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Cultura

Pantelleria sul The New York Times

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L’articolo del quotidiano  della Grande Mela, più letto forse al mondo, così inizia

Ce lo riferisce il Parco di Pantelleria:
“Per anni avevo sentito parlare dell’isola di Pantelleria, l’Eden scosceso e difficile da raggiungere con la tranquillità di un luogo situato “in mezzo al nulla”, che si trova a 89 miglia a sud-ovest dell’isola di Sicilia e circa 50 miglia a est della Tunisia”.

Così inizia il lungo articolo sul The New York Time su Pantelleria, una sorta di “diario di bordo” a cura della giornalista Amy Tara Koch che racconta l’isola nelle sue tante sfaccettature e nella sua bellezza unica e infinita. Non è la prima volta che le testate prestigiose nazionali e internazionali accendono i fari su questo luogo nel cuore del Mediterraneo.
Solo lo scorso anno il Time aveva inserito Pantelleria tra le migliori mete del 2023.

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

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Cultura

Università, Regione al lavoro per migliorare vita studenti universitari

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Università, Turano: «Governo Schifani al lavoro per garantire soluzioni abitative»

Presidenza della Regione
«Stiamo lavorando per migliorare le condizioni di vita degli studenti universitari siciliani, ma anche di quelli che giungono nella nostra Isola da diverse parti del mondo e in particolare dai Paesi mediterranei. La strategia del governo Schifani mira a promuovere iniziative e politiche volte a facilitare l’accesso a soluzioni abitative adeguate e sostenibili attraverso misure nazionali come la legge 481/2024 o l’avviso regionale che stanzia 22 milioni, oltre la metà dei quali destinati a interventi di residenzialità universitaria. Si tratta di una dotazione che potrà crescere perché le risorse finanziarie potranno essere integrate con eventuali dotazioni aggiuntive». 

Lo ha detto l’assessore regionale all’Istruzione e alla formazione professionale, Mimmo Turano, intervenendo oggi pomeriggio al workshop “Diritto allo Studio: analisi e implicazioni del D.M. 481/2024”, nell’ambito della due giorni promossa dall’Andisu, l’associazione nazionale degli enti per il diritto allo studio universitario, che proseguirà anche domani a Palazzo dei Normanni, a Palermo. 

L’azione portata avanti dall’esecutivo regionale, attraverso l’Ufficio speciale per l’Edilizia scolastica e universitaria dell’assessorato all’Istruzione, con l’avviso approvato con decreto dirigenziale n. 144 del 17 maggio 2024 nell’ambito del Pr Fesr Sicilia 2021-2027 – Priorità 5 “Una Sicilia più inclusiva”, prevede la realizzazione di nuove infrastrutture per la didattica e per la residenzialità e il potenziamento di quelle esistenti, al fine di agevolare gli studenti più bisognosi e meritevoli. Sono, inoltre, previsti interventi per l’innovazione tecnologica, incluso l’acquisto di strumenti e di attrezzature, e per la realizzazione ed il potenziamento di laboratori didattici. 

La dotazione finanziaria dell’Avviso è complessivamente di 22 milioni di euro, 8 dei quali destinati a interventi proposti dalle Università, 2 a quelli provenienti dalle Istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica, mentre 12 milioni sono destinati a interventi di residenzialità universitaria.

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Spettacolo

Palermo, “A colpi di teatro” dell’attore Felice Corticchia all’Antica Tonnara Bordonaro il 7 luglio

Matteo Ferrandes

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A colpi di teatro” del regista e attore Felice Maria Corticchia all’Antica Tonnara Bordonaro di Palermo. Appuntamento domenica 7 luglio alle 21:00

 
 

Il teatro colto ed elegante di Felice Maria Corticchia approda all’Antica Tonnara Bordonaro di Palermo.

La suggestiva struttura che sorge nella borgata costiera di Vergine Maria, infatti, ospita lo spettacolo “A colpi di teatro”, in scena domenica 7 luglio alle 21:00 in piazza Bordonaro 9.  

Scritto, diretto e interpretato dal regista, attore e scrittore palermitano, lo show ha raccolto consensi in tutta Italia: l’ultimo successo, al Teatro Tordinona di Roma.

La peculiarità di “A colpi di teatro” è racchiusa nella versatilità: Felice Maria Corticchia passa con disinvoltura estrema dal registro comico ai toni dell’impegno civile, sorretto da un’ironia senza pari e da un citazionismo letterario che passa attraverso il profondo significato semantico e simbolico delle opere di autori quali Alessandro Manzoni, William Shakespeare, Pablo Neruda e Alda Merini.

Insieme a lui sul palco il chitarrista, compositore e arrangiatore Alberto Di Marzo, la cantante, musicista, compositrice e dj Katy Maiorana e l’attrice Rosaria Maniscalco.

L’aiuto regista è Antonello Russo.

L’ingresso per assistere al recital ha un costo di dieci euro; quindici euro, invece, per chi volesse degustare anche un aperitivo.

