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Cronaca

Pantelleria sul caso “Della Gatta” si alzano i toni. Il j’accuse di Parisi e dell’Amministrazione

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Il ritiro delle deleghe alla cultura e politiche sociali, Claudia Della Gatta ha scatenato un bel temporale politico a Pantelleria, e all’interno della medesima fazione partitica.

Ricordiamo che l’ex assessore è stata sostituita dalla giornalista Francesca Marrucci, residente a Marino (Roma) e che ha cominciato a frequentare l’isola da qualche mese con grande passione.

 

La testata  Pantelleria Internet di Salvatore Gabriele il 6 dicembre pubblicava una lettera a firma di Della Gatta, ove la stessa condivideva il sentore di un “palese isolamento dal gruppo” e di essersi spesso sentita sola in molte circostanze ufficiali talvolta di difficile gestione, durante il suo mandato.

Quest’ultimo è stato oggetto di encomio da parte dei cittadini per molti traguardi raggiunti, come risulta da commenti pubblici che la hanno gratificata fortemente.

Sembrerebbe che il problema non si fonderebbe sull’operato dell’ex amministratore, bensì su modalità comportamentali, come si riscontrerà nei comunicati successivi.

Nelle more, nasce a Pantelleria l’Assessorato alla Comunicazione, la cui delega viene affidata sempre a Francesca Marrucci che in data 9 dicembre inoltra alla nostra attenzione il:

Comunicato stampa del Comune di Pantelleria

 

In questi giorni, dopo il ritiro delle deleghe a Claudia Della Gatta, da diverse parti sono arrivati commenti e comunicati critici riguardo l’operato dell’amministrazione comunale, rea di aver ritirato le deleghe all’unico assessore che aveva fatto qualcosa in questi 20 mesi.

A prescindere dal fatto che queste critiche sono frutto di strumentalizzazione politica e/o di poca informazione, teniamo a precisare che un’amministrazione non deve organizzare solo spettacoli ed eventi, ma deve pensare anche a tutto il resto, all’ordinario e deve anche avere una visione e programmare il futuro.

Claudia Della Gatta, se confrontata con chi l’ha preceduta, è stata un grande assessore, ma per gli standard del Movimento 5 Stelle e per la visione che abbiamo di Pantelleria, ciò non basta. L’abbiamo messa alla prova, come a tutti, nel lavorare in team, nel condividere risultati e difficoltà, ma la rincorsa a correggere e limitare i danni da lei procurati rischiava di logorare una squadra che ha la sua forza nell’unione.

Uno spettacolo o un evento è facilmente visibile e dà una gratificazione immediata, soprattutto se le coperture sono già previste in bilancio. Il lavoro di programmazione, invece, si svolge al chiuso degli uffici e richiede del tempo, perché i risultati siano visibili a tutti. Anche perché quasi sempre bisogna anche andare a cercare i finanziamenti necessari.

Nessuno si accorge di assessori e funzionari che restano a lavorare fino alle 3 di notte per ultimare un progetto che deve essere presentato il giorno dopo. Eppure è successo e promettiamo che succederà ancora, perché a noi importa perseguire il bene dei panteschi e realizzare quelle opere che servono per migliorare le loro condizioni di vita. Ci siamo assunti questo impegno e vogliamo rispettarlo.

Se c’è un problema e viene risolto, ci si accorge del lavoro della Giunta, ma quando si lavora a priori per evitarli i problemi, quanto fatto con fatica e dedizione rimane invisibile e non percepito. Un esempio per tutti è il fatto che nelle scorse settimane, differentemente da tanti altri Comuni siciliani, a Pantelleria non è stato sospeso il servizio di raccolta dell’umido. Per far sì che questo fosse possibile, c’è stato tanto lavoro invisibile, ma sostanziale.

Un assessore non lavora solo se sale su un palco. Anzi.

Naturalmente ci sono anche delle soddisfazioni, oltre alla fatica. È gratificante sentirsi dire che quel progetto per cui si era lavorato fino a notte fonda era il migliore e il più completo tra quelli presentati oppure presentarsi ai tavoli istituzionali ed essere gli unici a portare idee e non lamentele.

Ecco perché sentiamo il bisogno di elencare alcune opere, progetti e azioni amministrative che saranno intraprese: per far capire ai panteschi che nel lavoro di una Giunta, quella che non è visibile è probabilmente la parte più importante dell’azione amministrativa, quella che si occupa delle questioni quotidiane, ordinarie e straordinarie, di una comunità.

