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Pantelleria, un albergo diurno per i diversamente abili

Direttore

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CREARE UN ALBERGO DIURNO A PANTELLERIA  ABBIAMO LANCIATO UNA SFIDA ALL’AMMINISTRAZIONE PER DEI LOCALI, E IL SINDACO L’HA ACCETTATA .

Ieri 2 aprile 2019 abbiamo trascorso una bella giornata assieme ai ragazzi delle superiori in occasione della giornata mondiale dell’autismo. Un grande grazie a Michela Silvia promotrice di questa giornata e al comandante della stazione dell’Aereonautica di Pantelleria. Ho voluto portare assieme a mia moglie, la mia testimonianza spontanea, sulla nostra esperienza di essere genitori di un figlio diversamente abile a Pantelleria. E fin dall’inizio dico : Grazie Pantelleria ! Grazie Ai compagni di scuola, ai maestri, ai professori che l’anno supportato e aiutato! A me, mio figlio ha insegnato cosa vuol dire l’umanità, valore un po’ perso !

Assieme ai genitori panteschi che hanno dei figli “diversamente abili” abbiamo fondato tanti anni fa l’Albero Azzurro”, la più vecchia associazione dell’isola del settore, di cui sono stato il primo Presidente. L’amministrazione di allora, accogliendo le nostre richieste, accantonò una cifra che ci permise di avere un logopedista. E grazie a Nicola (PRIMO LOGOPEDISTA), s’incominciò ad avere la prima esperienza di logopedia a Pantelleria. Prima eravamo costretti a partire settimanalmente per effettuare le sedute di logopedia; oltre ai disagi, i costi che tante famiglie non si potevano permettere. di inclusione per la rete di rapporti che sa creare. Assieme ai genitori panteschi che hanno dei figli “diversamente abili” abbiamo fondato tanti anni fa” l’Albero Azzurro”, la più vecchia associazione dell’isola del settore, di cui sono stato il primo Presidente.  Per la mia esperienza, so quanto è importante la logopedia, la psicomotricità per questi soggetti. E da primo Presidente di questa associazione, abbiamo incominciato a lottare per questo. L’amministrazione Di Marzo, accogliendo le nostre richieste, accantonò una cifra che ci permise di avere un logopedista. E grazie a Nicola ( il primo logopedista), s’incominciò ad avere la prima esperienza di logopedia a Pantelleria.  Si fecero delle schede, si contarono i soggetti che allora erano solo la punta dell’iceberg, e con questo andammo allo scontro con l’Asp di Trapani. Allora , benché fosse obbligata a creare delle strutture, asseriva che a Pantelleria non c’erano questi soggetti.  In una riunione, mentre tutti litigavano, presi in disparte il direttore pro tempore, un po’ riluttante. Gli illustrai la situazione, soprattutto ciò che avremmo dovuto fare, in campo legale al suo rifiuto. Gli dissi “ Direttore Lei ha tutto per creare questo servizio a Pantelleria: le norme legali e la prova che questi soggetti, non solo ci sono, ma sono anche numerosi!” Così nacque il Cepaid a Pantelleria! Altra azione che abbiamo svolto è la partecipazione ai primi Piani Zona della 328. Grazie al nostro entusiasmo e alla conoscenza delle problematiche, assieme alla responsabile di allora la Sig.ra Di Marzo, la Caritas e al direttore della Scuola Elementare e al Preside delle Superiori, presentammo dei progetti talmente validi che la Regione Sicilia ci diene come premi alita un miliardo di vecchie lire.  Così nacquero e si realizzarono tanti progetti: l’ippoterapia, corsi di teatralità, corsi di compute, corsi di fotografia, sostegno alle famiglie e il centro per gli anziani. La politica non ci disse nemmeno, Grazie! Allora incominciammo pure un percorso per l’Albergo Diurno. Si raccolsero più di Ottocento firme e si mandarono all’Asl di Trapani. Forse i tempi non erano maturi, forse non c’erano soldi, non lo so, ma questo progetto rimase fermo! Oggi, che la Regione Sicilia ha aumentato la sua sensibilità verso questi soggetti con finanziamenti ad hoc, sono ritornato alla carica ed ho lanciato questa sfida all’amministrazione. Avere dei locali per l’Albergo Diurno ! Il Sindaco ha accettato la sfida, per darci dei locali per aprire questo luogo di accoglienza di questi soggetti, ma anche di bambini e soggetti normali.

