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Cultura

Pantelleria – UNIPANT, a grande richiesta aperte al pubblico le conferenze del Laboratorio di Giornalismo che parte dopodomani

Redazione

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La pratica di Laboratorio sarà riservata agli iscritti, ma le conferenze degli ospiti giornalisti saranno aperte al pubblico. In apertura il saluto del Presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, Roberto Gueli

Il Laboratorio di Giornalismo organizzato dall’Università Popolare di Pantelleria – UNIPANT ha avuto molta eco e riscontri positivi. A due giorni dall’inizio, pochi sono i posti disponibili ancora rimasti per imparare a scrivere e a conoscere questo complesso e interessante mestiere, ma a seguito delle richieste ricevute, abbiamo apportato dei cambiamenti nel programma, rendendo disponibili per tutti le conferenze degli ospiti giornalisti.

 

Nelle 10 date che si terranno dal 10 maggio al 9 settembre, la prima parte, che inizierà alle ore 17.00, sarà riservata agli iscritti che faranno pratica di Laboratorio, mentre nella seconda parte, alle ore 19.00, le porte si apriranno al pubblico per permettere a quanti sono interessati agli argomenti di assistere alle Conferenze degli importanti professionisti che porteranno le loro testimonianze e punti di vista.

 

Venerdì 10 maggio, i lavori si apriranno con il saluto del Presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, Roberto Gueli, che impossibilitato ad intervenire di persona, ha inviato un video saluto e ha auspicato una nuova collaborazione per l’edizione del prossimo anno. Auspicio che accogliamo con favore ed entusiasmo.

Ricordiamo inoltre, che chi avesse difficoltà a frequentare il Laboratorio per tutta la durata, magari perché non si troverà a Pantelleria per tutto il tempo, potrà contattare l’Unipant per trovare una soluzione adeguata alle esigenze di ognuno, come è nella filosofia statutaria dell’Università Popolare, che coniuga cultura e sociale.

 

Francesca Marrucci, Presidente Unipant e giornalista, non nasconde la soddisfazione per questa bella opportunità per Pantelleria: “Devo ringraziare quanti tra i professionisti e amici del settore si sono resi disponibili per un evento unico per la storia dell’isola e che mira a diventare un appuntamento duraturo nel tempo.

In particolare, i colleghi dei giornali panteschi, Marina Cozzo, Salvatore Gabriele e Sandro Casano, che verranno a raccontare la loro esperienza di giornalismo locale.

Ringrazio anche il Comune di Pantelleria, nella persona dell’Assessore Adele Pineda, per il patrocinio, l’UNIEDA e l’Ordine dei Giornalisti e il Presidente Roberto Gueli per il sostegno che ci hanno dato.

Spero che questo Laboratorio sia utile a tanti, anche a chi non aspira a diventare giornalista, ma vuole imparare a scrivere meglio, a capire un testo, a distinguere le notizie vere dalle fake e a conoscere semplicemente la differenza tra un articolo e un comunicato stampa. Ci sono dei giovani iscritti, ma spero che ne arriveranno anche altri per gli ultimi posti disponibili, così da poter mettere a frutto quanto imparato anche nello studio.

Infine, sono contenta che ci sia stato richiesto di aprire le conferenze al pubblico, segnale di una curiosità e un interesse nell’isola per delle tematiche importanti che permeano la nostra vita quotidiana e la nostra percezione del mondo. Buon lavoro a tutti, quindi!”

Cronaca

Pantelleria – Filippo Panseca, il cordoglio del Sindaco

Redazione

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Il Comune di Pantelleria piange la scomparsa di Filippo Panseca, artista visionario e cittadino amato

Con grande tristezza, l’Amministrazione Comunale di Pantelleria si unisce al dolore per la scomparsa di Filippo Panseca, uno degli artisti più innovativi e significativi del panorama culturale internazionale.

Filippo è deceduto nella notte tra il 23 e il 24 novembre 2024, lasciando un vuoto incolmabile nella comunità pantesca, che lo ha sempre accolto con affetto e stima.

Filippo Panseca ha scelto Pantelleria come sua casa, un luogo dove ha voluto invecchiare e dove ha continuato a realizzare opere che univano arte, tecnologia e riflessione sociale.
La sua visione artistica e il suo impegno culturale hanno segnato una generazione e hanno trasformato l’isola in un luogo di ispirazione per molti artisti e visitatori provenienti da tutto il mondo.
La sua arte, capace di fondere l’innovazione tecnologica con la tradizione, ha portato Pantelleria a essere conosciuta anche per il suo contributo alla cultura contemporanea.