Alla luce di questo elenco di opere e provvedimenti fondamentali per l’isola, a questo punto ci chiediamo: perché qualcuno, per proprio tornaconto personale, vuole buttare tutto questo alle ortiche?

 

 

A questo si aggiungono le considerazioni dell’assessore ai lavori pubblici, ingegner Angelo Parisi

Avrei preferito starmene in silenzio e non replicare sia alle critiche gratuite e alle provocazioni contenute in diversi commenti che tutti in una volta hanno popolato la pagina del Comune, proprio come se uno starter avesse dato il via alle danze, che ai comunicati che sono stati diffusi, ma dopo alcuni giorni di riflessione ho deciso di rompere il mio silenzio e dire la mia per raccontare alcuni degli episodi vissuti in otto mesi di esperienza amministrativa accanto a Claudia Della Gatta. Lo faccio anche perché venga messa in luce l’altra faccia della medaglia, quella che in questi giorni è rimasta nascosta. Trovo alquanto curioso che dopo il ritiro delle deleghe ad un assessore, nessun giornalista senta il bisogno di contattare il Primo Cittadino per sentire le sue ragioni, mentre al contrario si pubblica il comunicato di un fantomatico organizer riesumato, che accusa l’amministrazione di aver tolto le deleghe alla propria compagna. Premetto che in questi mesi mi sono reso conto che Claudia non conosce alcuna via di mezzo: ciò che sostiene lei è sempre giusto, mentre tutto quello che non coincide con il suo pensiero, anche se argomentato e giustificato, è sempre sbagliato. Si deve dialogare solo con chi e nei modi stabiliti da lei e chi non ci sta è fuori. Questo modo di fare può andar bene nei rapporti privati, ma per come lo concepisco io, l’amministratore pubblico ha l’obbligo di dialogare con tutte le realtà locali, senza farsi condizionare da pregiudizi o impressioni personali. Altrimenti si creano figli e figliastri e non si può perseguire l’interesse generale. È stato proprio questo modo di fare della vecchia politica che ha creato i problemi che viviamo oggi ed è curioso che chi si professa come “il nuovo” poi voglia continuare a percorrere quello stesso solco. Ricordo il primo giorno in cui arrivai in Comune. Venni accolto dal Sindaco, dai Consiglieri, dagli altri Assessori e da alcuni attivisti. Ad un tratto nella stanza in cui mi trovavo entrò una donna che urlava e sbraitava, incurante del fatto che davanti a lei ci fosse uno sconosciuto. Quella donna era Claudia. La prima impressione che ebbi, quindi, non fu certo delle migliori. In diverse occasioni il modo di fare di Claudia ha creato imbarazzo e disagio a tutti noi. Niente di preoccupante se fossimo in un circolo o al bar, ma grave quando si deve amministrare una comunità. Ricordo, ad esempio, il giorno in cui venne a farci visita la nostra portavoce alla Regione, l’Onorevole Elena Pagana. Appena arrivata in Comune, la accolsi all’ingresso e la accompagnai al primo piano, dove all’epoca avevamo le nostre stanze. Nell’ufficio del Segretario c’era Claudia con alcuni rappresentanti della stampa locale, il Comandante della Capitaneria di Porto e un rappresentante della Pro Loco. L’oggetto dell’incontro era l’arrivo a Pantelleria della Nave Scuola della Marina Militare Palinuro. Ad un tratto Claudia cominciò ad urlare contro il rappresentante della Pro Loco per questioni che nulla c’entravano con quell’incontro. Vidi le facce dei presenti che esprimevano un forte imbarazzo e, vi assicuro, non fu un bello spettacolo. Un altro esempio che potrei citare, è stata la volta in cui in Comune venne una coppia di signori a lamentarsi delle difficoltà che subivano ogni giorno a causa della chiusura della strada del Lago. Il Sindaco ed io stavamo parlando con loro e cercavamo di