La cosa che più mi ha rattristato, è sentire dire che il responsabile di settore abbia detto che non è d’accordo perché per lui è creare un ghetto. Ma è ghetto lasciare questi soggetti a casa isolati , dopo che la comunità e gli operatori hanno investito tanti soldi e fatica per creare dei percorsi riabilitativi, o creare dei centri dove possano riunirsi e continuare i loro percorsi? Davide Faraone, il promotore della legge “Dopo di Noi”, la scorsa settimana ha fatto visita in carcere ad un camionista che aveva ucciso il proprio figlio autistico.  Dopo la morte della moglie, non sapeva come dividersi tra il lavoro che serviva a mantenere la famiglia, e le cure del figlio che nel frattempo era regredito e diventato violento. Così il tragico evento… Per me è ghetto e complice, chi lascia sole le famiglie e non crea simili strutture che possano alleviare e aiutare le famiglie.

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

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3 Commenti

1 Commento

  1. Avatar

    Angelo Fumuso

    10:44 - Aprile 3, 2019 at 10:44

    Articolo scritto da
    Angelo Fumuso
    Vicepresidente
    Albero Azzurro Pantelleria

  2. Avatar

    SILVANO PORTA

    13:39 - Aprile 3, 2019 at 13:39

    una gran bella idea quella del centro diurno…..

  3. Avatar

    Oriana Solfanali

    03:53 - Aprile 4, 2019 at 03:53

    I centri diurni esistono in tutta Italia e funzionano bene, non sono ghetti perché in essi si realizzano progetti di integrazione con l’esterno

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Le Soste di Ulisse cambia nome con La Sicilia di Ulisse: cultura, turismo, enogastronomia al centro del progetto

Barbara Conti

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Le Soste di Ulisse celebra la Sicilia di Ulisse

Questa operazione di renaming non è solo una questione di branding, ma rappresenta un impegno profondo verso il patrimonio siciliano e la volontà di mettere in risalto ciò che rende l’isola unica nel suo genere

La Sicilia è un’isola ricca di storia, cultura e tradizioni, un luogo che ha affascinato viaggiatori e letterati nel corso dei secoli. Oggi, un’importante iniziativa mira a celebrare e promuovere ulteriormente questa meravigliosa terra: Le Soste di Ulisse ha cambiato il proprio nome in La Sicilia di Ulisse.

Questa operazione di renaming non è solo una questione di branding, ma rappresenta un impegno profondo verso il patrimonio siciliano e la volontà di mettere in risalto ciò che rende l’isola unica nel suo genere. Il profondo legame con la Sicilia, terra di ospitalità, sapori e aromi eccellenti si deve comprendere sin dal nome: ecco perché Le Soste di Ulisse ha avviato un’importante operazione di renaming, diventando La Sicilia di Ulisse. La volontà è quella di rafforzare ulteriormente l’appartenenza a questa terra con il suo ricco patrimonio storico, culturale e gastronomico, celebrando al contempo la narrazione epica legata al viaggio dell’eroe omerico.

“Siamo fieri di presentare il nostro nuovo nome, La Sicilia di Ulisse, che riflette la volontà di mettere al centro il territorio siciliano e le sue eccellenze” – spiega il Presidente Tony Lo Coco – “È fondamentale per noi associati fare squadra, unendo le forze delle realtà locali per offrire ai viaggiatori un’esperienza unica, autentica e radicata nelle tradizioni della nostra isola. Con il nuovo direttivo, che ho l’onore di guidare, ci stiamo impegnando per sviluppare progetti di rilievo nazionale e internazionale con l’obiettivo di dare nuovo slancio all’Associazione”.

Riunendo oltre cinquanta tra i migliori ristoranti, cantine e strutture ricettive della Sicilia, l’Associazione ha contribuito negli anni a valorizzare il patrimonio culturale e culinario della regione. Con il nuovo nome – La Sicilia di Ulisse – si vuole ora sottolineare l’identità di questa realtà legata al territorio e il ruolo di collettore di eccellenze che permette ai visitatori di vivere l’isola attraverso sapori, tradizioni e storie millenarie. Il richiamo a Ulisse non è casuale: rappresenta l’idea di un viaggio epico e ricco di scoperte, che si svolge in un territorio pieno di tesori nascosti. Nell’Odissea si narra che, dopo molte peripezie, Ulisse raggiunse la Sicilia, una terra fertile, ricca di prodotti tipici e tradizioni che ancora oggi affascinano chi la visita. L’Associazione invita i viaggiatori a vivere l’isola proprio come moderni Ulisse, scoprendone le meraviglie e lasciandosi incantare dai suoi segreti.