Per informazioni e prenotazioni, è possibile contattare il numero 366.5927389.

Uno spettacolo unico, che si inserisce nell’ambito della programmazione estiva della Tonnara e che conferma il talento istrionico di Felice Maria Corticchia, nato a Palermo nel 1966 e formatosi alla Scuola Europea di Teatro Cinema e Scrittura con il drammaturgo Renzo Casali a Milano, dove ha frequentato anche il laboratorio comico del Centro Teatro dei Navigli.

Nella sua prestigiosa carriera, anche la direzione artistica, dal 2001 al 2011, della Fiera di Milano dove ha organizzato eventi come il “Milano Jazz Festival” e concerti per nomi italiani e stranieri quali Fabio Concato, Stefano Bollani, Irene Grandi, Deep Purple e Oasis.

È stato assistente alla regia della fiction di Rai Uno “Le cinque giornate di Milano”, diretto da Carlo Lizzani con Giancarlo Giannini, Daniela Poggi e Fabrizio Gifuni.

Ha scritto e diretto il videoclip “90 anni di risate” con Lando Buzzanca e Gabriella Giorgelli, “Il ritorno, omaggio a Franco Franchi e Ciccio Ingrassia”, “Il silenzio della Conca d’Oro”, “Stasera ve le canto io” con Manfredi Russo  e la commedia “Un lettino per due”.

Tra le esperienze in qualità di regista, anche “Le confessioni di un assassino perbene” di e con Marino Parodi e “Lasciando un segno” di e con Natalia Simonova.

Alla carriera artistica si affianca quella letteraria: Felice Maria Corticchia, infatti, è autore di “Orrore giudiziario”, “Mussolini il primo mistero italiano”, “Un morso alla Grande Mela”, tradotto in inglese e finalista al Premio “Grinzane Cavour”, “Spiragli” e “La cucina siciliana a modo mio”.

A breve sarà pubblicata una sua nuova opera.

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Cultura

“Perché l’Islam è una religione di pace” di Davide Romano

Redazione

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“Perché l’Islam è una religione di pace” di Davide Romano

 

L’Islam, una delle grandi religioni monoteiste del mondo, è fondato sui principi di pace, compassione e giustizia. È una fede che insegna il rispetto per tutte le creature e promuove una vita di armonia e equilibrio. So che è un’affermazione che molti non condivideranno ma è ciò che emerge chiaramente da una lettura non ideologica e intellettualmente onesta del suo testo sacro, il Corano.

Il termine “Islam” stesso deriva dalla radice araba “s-l-m,” che significa pace e sottomissione alla volontà di Dio. Come recita il Corano: “O voi che credete! Entrate tutti nella pace (Islam)” (Corano 2:208). Questo versetto sottolinea l’invito universale alla pace che è al cuore della fede islamica.

Il profeta Maometto (pace e benedizioni su di lui) è un esempio luminoso di come l’Islam incoraggia la pace e la tolleranza. In un famoso hadith, egli disse: “Il musulmano è colui dal cui linguaggio e dalle cui mani gli altri musulmani sono al sicuro; e il credente è colui dal quale la gente sente sicura la propria vita e i propri beni” (Sunan al-Nasa’i). Questo insegnamento riflette l’importanza che l’Islam attribuisce alla non violenza e al rispetto per la vita e la proprietà altrui.

La giustizia è un altro pilastro fondamentale dell’Islam. Il Corano ordina: “O voi che credete! Siate perseveranti nella giustizia, testimoni per Allah, anche contro voi stessi o i genitori e i parenti stretti” (Corano 4:135). Questo impegno per la giustizia è essenziale per costruire una società pacifica e armoniosa.

L’Islam insegna anche la misericordia e la compassione. Il Corano esorta: “E non mandammo te [O Muhammad], se non come una misericordia per i mondi” (Corano 21:107). Questo versetto rivela l’intenzione divina di diffondere misericordia attraverso il messaggio islamico, che deve essere un faro di speranza e bontà per tutta l’umanità.

Un altro importante aspetto dell’Islam è il rispetto per la diversità. Il Corano afferma: “O uomini, in verità vi abbiamo creato da un maschio e una femmina e vi abbiamo fatti popoli e tribù affinché vi conosceste a vicenda” (Corano 49:13). Questo versetto celebra la diversità umana come una fonte di arricchimento reciproco e comprensione, piuttosto che come motivo di divisione.

Quindi, l’Islam è una religione che promuove la pace, la giustizia, la misericordia e il rispetto per la diversità. Le sue scritture e i suoi insegnamenti esortano i fedeli a vivere in armonia con gli altri e a costruire un mondo basato sull’amore e sulla compassione. La vera essenza dell’Islam risiede nella ricerca della pace e nella costruzione di ponti di comprensione tra tutte le persone e non nella propaganda folle dei tagliagole e nel cinico pragmatismo di qualche emiro del Golfo.

 

https://lacompagniadelvangelo.blogspot.com/2024/07/perche-lislam-e-una-religione-di-pace.html

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