spiegare la situazione, quando si presenta Claudia ed esordisce dicendo loro che, per alleviare i disagi dei residenti di quelle zone, in estate aveva organizzato un grande spettacolo musicale “molto chic” al Lago. Naturalmente la signora si sentì presa in giro da quell’affermazione e rispose dicendo che non gliene fregava niente del concerto. Alche Claudia se ne andò sbattendo la porta. Azione che fece irritare ancora di più le due persone che la accusarono di essere una maleducata. Ebbi come l’impressione che Claudia non possedesse la capacità di comprendere il disagio di chi le stava di fronte e di immedesimarsi nei loro problemi e forse è questa una delle ragioni che ci ha allontanati fino alla rottura definitiva. Non posso non ricordare, poi, ciò che avvenne la vigilia dell’arrivo del Palinuro, quando Claudia, dopo un breve scambio di vedute con il Sindaco riguardo gli eventi al Castello, scrisse e firmò la lettera di dimissioni e se ne andò abbandonando tutti quanti. La lettera non fu poi protocollata, perché l’ufficio aveva chiuso da pochi minuti, ma per due giorni nessuno di noi vide o sentì Claudia. Bisognava organizzare l’arrivo delle autorità, tra cui il Presidente della Regione, e lei era sparita. Tutti noi abbiamo dovuto farci carico del suo lavoro, come se non avessimo il nostro da svolgere, approfitto dell’occasione per ringraziare la Dott.ssa Giovanna Quagliato per il grande aiuto che ci ha dato nell’organizzazione di quell’evento. Il giorno dell’arrivo del Palinuro, tutti avranno notato che la Giunta era presente in banchina per fare gli onori di casa: l’unica che mancava era lei. Però il giorno dopo si presentò tutta sorridente al Castello. Era il giorno della visita del Presidente della Regione e, naturalmente, doveva venire a prendersi i meriti. Meriti che le spettavano, non dico il contrario, ma ci saremmo anche aspettati da parte sua delle scuse o un semplice “grazie”, visto il modo in cui ci aveva abbandonato due giorni prima. Arriviamo al Passitaly. Manifestazione fortemente voluta da questa amministrazione, che per darle risalto ha deciso di destinare una bella cifra per l’organizzazione del PassitalySoud Festival con i tre concerti. Concerti che è stato possibile realizzare grazie alla dedizione dei funzionari che, per mesi, hanno lavorato per sistemare l’area e per garantire la sicurezza. Sicurezza che è stato possibile garantire anche perché a fine giugno, quando gli eventi rischiavano di saltare a causa delle prescrizioni della Circolare Gabrielli, il sottoscritto, per non disperdere il lavoro di programmazione svolto nei mesi precedenti da Claudia, ebbe l’idea di affidare ad un tecnico comunale la redazione dei piani di sicurezza di tutti gli eventi che si sarebbero tenuti in aree pubbliche e organizzati da o con il Patrocinio del Comune. Decisione che ha comportato anche un rallentamento del lavoro dell’ufficio e, con il Passitaly Sound Festival, addirittura il “quasi” blocco delle attività degli uffici per consentire la riuscita dell’evento. Nei giorni dei concerti, mentre lei intratteneva gli artisti che non ha nemmeno avuto l’accortezza di accompagnare in Comune per un saluto al Sindaco, tutti noi ci adoperavamo per far sì che tutto funzionasse al meglio. Credo che tutti ricorderanno che il Sindaco, il Consigliere Scaltriti, il Presidente Vallini ed il sottoscritto, indossavamo le uniformi della Protezione Civile e della Misericordia. C’era bisogno di volontari e noi abbiamo dato la nostra disponibilità, così come hanno fatto anche alcuni funzionari degli uffici. Il Passitaly alla fine è stato un successo, ma in pochi sanno che ha rischiato di saltare perché durante una riunione preparatoria con tutti i soggetti protagonisti, Claudia