Il nome segna anche l’inizio di un nuovo capitolo per l’Associazione, con il nuovo direttivo insediatosi ad aprile 2024. Accanto al presidente Tony Lo Coco operano il vicepresidente Luciano Pennisi e i consiglieri Marco Baglieri, Accursio Craparo, Giovanni Guarneri, Giuseppe La Rosa, Carla Maugeri, Salvatore Campisi e Francesca Planeta. Ad affiancare il lavoro del nuovo direttivo ci sono Pino Cuttaia, in qualità di past president, e Nino Graziano, presidente onorario.

“La Sicilia di Ulisse” non vuole solo promuovere l’ospitalità e l’enogastronomia, ma si impegna a supportare l’intero sistema delle piccole realtà locali, valorizzando le eccellenze e incentivando un turismo sostenibile e di qualità.

 www.lasiciliadiulisse.it

La Sicilia di Ulisse

Da oltre vent’anni l’Associazione si impegna a valorizzare le meraviglie della Sicilia, offrendo ai viaggiatori l’opportunità di vivere un’esperienza completa e autentica, fatta di sapori, paesaggi e prodotti che racchiudono l’anima mediterranea dell’isola. Fondata nel 2002 da un gruppo di chef visionari, l’Associazione riunisce le eccellenze siciliane nei settori dell’ospitalità, della gastronomia e della viticultura. Attraverso un portale e una APP, La Sicilia di Ulisse si presenta in modo chiaro e strutturato sul mercato, rendendo accessibile la sua offerta esclusiva. Oggi, l’Associazione conta 52 soci, di cui 36 tra ristoranti e pasticcerie storiche e 16 hotel di charme, oltre a 21 cantine partner per un numero complessivo di 1.400 addetti e un fatturato generato stimato di 140 milioni di euro. Da aprile 2024 il presidente dell’Associazione è Tony Lo Coco.

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Beer Fest, a Punta Secca (RG) dal 4 al 6 Agosto

Redazione

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Beer Fest, a Punta Secca dal 4 al 6 Agosto

Beer Fest, tre giorni per promuovere la birra artigianle nel borgo di Punta Secca, il borgo marinaro frazione di  Santa Croce Camerina, reso celebre dalla fortuna Fiction de “Il Commissario Montalabano”.
Birra alla spina, street food e musica dal vivo, alla scoperta di uno dei borghi più affascinati della Sicilia Sud-Orientale 

C’è grande fermento a Punta Secca, il borgo marinaro del Ragusano, per la prima edizione del Beer Fest: l’atteso Festival che dal 4 al 6 agosto, mira a promuovere la birra artigianale nell’ambito del panorama enogastronomico della Sicilia Sud-Orientale.
Il Beer Fest, promosso ed organizzato dall’associazione Glocal, con il contributo dell’associazione Sikelia e il patrocinio del comune di Santa Croce Camerina è il primo festival della birra artigianale che vedrà Il borgo marinaro impegnato per tre sere a promuovere la birra artigianale siciliana.

Al centro del Beer Fest c’è la celebrazione delle eccellenze brassicole artigianali dei 4 birrifici siciliani che parteciperanno al primo appuntamento del Beer Fest.

Sarnno 4  i birrifici presenti La protagonista assoluta sarà la birra artigianale proposta dai 4 birrifici presenti, provenienti da tutta la Sicilia, da Scicli, Vittoria, Niscemi e Palermo. Alla prima edizione del Beer Fest parteciperanno il birrificio Kuturi, il birrificio Pasì, il birrificio Terre A Sud Est ed infine dal birrificio, Birra del Genio.

Un viaggio sensoriale del gusto e dell’olfatto che inizia dalla birra artigianale di Scicli, il birrificio più a sud d’Italia e termina con la birra che arriva dal birrificio di Palermo

Per 3 giorni a Punta Secca la frazione balneare di Santa Croce Camerina, dal 4 al 6 agosto, a partire dalle 19.30 fino alla mezzanotte, la gente locale e i turisti avranno l’opportunità di conoscere e degustare le birre artigianali dei 4 birrifici. Birra artigianale siciliana, analcolica, light, normale, speciale, doppio malto, accompagnata da cibo e musica dal vivo. Ognuna delle birre proposte dai questi 4 birrifici, ha una storia unica da raccontare

Non ci sarà tuttavia solo la birra artigianale, ma anche lo street food in pizza Faro con un’area attrezzata per i bimbi in Piazza Concordia e tanta musica dal vivo in piazza Faro, per tre giorni che si preannunciano indimenticabili nello splendido borgo di Punta Secca Le tante varietà di birra artigianale, sono pronte a rinfrescare e a soddisfare i tanti estimatori e curiosi che parteciperanno all’atteso primo Festival della famosa bevanda al malto e luppolo.

