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Lavori Pubblici

Pantelleria, viabilità modificata per lavori in alcune vie del Capoluogo. Ecco dove e quando

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Da mercoledì 26 a venerd’ 28 aprile 2023, per lavori di realizzazione di cavidotti elettrici, finalizzati alla pubblica illuminazione, alcune vie vedranno modificata la viabilità.
Si tratta di Via Napoli, Corso Umberto, Via Cavallotti e vie alternative.

Di seguito il documento disciplinante il transito e la sosta nelle ridette strade.

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

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Aeronautica Militare

OPERAZIONE GHOSTNETS: 30 “reti fantasma” recuperate tra Augusta e Siracusa

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RECUPERATE TRA AUGUSTA E SIRACUSA

ISPRA SALVA FLORA E FAUNA

60.000 metri quadrati di fondale ispezionati, centinaia quelli finalmente liberati da reti lunghe fino a 260 metri che tornano a respirare e a ripopolarsi; liberate specie protette rimaste intrappolate

Ben 60.000 metri quadrati di fondale marino ispezionati, oltre 30 reti fantasma lunghe fino a 260 metri (pari all’incirca a un grattacielo di 100 piani) recuperate a una profondità di 40-60 metri e centinaia i metri quadrati di fondale finalmente liberati: è il risultato dell’operazione “Ghostnets” condotta da ISPRA lungo la costa siciliana, tra Augusta e Siracusa. L’intervento, parte del progetto MER (Marine Ecosystem Restoration) finanziato dal Pnrr, è stato realizzato con il supporto della RTC Ghostnets (CASTALIA, CONISMA e MAREVIVO) e ha permesso di recuperare varie tipologie di reti: a strascico, da posta, grovigli di cime, lenze e nasse e di liberare specie protette rimaste intrappolate. “Con questa operazione, centinaia di metri quadrati di habitat pregiati potranno gradualmente tornare a “respirare” e favorire la ricolonizzazione da parte delle specie marine circostanti. “Questa campagna di recupero è un grande passo avanti per la tutela dei nostri mari – spiegano i ricercatori di ISPRA – ma rimane fondamentale promuovere una maggiore consapevolezza tra gli operatori del settore e continuare a investire in tecnologie e politiche di prevenzione”. Tutto questo è stato reso possibile dalla Legge 60/2022 “Salva Mare” che ha qualificato le reti abbandonate e recuperate come rifiuti urbani da riciclare o smaltire.

L’impatto delle reti abbandonate

La diffusione di reti da pesca abbandonate (ALDFG – Abandoned, Lost or Discarded Fishing Gear) è cresciuta negli ultimi decenni a causa dell’intensificarsi dell’attività di pesca e dell’impiego di materiali sintetici, più economici e resistenti ma anche più dannosi per l’ambiente rispetto alle fibre vegetali utilizzate per reti tradizionali, come la canapa. Queste reti continuano a esercitare la cosiddetta “pesca fantasma”, pur non essendo più sottoposte al controllo umano, restano attive e continuano a catturare flora e fauna marina. In particolare, i danni provocati dalle reti riguardano:

Praterie di Posidonia oceanica: subiscono danni fisici, come ombreggiamento e abrasione, che uccidono o sradicano le piante.

Coralligeno: le specie sessili vengono strappate, spezzate, ricoperte e abrase, subendo gravi ripercussioni.

Fauna marina vagile: rimane intrappolata o ferita dalle reti, che continuano la loro azione di cattura anche dopo aver perso ogni controllo.

Le operazioni sul campo

Dopo una fase preliminare di ricognizione, che ha permesso di mappare e caratterizzare i fondali con strumentazione specializzata (Multibeam per la batimetria, Side Scan Sonar per l’individuazione di oggetti sommersi e ROV per la raccolta di immagini e dati in tempo reale), sono stati ispezionati circa 60.000 m² di fondale. L’intervento in acqua è stato eseguito da OTS (Operatori Tecnici Subacquei), supportati da due imbarcazioni per il recupero e lo stoccaggio delle reti.

Gli OTS si immergono tramite una “stage” o “gabbia” collegata alla nave di supporto e restano costantemente in contatto con la superficie attraverso un “cordone ombelicale” multifunzione (fornisce aria o miscele respiratorie, comunicazioni audio/video e assistenza). Una volta localizzate le reti, gli operatori le sganciano dal fondale, tagliandole se necessario in sezioni maneggevoli, per poi fissarle a cavi o sagole che consentono di sollevarle con un verricello fino in superficie.

Tecnologia e lavoro di squadra

L’operazione è stata condotta utilizzando strumenti tecnologici avanzati:

Multibeam per mappare il fondale e individuare le reti;

Side Scan Sonar per una scansione dettagliata degli oggetti sommersi;

ROV (Remotely Operated Vehicle) per monitorare e raccogliere dati in tempo reale.