se ne uscì dicendo: “A me del Passitaly non importa niente, io devo solo organizzare dei concerti”. Naturalmente i presenti rimasero basiti dalle parole pronunciate dall’Assessore al Turismo e qualcuno di loro si alzò annunciando che non si sarebbe fatto più nulla. Fu grazie all’opera di mediazione del Sindaco, che andò a parlare con ognuno di loro, se poi tornarono sui loro passi. Come si vede, il carattere non è un aspetto secondario nell’azione di un amministratore locale, in quanto in pochi secondi, con uno scatto d’ira o una frase sbagliata, si rischia di buttare alle ortiche mesi di fatica e di lavoro. Claudia ha sempre parlato di legalità come baluardo del suo operato. Però mi chiedo come mai chi sostiene di perseguire la legalità poi arrivi a scagliarsi contro dei dipendenti comunali che stanno verificando il rispetto di una norma. La legalità va perseguita sempre, soprattutto quando all’apparenza sembra danneggiarci. Anche la decisione di andare in tournèe con Carmen Consoli in Nord America, in un mese cruciale come novembre, senza averne parlato prima con noi e informandoci solo a cose fatte, non ha certo aiutato a riallacciare un rapporto deteriorato. Così come la scelta di salire sul palco e suonare al concerto di Carmen Consoli dopo che per intere settimane ci aveva detto che non lo avrebbe fatto per ragioni di opportunità in quanto lei era un assessore. Nei giorni scorsi, quando ormai era consapevole della rottura, ha fatto di tutto per accelerarla invece di provare a ricucire. Mi riferisco alla sua decisione unilaterale di andare a presenziare ad alcuni eventi fuori Pantelleria, senza essersi prima confrontata nemmeno con il Sindaco. In quegli stessi giorni, infatti, era stato convocato un Consiglio Comunale in cui si doveva discutere un assestamento di bilancio, necessario anche per finanziare alcuni degli eventi natalizi da lei programmati, e la sua assenza ingiustificata ha rischiato di farlo saltare, se la minoranza avesse disertato la seduta. Anche in questo caso il suo personalismo ha prevalso sull’interesse generale. Prima di concludere, voglio rassicurare tutti sul fatto che nulla del lavoro svolto da Claudia andrà disperso. Anche perché quel lavoro è stato condiviso da tutti noi, senza i quali non avrebbe mai potuto metterlo in atto. Un’amministrazione comunale è una squadra in cui ognuno mette a disposizione degli altri le proprie capacità e conoscenze. Non può esistere un battitore libero. Qualcuno che lavora senza comunicare con gli altri. Qualcuno che blocca o banna i suoi colleghi. Quando ciò avviene, significa che quella persona ha deciso di porsi al di fuori della squadra e di non farne più parte e Claudia dovrebbe conoscere bene questa dinamica, essendo una musicista che ha suonato e suona nelle orchestre. Ecco perché il ritiro delle deleghe non è affatto un fulmine a ciel sereno. Non è uno sgarbo alla Dott.ssa Della Gatta. Non è la volontà di voler dilapidare il buon lavoro da lei fatto, che mai da parte nostra è stato negato, e che, qualora volesse, potrà continuare a svolgere anche da consigliera comunale mettendo a disposizione dell’amministrazione le sue competenze, come d’altronde fanno tutti gli altri consiglieri comunali. Non è un attacco sessista: perché il carattere di una persona non dipende dal sesso.

Si tratta solo della presa d’atto della sua volontà che solo per capriccio, orgoglio o ripicca, non ha voluto poi concretizzare, rassegnando le dimissioni. Pantelleria, 9 dicembre 2019

Ing. Angelo Parisi Assessore ai Lavori Pubblici Comune di Pantelleria

 

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

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Sanità, il siciliano Pietro Abbandoni alla guida del Coordinamento Nazionale dell’emergenza-urgenza

Redazione

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Sanità, il siciliano Pietro Abbandoni alla guida del Coordinamento Nazionale dell’emergenza-urgenza. “Valorizzare ruolo operatori e garantire loro sicurezza”

 
 
 
Pietro Abbandoni, autista soccorritore di Palermo, è il nuovo Coordinatore Nazionale dell’emergenza-urgenza della UGL Salute. “Sono onorato di assumere questo incarico che affronterò con senso di responsabilità e determinazione” dice Abbandoni.  “Il mio impegno sarà principalmente rivolto a temi cruciali per il futuro del nostro sistema di emergenza. Tra questi, il riconoscimento della figura professionale di autista soccorritore a livello nazionale rappresenta una priorità irrinunciabile. Si tratta – prosegue il nuovo coordinatore nazionale dell’emergenza-urgenza della UGL Salute –  di un ruolo essenziale per la sicurezza e l’efficienza del servizio, che deve finalmente ottenere un inquadramento uniforme e adeguato al valore, alla sicurezza e all’aiuto che porta ogni giorno alla collettività. Sarà un percorso da condividere con tutti i coordinatori regionali. Ritengo altrettanto importante uniformare l’intero servizio di emergenza 118 sotto una gestione unica attraverso le varie ASP di riferimento. Solo attraverso una visione coordinata e unitaria potremo garantire a tutti i cittadini italiani la stessa qualità e tempestività nelle risposte alle emergenze. Lavoreremo con spirito di collaborazione e apertura nei confronti delle istituzioni, ma su questi temi il nostro posizionamento sarà fermo e determinato. Crediamo che un cambiamento strutturale sia necessario, e ci impegneremo affinché sia realizzato nel miglior interesse dei lavoratori e del sistema sanitario nazionale”. Ad Abbandoni arriva il saluto e l’incoraggiamento della segreteria nazionale. “L’esperienza maturata lavorando da molto tempo nell’emergenza-urgenza e quella legata alla sua esperienza in ambito politico nelle amministrazioni locali dice Gianluca Giuliano –  sarà un’arma in più per dare forza alle nostre battaglie per dare dignità e qualificare gli operatori dell’emergenza urgenza. Non possono più esistere figure ibride e per questo riteniamo non sia più rimandabile la valorizzazione della figura dell’autista soccorritore a livello nazionale rilanciando l’idea di uniformare l’emergenza urgenza in tutta Italia attraverso la creazione di una cabina di regia centrale” conclude il segretario nazionale della UGL Salute.

