Pantelleria
Pantelleria, sanità “La pandemia del Covid19 come l’incendio del 2016”. Antonio D’Ancona esorta verso un potenziamento ospedaliero
Pantelleria ha la possibilità di poter giocare una grande partita e su certi argomenti l’appoggio non manca di sicuro. Sappiamo che questa del Corona Virus è una grande emergenza, una sfida per tutti noi, che ci aiuta a comprendere meglio le esigenze sanitarie di cui Pantelleria dovrebbe disporre sulla propria terra. I pensieri dei panteschi e di chi vive a Pantelleria in questi giorni ruotano attorno al Corona-virus, al fatto che è un’emergenza che mette a rischio la nostra economia stagionale oltre alla salute e ci porta poi al conseguente pensiero: “abbiamo una struttura ospedaliera, al contrario di tante altre piccole isole, che però non conta niente evidentemente se per ogni donna incinta o per ogni futuro ed eventuale (faccio corna e tocco ferro) caso di Covid-19 devono essere trasportati in Sicilia”. Sulle Emergenze, di qualunque tipo credo, l’umanità ha sempre fatto grandi passi avanti pur perdendo molto, ma è così che ci siamo evoluti… imparando a comportarci nelle tante sfide e reagendo. Senza andare molto lontano e guardando al nostro (cosa che a noi panteschi riesce facile) ricordo che l’ultima emergenza che ha chiarito un insieme di esigenze di cui Pantelleria avrebbe dovuto disporre fu l’Incendio del 2016, che portò appunto alla nascita del Parco Nazionale. Questo perché bruciando terreno alla stregua dell’incendio si proposero soluzioni e attenzioni per una terra e un popolo che lo meritavano evidentemente. Come meritiamo di poter nascere e di poterci curare adeguatamente su questa terra e nel nostro ospedale. La nostra è una terra si piena di limiti, per nulla facile da condurre, e per questo servono, più che mai in queste situazioni emergenziali, le scelte giuste al momento giusto… cogliere ogni momento per massimizzare gli sforzi; e a volte fa rabbia vedere quanta chiarezza si faccia sulle cose semplici, mentre si continuano a tralasciare alcuni elementi direzionali che invece l’isola dovrebbe apprestarsi a pretendere. Pensavo che le Pandemie fossero gestite a livello globale, invece no! Guardando le notizie ufficiali delle nostre autorità e quelle che giungono da tutto il Mondo e dall’Europa ho chiari riscontri sul fatto che la gestione politica delle misure per contrastare il virus è locale. Questa Pandemia (per quanto sia maledettamente brutta e… non ci voleva proprio) può essere, anzi è, come l’incendio del 2016 (per quanto sia stato maledettamente brutto e… non ci voleva proprio) “l’occasione” (non fraintendetemi) politica di poter adottare determinate linee e misure progettuali, atte ad accrescere la sicurezza del popolo e dell’ambiente che ci circonda, e che possano abbattere quei muri (burocratico/politici) che effettivamente, in altre occasioni, non hanno ceduto, restituendo così, finalmente, l’orgoglio a un popolo alla stregua dei disagi e potersi curare qui. E qui ritorno all’attuale situazione dell’Ospedale di Pantelleria “B. Nagar” che è uno dei grandi punti deboli dell’isola, non l’unico certo, ma sul podio sicuramente. Ora… se su un’emergenza ambientale di tipo locale, ci siamo potenziati con un Parco Nazionale dal motto “dove anche l’umanità è patrimonio”, è pur vero che su un’emergenza sanitaria di tipo globale dovremmo proteggerci con un serio potenziamento ospedaliero. Senza nulla togliere e con tanto di rispetto alla tenda pre-triage o al personale che si sta occupando di essere organizzati con quello che si ha, credo si debba pensare, ancora meglio, a qualcosa che concedi almeno, a questo patrimonio umano, di non doverlo spendere un patrimonio per curarsi o per nascere; così come in un’emergenza idrica, per esempio, avremmo pensato ad un potenziamento dei dissalatori, boh! È brutto chiamarla occasione… chiamatela come volete… ma in qualche modo possiamo e dobbiamo proteggerci sempre di più dalle sfide di questa era, di questo mondo… che viaggia ad una velocità diversa da quella a cui siamo abituati stando a Pantelleria (Panteschi & Lovers). E pensare di cavarsela senza sfruttare ogni occasione, nel bene e nel male, è da sciocchi.
U sàzziu un kridi ṑ diiùnu – Il sazio non crede al digiuno.
