su “Fisco e cooperazione sociale: impatto della riforma sulle cooperative”, Agatino Cundari, coordinatore settore cooperazione sociale Unicoop Sicilia, che affronterà il tema “Iniziative legislative a vantaggio della cooperazione sociale”.

Prenderanno anche la parola Fabio Petrone, presidente cooperativa Labor: “Il servizio civile universale”, Joseph Zambito, presidente nazionale ANFOP: “La legge 4/2013 e le professioni non regolamentate”, Antonio Coluccia, direttore generale istituto Spirito Santo di Messina: “Istruzione e Formazione nella cooperativa sociale, Anna Maria Milotta, presidente Unicoop Trapani: “Fare rete in Sicilia”, Antonio Modica Agnello, vicepresidente Unicoop Catania: “L’offerta dei servizi e gli strumenti digitali di UNICOOP a favore delle cooperative”. Porteranno le loro esperienze svolte nelle cooperative, Maria Rita Paglietta Ales, presidente cooperativa sociale “Senza frontiere”, Michele Pedone, presidente cooperativa “MIGMA” e Sebastiano Cutuli, vicepresidente cooperativa sociale “ORSA MAGGIORE”. La conferenza sarà conclusa da Felice Coppolino, presidente regionale di UNICOOP Sicilia.

Inoltre, verrà istituito, in sinergia con l’Associazione Zero Molestie del SINALP (Sindacato Nazionale Autonomo dei Lavoratori e dei Pensionati), il premio in memoria di Sara Campanella, la ventiduenne di Misilmeri vittima di femminicidio, che verrà consegnato annualmente alla cooperativa sociale che si distinguerà nei progetti a tutela e difesa delle donne vittime di violenza.

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Cultura

Filippo Panseca, “Ritratto Invisibile” di un artista e uomo iconico nel docufilm di Aurelio Mustacciuoli e Laura Buggero

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“Ritratto invisibile” interpretato Cristina Barbagallo, il 23 aprile ore 21 al Cineteatro di Scauri

Presso il CineTeatro San Gaetano di Scauri, in Pantelleria, verrà proiettato “Ritratto invisibile” il docufilm dedicato a Filippo Panseca.
Da una idea di Aurelio Mustacciuoli e Laura Buggero, il 23 aprile, dalle ore 21.00, assisteremo ad una sofistica e originale ricostruzione della vita dell’istrionico artista palermitano, naturalizzato pantesco.

Abbiamo contattato lo sceneggiatore Mustacciuoli, per approfondire il lavoro compiuto in onore di una persona molto stimata nella nostra isola.

Ingegnere, come nasce l’idea del corto e che tipo di legame aveva con il M° Panseca? “ Non ho parole ad effetto, però indubbiamente ero molto legato a Filippo. Quando mi sono  trasferito a Pantelleria l’ho conosciuto. Siamo venuti a vivere sull’isola più o meno nello stesso periodo, soprattutto per il Covid, ricordo. E’ stata una conoscenza che è andata al di là anche dell’amicizia: con Filippo poteva essere mio padre, ma anche un mio fratello maggiore.
“Poi è nata una frequentazione giornaliera, facendo tutte le mattine colazioni con lui.
“Parlavamo di tanti progetti e facevamo tante cose insieme, per esempio la proposta per Pantelleria Capitale della Cultura, oppure il disegno di legge per i panteschi in maniera tale che potessero ottenere la cittadinanza, pantesca anche se non nascono a Pantelleria.
Ma anche volevamo fare la Green Tech Academy presso la caserma delle arti.”

Ci descriva Panseca.Era una persona gradevolissima, simpaticissima, curiosae  con tanta voglia di fare, una persona veramente speciale. Io sono libertario, quindi conoscendo i suoi trascorsi con il Partito Socialista, all’inizio rimanevo un pò distante, ma poi ho voluto saltare le informazioni legate alla sua storia e in qualche modo era legata alla politica e conoscendolo devo dire che è stata veramente una persona eccezionale, quindi quando lui è venuto a mancare, e in maniera molto improvvisa è stato bruttissimo.
“Ci eravamo sentiti  la sera prima, io la mattina dovevo fare colazione con lui, dovevo parlare con Renato che era con lui e noi stavamo facendo il film.
“La sua morte  è stata una cosa che mi ha proprio spezzato il cuore. Poi si immagini che è una settimana prima è stato mio testimone di nozze. Filippo conosceva benissimo Laura e Laura  adorava Filippo.