Il cordoglio del Sindaco di Pantelleria, Fabrizio D’Ancona

Filippo Panseca non era solo un artista, ma un pantesco di adozione. La sua arte e il suo spirito indomito hanno arricchito il nostro territorio e ci hanno insegnato quanto sia importante il legame tra arte, natura e innovazione.
Filippo ha fatto di Pantelleria un punto di riferimento per la cultura, un angolo del mondo dove la bellezza non si fermava mai. La sua scomparsa lascia un vuoto profondo, ma la sua eredità continua a vivere attraverso le sue opere, che resteranno per sempre nella memoria collettiva di tutti noi. A nome di tutta l’Amministrazione Comunale e della comunità di Pantelleria, esprimiamo il nostro più sentito cordoglio e siamo vicini alla sua famiglia in questo momento di grande dolore.

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Pantelleria, è morto Filippo Panseca. L’istrionico artista vivrà per sempre nella memoria dell’isola

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Pantelleria perde un artista, un amico e un conoscitore devoto e raffinato

E’ morto all’età di 84 anni, Filippo Panseca, l’istrionico artista palermitano, naturalizzato per tutta la sua carriera a Milano.

Tuttavia, aveva conosciuto Pantelleria, negli anni ’70, dove ha vissuto gli ultimi anni, fino alla fine,  avvenuta questa notte.
Inutile l’intervento presso l’Ospedale Nagar: un infarto letale si è preso gioco di lui e l’ha strappato all’affetto dei suoi cari, i figli, la nipotina figlia di Giorgia, la moglie.

Panseca nel Sese

Era così legato alla nostra isola che non solo si è trasferito come molti fanno per ritrovare se stessi o vivere con una scadenza della vita diversa, ma anche per continuare a dare libero sfogo alla sua creatività, alla sua vena artistica.

Aveva creato un villaggetto, presso i sesi, e poi un museo, dove raccoglieva il suo sapere e la sua generosa vitalità.

Ci aveva colpito in molte occasioni, per la sua indole, ma sapere che era stato il creatore del garofano come simbolo del Partito Socialista di Bettino Craxi, oltre che della piramide multimediale per i comizi del premier, avevano dato spiegazioni a molte domande sull’essenza di Panseca, lo spessore dell’artista e l’animo di quell’uomo, dai capelli lunghi e i kaftani indossati con quello  stile e quella amabilità che lo hanno reso da sempre unico.

Il cordoglio sui social si sta arricchendo di ora in ora, parlando della genialità e della simpatia, della preparazione e della capacità sociale di Filippo Panseca.

Tra tutti cogliamo quello di Bobo Craxi: “Filippo Panseca lascia un segno nell’arte contemporanea. il suo eclettismo ha saputo unire il gesto d’artista all’impegno civile.
Piango l’amico caro, il compagno, l’uomo che ha vissuto il suo tempo ed ha disegnato e immaginato l’Italia da Pantelleria a Milano, passando per Rimini e Palermo.”

Le condoglianze più sentite dalla nostra redazione, che negli anni si è arricchita di contenuti grazie al M° Filippo Panseca.

Bonito Oliva e FIlippo Panseca

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Cultura

Il Cous Cous Fest ad Algeri per la Settimana della cucina italiana nel mondo

Redazione

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Due chef di San Vito Lo Capo, in rappresentanza dell’Italia, vincono la gara di cous cous con il team locale

Il Cous Cous Fest è sbarcato ad Algeri per la nona edizione della Settimana della cucina italiana nel mondo organizzata dall’Ice in collaborazione con l’Ambasciata italiana in Algeria e l’Istituto italiano di cultura di Algeri. Antonio Vultaggio e Calogero Bascio, chef di San Vito Lo Capo, sono i testimonial scelti per rappresentare l’Italia nell’ambito dell’iniziativa, un appuntamento annuale organizzato dal Ministero degli esteri e della cooperazione internazionale con il supporto dell’Agenzia ICE per il commercio estero, volta a valorizzare la tradizione culinaria italiana nel mondo e le eccellenze del settore agroalimentare ed enogastronomico italiano, sostenendo le esportazioni del settore.

“Si tratta di un’importante occasione – ha detto il sindaco di San Vito Lo Capo, Francesco La Sala – per fare conoscere la cultura, i sapori e la tradizione gastronomica siciliana che rendono San Vito Lo Capo e il Cous Cous Fest due eccellenze italiane e per celebrare le comuni radici mediterranee che legano l’Italia all’Algeria”.

La settimana si è aperta con una cena inaugurale, che si è svolta nella residenza dell’Ambasciatore italiano in Algeria, Alberto Cutillo. I due chef sanvitesi hanno partecipato anche ad una competizione di cous cous che ha messo a confronto la tradizione italiana con quella algerina, aggiudicandosi la vittoria sul team di chef locali. Diversi gli appuntamenti in programma che racconteranno, anche a tavola, il rapporto tra dieta mediterranea e cucina delle radici, creando un ponte tra culture diverse ma con tanti punti in comune.

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