Materie prime pure, di alta qualità sono il cardine delle tante ricette delle birre alla spina presenti.

Musica e street Food alla Prima edizione del Beer Fest Ad allietare e divertire il pubblico durante le tre serate, dal 4 al 6 agosto a partire dalle ore 22:00, ogni sera si esibirà in Piazza Faro un gruppo diverso. Inizieranno domenica 4 agosto, i Farabutti Band – lunedì 5 agosto sarà la volta dei Queentessenza Experience Band – ed infine martedì 6 agosto, sarà il gruppo Radio Freccia- Ligabue Tribute Band – a chiudere la prima edizione del Beer Fest

Dal 4 al 6 agosto, a Punta Secca, a partire dalle 19.30 fino alle ore 24.00, sarà possibile immergersi nell’atmosfera della splendida località marittima per assaporare le birre artigianali e partecipare a tre concerti dal vivo per trascorrere tre serate magiche, dove luce, birra, buon cibo e musica si fondono per vivere un’atmosfera da sogno alla scoperta del meraviglioso mondo della birra artigianale e del borgo marinaro reso celebre dalla Fiction RAI de “ Il Commissario Montalbano “

Le birre siciliane dell’Estate sono pronte a placare il caldo e l’arsura di birra e di Festa, per tre serate coinvolgenti e indimenticabili sotto l’ombra del Faro di Punta Secca

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Ragusa, al via “Il Contadino al Castello” di Donnafugata: filiera corta e prodotti di qualità

Redazione

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Produttori e consorzio di tutela promuovono le bontà locali e il consumo consapevole grazie alla sottomisura 16.4 del Psr finanziato dal GAL Terra Barocca

Puntando sulla divulgazione e la maggiore conoscenza della filiera corta e dei suoi buonissimi prodotti, si è svolta ieri pomeriggio al parco del Castello di Donnafugata, il primo appuntamento del progetto “Il Contadino al Castello” promosso da un’ats formata da imprese agricole e consorzi di tutela (Cerasuolo di Vittoria Docg e Ragusano Dop).

Da un lato la promozione della filiera, dall’altro la valorizzazione dei prodotti agroalimentari locali, incentivando il consumo consapevole e sostenibile dei prodotti del territorio, secondo gli obiettivi del progetto finanziato dal GAL Terra Barocca tramite la sottomisura 19.2/16.4 del PSR Sicilia 2014-2022, teso a creare una rete tra operatori del settore primario per valorizzare e promuovere la domanda e l’offerta di prodotti locali.

I produttori, veri protagonisti del progetto, hanno voluto porre in degustazione alcune delle eccellenze enogastronomiche iblee com il vino Cerasuolo di Vittoria DOCG, famoso per il suo colore rosso rubino e il bouquet di sapori che si richiamo ai frutti rossi e spezie, o ancora il formaggio Ragusano DOP che ha deliziato i presenti con il suo sapore deciso e aromatico, mentre l’olio extravergine di oliva Dop Monti Iblei, con le sue note fruttate, ha arricchito il buon pane realizzato con grani antichi come il “senatore Cappelli”.

Divulgazione e approfondimenti anche su mandorle, carrube e miele, tutte produzioni biologiche, così come su altri formaggi tradizionali di latte vaccina aromatizzati con capuliato e origano. Un momento di grande interesse è stato il talk di approfondimento che ha visto la partecipazione di Lina Lauria del consiglio nazionale di Slow Food Italia, di Vincenzo Maidani,  presidente regionale di Slow Food Marche, e di Barbara Conti, nota food blogger di “Fantasia in Cucina” sulla piattaforma di Giallo Zafferano.
Durante il dibattito, dinanzi ad un pubblico fortemente interessato, sono stati discussi temi cruciali come la sostenibilità, l’importanza del consumo consapevole e le strategie per promuovere i prodotti della filiera corta.

L’evento ha visto una nutrita partecipazione di residenti e turisti, desiderosi di scoprire e degustare i prodotti tipici della zona. Il progetto “Il Contadino al Castello” continua con una serie di eventi programmati che si svolgeranno nelle prossime settimane, ciascuno con l’obiettivo di celebrare la ricca tradizione enogastronomica iblea. Per saperne di più è possibile seguire i canali social e il sito www.ilcontadinoalcastello.it 



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