Dunque il film è un omaggio dettato dal cuore?Assolutamente. All’inizio anche per rispetto ai figli che erano sopraffatti dal dolore, sono rimasto in silenzio. Ma poi l’idea del film mi sembrava una cosa carina, c’erano dei filmati girati da Renato, avevamo del materiale fatto insieme a Passeca,   interviste, per l’affresco I Negativi,  insomma c’era una serie di progetti per i quali avevamo un po’ di materiale.
“Tuttavia, si trattava di un materiale molto grezzo, fatto col telefonino per fare i post su Facebook, non di qualità cinematografica. Però ci sembrava una cosa carina e con mia moglie che è molto brava  nei montaggi dei video, lo fa per la sua attività di presenza social, abbiamo cercato di costruire una sorta di piccola storia che raccontasse a chi non conosceva Filippo, chi era Filippo.

Con questo film vogliamo raccontare il M° Panseca fuori dagli imbellettamenti della carriera, della politica. Nella ultima fase di vita era totalmente se stesso; era  ritornato in un posto che amava, e viveva con semplicità, curando il giardino, faceva l’orto. Viveva alla caserma delle arti che è un bel posto, ma è un posto spartano, non è un posto lussuoso, ma l’aveva messo su proprio per l’amore che aveva per Pantelleria.

Mustacciuoli è un fiume in piena, con una voce tanto squillante tanto affettuosa.

Già il famoso Museo delle Arti di Panseca! Qui voleva fare un centro culturale, voleva fare come accennavo prima la Green Tech Academy, all’interno della caserma delle arti.
“C’è sia una parte museale, diciamo, da basso con le sue opere, ma c’è anche una parte per fare eventi, con le sede, poter proiettare, poter addirittura tenere delle lezioni a degli studenti.
“Stavamo cercando di creare una struttura che potesse anche fare videoconferenze, quindi fosse connessa. Avevamo una serie di progetti per  poter utilizzare quello spazio anche per la collettività, per i panteschi.
Nel docufilm  abbiamo cercato di ricostruire i vari aspetti di Filippo, che era una persona allegra, una persona solare, una persona piena di idee e colta.
Ha ebbe una grandissima fama negli anni Ottanta, quando era venerato da tutti, perché faceva i grandi congressi del Partito Socialista, poi il declino dello stesso partito e di Craxi,. Necessariamente, FIlippo subì un momento di oscuramento, ma questa la visse con serenità, tutto sommato, non abbattendosi o proclamandosi vittima. 

Quindi, ingegnere il suo intento era mettere insieme i frammenti della vita e della personalità del maestro? “Esattamente! Abbiamo però dato un aspetto narrativo, costruendo  una storia, quindi il ritratto  attraverso un filo conduttore,  che è quello di Renata, che è Cristina Barbagallo, che di fatto interpreta nel film il ruolo che stava facendo Renato, era il regista che era venuto a fare il film a Filippo. 

“Questo film l’abbiamo presentato a Bagheria adesso, dove il Comune ha realizzato un evento per la nascita, il 5 marzo di Filippo. C’erano tutte le personalità bagheresi, che hanno assistito alla proiezione del docufilm. Erano presenti anche i figli Giorgia e Massimiliano, cui è piaciuto molto.
“Così, abbiamo detto: facciamolo anche a Pantelleria!
” Ovviamente, come ti dicevo, non è un film di qualità cinematografica, sono spezzoni, frammenti, però che secondo me hanno qualcosa che merita.
“Poichè la pellicola è breve, circa 30 minuti,  io e Laura abbiamo scritto un monologo teatrale di 15 minuti, sempre che fa riferimento a “Ritratto Invisibile”, e che viene recitato prima del film da Cristina Barbagallo. Il monologo è una storia a sé, che però si ricollega, diciamo, al film.
Il lavoro grosso è stato fatto da mia moglie, che ha curato regia, montaggio, musiche.

 

Allora appuntamento al 22 aprile ore 21,00, presso il Cineteatro San Gaetano. Per i biglietti, rivolgersi a Giovanni Gatto, a Piazza Cavour.