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Politica

LeAli per Pantelleria: attendiamo risposte dall’amministrazione su come intende impegnare oltre 3 milioni di euro

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Giorno 25 novembre importante consiglio comunale con punto all’ordine del giorno : approvazione assestamento bilancio 24-26

Stamani si sono tenuti i lavori di commissione propedeutici per la trattazione del punto in consiglio. Si apprende che su un avanzo di amministrazione di circa 3 milioni e 600 mila euro, l’amministrazione comunale intende impegnare tali somme in svariati progetti, investimenti e servizi, per esempio: 385 mila euro per promozione turistica, 350 mila per il sevizio idrico.

“Poco o nulla ci è stato riferito nello specifico- dichiara il gruppo consiliare Leali per Pantelleria. Ci aspettiamo che in sede di consiglio venga a relazionare in aula la giunta, sindaco o assessori, per dirci cosa intendono fare nello specifico con oltre 3 milioni di euro. Quale strategia si intenda adottare per il rilancio dell’economia dell’isola. Quale misure per garantire un aiuto alle fasce più deboli, quali misure per garantire il welfare sociale. Nessuna delle voci di impegno di risorse economiche per esempio riguarda l’asilo nido. Su questo ci saremmo aspettati maggiore determinazione da parte dell’amministrazione – spiegano dal gruppo LeAli per Pantelleria.

Dal canto nostro, in attesa di conoscere le specifiche da parte dell’amministrazione comunale, abbiamo presentato ben 5 emendamenti: per la mensa scolastica, per borse di studio per gli studenti universitari, un incentivo allo sport, andando incontro alle giovani generazioni e alle famiglie, per la messa in sicurezza e acquisto di nuove attrezzature per i parchi giochi, per la scuola di Scauri.

Ci attendiamo- conclude la nota del movimento consiliare Leali per Pantelleria- risposte e una strategia complessiva, non semplici interventi spot, che rischiano in assenza di visione, di vanificare anche le risorse a disposizione. Stiamo a vedere”

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Economia

Sicilia, blackout e maltempo: la soluzione sono le smart grid

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Le smart grid, o reti elettriche intelligenti, rappresentano una trasformazione profonda delle reti elettriche tradizionali

Pochi giorni fa, una violenta ondata di maltempo ha travolto la Sicilia, portando con sé alluvioni, venti fortissimi e gravi disagi. Migliaia di famiglie sono rimaste senza corrente, mentre infrastrutture chiave hanno subito danni significativi. Questo non è un caso isolato: eventi climatici estremi come questi stanno diventando sempre più frequenti e intensi, aggravati dal cambiamento climatico.

Di fronte a queste sfide, la domanda è urgente: come possiamo rendere il nostro sistema energetico più sicuro e resiliente? Una risposta innovativa arriva dalle smart grid, reti intelligenti capaci di monitorare, gestire e adattarsi rapidamente alle condizioni critiche, garantendo maggiore efficienza e continuità del servizio.

Cosa sono le smart grid e perché sono importanti?
Le smart grid, o reti elettriche intelligenti, rappresentano una trasformazione profonda delle reti elettriche tradizionali, nate per rispondere alle esigenze di un mondo in rapida evoluzione. 

A differenza delle reti convenzionali, progettate per distribuire energia in una direzione (dalle centrali agli utenti finali), le smart grid operano come sistemi bidirezionali. Questo significa che non solo distribuiscono energia, ma sono anche in grado di riceverla, ad esempio da fonti rinnovabili installate dai consumatori stessi, come i pannelli solari domestici.