Antonio D’Ancona
Pantelleria
Pantelleria, il Circolo Velico annuncia il calendario della stagione 2022: tanti eventi e tanto mare tutto da vivere
Lo scorso anno conquistava il 58° posto sui 751 club italiani e il 4° tra le scuole della Sicilia
Il Circolo Velico Isola di Pantelleria, alla sua terza stagione velica, annuncia il calendario delle attività marinare, per l’anno in corso 2022.
Si è cominciato dal mese di aprile, per chiudere con le ultime regate nel mese di novembre.
Ecco il calendario nel dettaglio:
L’associazione sportiva già solo nel secondo anno di attività mieteva successi straordinari, indirettamente goduti dall’intera isola di Pantelleria
Riportando un nostro articolo del scorso anno, ricordiamo che il Circolo si è posizionato
“al 58° posto sui 751 club italiani e al 4° tra le scuole veliche di tutta la Sicilia.
Grandi numeri, grandi risultati che così commenta il suo presidente, Daniele Alongi: “A soli due anni di attività abbiamo raggiunto un risultato incredibile, che ci rende molto orgogliosi e soddisfatti, ma sappiamo che c’è ancora molto da fare.
“Numeri importanti, anzi impressionanti, specie per una realtà poco strutturata coma quella di Pantelleria. Abbiamo realizzato 150 corsi vela, con una sessantina di ragazzi alla settimana che frequentavano i vari corsi. Abbiamo partecipato a due gare fuori dall’isola a Marsala e Favignana.”
Numeri e piazzamenti straordinari ottenuti con grande sforzo e lavoro da parte di tutto il direttivo e gli istruttori, ma anche agli allievi giovani e non che si sono appassionati a questo meraviglioso sport che porta ogni volta a misurarsi, ad impegnarsi divertendosi.
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Per contatti con il Circolo Velico Isola di Pantelleria web: www.circolovelicoisoladipantelleria.it email: circolovelicopantelleria@gmail.com Cell. 348 3316 117 – 366 9548 647
Pantelleria
Pantelleria, Intervista doppia a Parisi e Ferrante, pronti per la Marathon di Milano – Video
Li abbiamo catturati e sequestrati i due corridori di Pantelleria e, nei locali concessici graziosamente da Il Tikirriki, li abbiamo sottoposti a intervista doppia.
Simone Parisi e Dario Ferrante si sono prestati con la loro verve, il loro sorriso che li accomuna e quella nota di riservatezza che viene davanti ad una telecamera.
Con l’aiuto prezioso del Presidente della Pantelleria Outdoor, Gianfranco Misuraca, abbiamo condotto questo confronto divertendoci e immaginando i nostri incredibili atleti con le loro pettorine, insieme allo start, il 3 aprile prossimo nella 20ª Marathon di Milano.
Una decina di domande semplici, biografiche e secche, fino all’ultima: “Chi vincerà dei due la gara?”
Ma seguite il video per arrivare alla risposta.
Marina Cozzo
Ambiente
Pantelleria, Carabinieri Forestali intensificano i controlli: elevate sanzioni
PANTELLERIA: STRETTA SUI RIFIUTI. CONTROLLI E SANZIONI DEI
CARABINIERI FORESTALI
Si intensificano i controlli del Carabinieri Forestali di Pantelleria a contrasto dell’abbandono di rifiuti sul territorio dell’isola. Nelle ultime settimane sono stati perlustrati diversi siti, alcuni ricadenti in aree di elevato pregio ecologico e naturalistico, deturpati dalla presenza di cumuli di rifiuti di vario genere, quali scarti di lavorazioni edili, buste in plastica, parti di suppellettili, elettrodomestici vetusti rientranti nella categoria R.A.E.E., rottami ferrosi e lamierati, etc.
L’attenta ispezione dei materiali rinvenuti sommata ad ulteriori elementi indiziari raccolti dai militari, consentivano di rintracciare i soggetti che, a vario titolo, risultavano responsabili dell’abbandono di rifiuti urbani e speciali sul suolo, nei cui confronti sono scattate le sanzioni. Nell’ambito della stessa attività si rivenivano anche diverse carcasse di autoveicoli in evidente stato di abbandono, depositate in modo incontrollato sul suolo, il cui mancato conferimento presso un centro di raccolta autorizzato ai sensi del D. Lgs. 209/2003 comportava l'applicazione della sanzione ai rispettivi proprietari.
Per tutti i soggetti coinvolti, infine, scatteranno i provvedimenti delle autorità, che si tradurranno nell’obbligo di ripristino dello stato dei luoghi a spese degli stessi trasgressori. Le indagini degli inquirenti proseguono al fine di raccogliere ulteriori riscontri investigativi.
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