Le immagini sono opera di Laura Buggero

Marina Cozzo

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Cronaca

​​SBARCATE IN SALVO NELLA NOTTE A LAMPEDUSA LE 28 PERSONE SOCCORSE DALLA BARCA “SAFIRA” DI MEDITERRANEA

Redazione

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LA MISSIONE CONTINUA

Lampedusa, 7 aprile 2025 – Sono tutte sbarcate questa notte all’ 1.15 nel
porto di Lampedusa e stanno bene le 28 persone soccorse ieri
pomeriggio dalla barca a vela SAFIRA di MEDITERRANEA Saving Humans.

Il soccorso è avvenuto intorno alle ore 16 di domenica 6 aprile in acque
internazionali, zona SAR di competenza maltese e tunisina, 35 miglia a
sud-ovest dell’isola pelagica.

Alle 15.30 l’equipaggio di SAFIRA aveva infatti individuato l’imbarcazione
in pericolo, non segnalata in precedenza, grazie all’osservazione dal ponte
con i binocoli, mentre era impegnato dall’alba nel monitoraggio dell’area.

Il Rescue Team di MEDITERRANEA procedeva ad assistere le persone a
bordo dell’imbarcazione sovraffollata fornendo a tutte giubbotti di
salvataggio, e contattava le autorità maltesi chiedendo un intervento di
recupero. Queste, come spesso accade, prima non rispondevano alle
chiamate e poi si rifiutavano di intervenire.

A questo punto il nostro Rescue Team, dopo che il motore
dell’imbarcazione, già in avaria, aveva preso fuoco, procedeva ad evacuare
le persone mettendole tutte in salvo a bordo di SAFIRA. Qui i due medici
del Team Sanitario prestavano loro le prime cure, considerando che i
naufraghi erano partiti 52 ore prima dalla costa libica di Sabratha ed

erano completamente stremati, con gravi problemi di disidratazione, per
il lungo tempo trascorso in mare.

Si tratta di 28 persone di diverse nazionalità – Sudan, Egitto, Marocco e
Bangladesh – tra cui ben 12 minori non accompagnati, tutti in fuga dalla
Libia. Le Autorità italiane ci assegnavano il porto di Lampedusa come
luogo sicuro per lo sbarco, che SAFIRA ha raggiunto nella notte prima che
una nuova perturbazione investisse da oggi il Mediterraneo centrale.

L’intervento di soccorso si è reso necessario a conclusione di una giornata
particolarmente pesante in mare: l’ondata di violenze contro le persone
migranti, in Libia come in Tunisia, ha provocato, non appena le condizioni
metereologiche lo hanno minimamente consentito, numerose partenze
dalle coste nordafricane. Si sono così registrati, a partire dalla notte tra
venerdì 5 e sabato 6 aprile, una trentina di sbarchi a Lampedusa con
l’arrivo di oltre 600 persone nella giornata di sabato e 830 domenica fino
alla mezzanotte.

Purtroppo, tra le imbarcazioni di fortuna partite da Libia e Tunisia,
qualcuno potrebbe non avercela fatta: alle 8.50 di domenica infatti
SAFIRA notava prima diverse tavole di legno di colore giallo galleggiare
come se fossero i resti di un naufragio e qualche minuto dopo il nostro
equipaggio scorgeva tra le onde un corpo senza vita, quello di un
ragazzo nero della presumibile età compresa tra i 15 e i 25 anni, che
indossava un giubbino di colore beige. Invertita la rotta per procedere al
recupero del corpo, per potergli dare identità e dignitosa sepoltura,
quando però il nostro Team si avvicinava il corpo veniva inghiottito dai
flutti scomparendo in mare. Tre ore di successiva ricerca in zona non

davano alcun esito. Anche in questo caso sono state subito allertate le
Autorità competenti.

La Missione 21 di MEDITERRANEA Saving Humans era salpata nel tardo
pomeriggio di sabato 6 aprile dal porto di Lampedusa. A bordo di
SAFIRA, barca a vela di 18 metri attrezzata con tutti i dispositivi di soccorso
e messa a disposizione dall’Associazione che ne è proprietaria, un
equipaggio di nove persone: due Skipper e Co-skipper, un Capo Missione,
il Rescue Team e quello Sanitario. La Missione ripartirà nei prossimi giorni
per continuare a monitorare le acque a sud di Lampedusa.

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