Le smart grid si basano su un’integrazione avanzata di tecnologie digitali e strumenti innovativi che consentono di:

Monitorare in tempo reale la domanda e l’offerta di energia: grazie a sensori e dispositivi connessi, queste reti rilevano immediatamente variazioni nei consumi, adattando l’erogazione dell’energia per soddisfare le esigenze specifiche di ogni area. Questo permette di ridurre sprechi e sovraccarichi;
Integrare fonti rinnovabili come il solare e l’eolico: le smart grid sono progettate per gestire la natura intermittente delle fonti rinnovabili, come il sole o il vento, bilanciando la loro produzione con le necessità di consumo. Questo favorisce una transizione energetica più sostenibile;
Ripristinare rapidamente l’alimentazione in caso di guasti: in caso di blackout o danni causati da eventi climatici estremi, i sistemi intelligenti individuano in pochi istanti la causa del problema e possono reindirizzare il flusso di energia per garantire continuità.
Come le smart grid affrontano il maltempo
Blackout prolungati causati da linee elettriche danneggiate;
Sovraccarichi di rete dovuti a improvvisi picchi di domanda;
Interruzioni nella distribuzione in aree isolate o difficili da raggiungere.
Le smart grid offrono soluzioni innovative per mitigare questi rischi:

Rilevamento automatico dei guasti: i sensori identificano immediatamente le interruzioni, riducendo i tempi di risposta;
Distribuzione dell’energia decentralizzata: grazie a fonti rinnovabili locali, le comunità possono continuare ad avere accesso all’energia anche durante guasti estesi;
Resilienza integrata: sistemi come batterie e microgrid assicurano che l’elettricità sia disponibile nei momenti critici.
Le smart grid, quindi, non sono solo un’innovazione tecnologica, ma una necessità per creare un sistema energetico che sia al tempo stesso efficiente, sostenibile e pronto a resistere alle sfide del futuro.

Esempio pratico: il caso della Sicilia
Come accennato, pochi giorni fa, una serie di alluvioni ha lasciato senza energia migliaia di abitazioni siciliane. Se fosse stata presente una smart grid, i danni sarebbero stati gestiti in modo molto più efficace. 

Ecco una tabella che confronta le principali differenze tra una rete elettrica tradizionale e una smart grid, evidenziando come quest’ultima potrebbe garantire maggiore sicurezza, rapidità d’intervento e resilienza durante eventi climatici estremi:

Il futuro delle smart grid in Italia
Per rendere le smart grid una realtà diffusa, è necessario investire in tecnologie avanzate e infrastrutture. Il Governo italiano, con il supporto del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), ha già stanziato fondi per modernizzare la rete elettrica e aumentare l’integrazione delle rinnovabili: sono stati stanziati circa 3,6 miliardi di euro per progetti legati alla transizione energetica, molti dei quali riguardano la realizzazione e il potenziamento delle smart grid.

Vantaggi per la Sicilia
Le smart grid potrebbero trasformare la gestione dell’energia nella regione, offrendo:

Riduzione dei blackout: meno interruzioni durante il maltempo;
Maggiore sostenibilità: uso più efficiente delle fonti rinnovabili locali: infatti, una maggiore integrazione delle rinnovabili riduce la dipendenza dai combustibili fossili e abbassa le emissioni di CO2;
Risparmi economici: meno danni alle infrastrutture e costi di riparazione ridotti, grazie a una gestione più efficiente della rete e all’ottimizzazione dei consumi.
In questo grafico abbiamo riassunto l’impatto delle smart grid sulla durata dei blackout annuali. I dati simulati mostrano come una rete tradizionale possa essere soggetta a lunghe interruzioni durante eventi climatici estremi, mentre l’adozione di una smart grid riduce significativamente il tempo di inattività, migliorando la resilienza energetica e garantendo un servizio più affidabile per i cittadini.

Conclusione

Il maltempo in Sicilia rappresenta una sfida significativa, ma le smart grid offrono un’opportunità unica per migliorare la resilienza energetica e garantire una fornitura affidabile anche in condizioni estreme. Investire in queste tecnologie non è solo una necessità per affrontare i cambiamenti climatici, ma anche un passo fondamentale per costruire un futuro più sostenibile ed efficiente per l’intera isola.

Fonte: https://www.prontobolletta.it/news/sicilia-maltempo-smart-grid/

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