Sul campo, gli Operatori Tecnici Subacquei (OTS) hanno operato in sicurezza, utilizzando un sistema di sollevamento con verricelli per recuperare le reti, garantendo la conservazione degli habitat sottostanti e minimizzando l’impatto sugli organismi rimasti intrappolati, come ceranti (anemoni cilindriche), ricci diadema, magnose (simili ad aragoste “schiacciate”) e madrepore a grappolo, tutte specie protette. Prima dell’avvio della rimozione, sono state liberate anche alcune cernie brune.

Una volta portate le reti a bordo, si è proceduto a un setaccio meticoloso per consentire la fuoriuscita di ulteriori esemplari di ricci matita, stelle marine, piccoli scorfani, ricci di prateria e svariati crostacei, salvaguardando così il maggior numero possibile di organismi marini.


Verso l’economia circolare

Le reti recuperate verranno ora trasportate per lo smaltimento e, dove possibile, avviate al riciclo, contribuendo a promuovere l’economia circolare e riducendo l’impatto ambientale dei rifiuti marini.

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Lavori Pubblici

Pantelleria, limitazioni navigazione per indagine geomorfologica

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La Capitnaeria di Porto di Pantelleria, a firma del suo comandante Vincenzo De Falco, ha emesso ordinanza n. 1/25 di data odierna, dove si prescrive la limitazione alla navigazione nell’area circostante i lavori di indagine geomorfologica.

Tale operazione sarà condotta a bordo della nave Ievoli Cobalt e l’interdizione valida già a partire da oggi 7 gennaio e avrà durata fino al giorno 15 aprile 2025.

Il documento integrale
m_inf.A4725D3.CPPAN_REG_ORDINANZE(R).0000001.07-01-2025

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Economia

Gangi, olte 2milioni e 200mila euro per lavori pubblici. Ecco quali

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Miglioramento dei servizi, riqualificazione, manutenzioni e approvvigionamento idrico. Il Comune di Gangi programma, per il 2025, lavori e interventi per oltre 2 milioni e 200 mila euro.

“Grazie al lavoro di squadra con giunta e consiglio e l’incessante lavoro degli uffici comunali abbiamo previsto in bilancio interventi per oltre 2 milione e 200 mila euro – ha detto il sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello – lavori pubblici che ci consentiranno di migliorare i servizi ed effettuare dei lavori di riqualificazione urbana oltre a dotare il comune attraverso i lavori da realizzare in due pozzi di nuove risorse idriche”.

Gli interventi di riqualificazione riguardano la Chiesa della Badia(42 mila euro), Palazzo Bongiorno (30 mila euro), area verde Pianette e parco urbano interventi per 383 mila euro, manutenzione infissi palazzo Sgadari 45 mila euro, manutenzione palazzo Comunale(30 mila euro) e ancora il collocamento di tabelle turistiche e toponomastica.

Cospicua la somma per le manutenzioni da Via Lazio a Via Ierone, la manutenzione di strade interne ed esterne per 150 mila euro, degli impianti sportivi (15 mila euro), del cimitero comunale (50 mila euro più 20 per la piantumazione di alberi) e altre manutenzioni come dall’impianto elettrico (40 mila euro), fognario (80 mila euro), del depuratore (acquisto beni, piantumazione alberi e interventi manutentivi) per circa 93 mila euro, manutenzione bevai per 10 mila euro e scalinate per 40 mila euro. Prevista la realizzazione dell’illuminazione di via Dante e dell’area scuola media.

Stanziati fondi per riqualificazione spazio davanti alla caserma dei carabinieri e per la realizzazione dei bagni e ancora fondi per la manutenzione case popolari 42 mila euro, per l’installazione delle telecamere di sicurezza e controllo del territorio e la manutenzione dei beni confiscati. Previsti anche altri vari interventi minori.

Ma i principali interventi e lavori, per i quali l’amministrazione Ferrarello si è spesa tanto, riguarderanno il sistema di approvvigionamento idrico infatti sono previsti i lavori, costo 223 mila euro, per il pozzo di contrada Furma e ancora costeranno 329 mila euro quelli per la realizzazione del pozzo di contrada Piano, inoltre saranno cambiati anche i contatori dell’acqua.

Dall’ultima manovra finanziaria della Regione Sicilia inoltre sono arrivati finanziamenti per: acquisto arredi aula polifunzionale e scuola (20 mila euro), Turismo e manifestazione per il comune riconosciuto Borgo dei Borghi (80 mila euro), gestione giudice di Pace (30 mila euro), Geopark (40 mila euro).

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