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Trapani e provincia

Piano Rifiuti in Sicilia. A Pantelleria l'autonomia con impianti di compostaggio

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A Trapani il M5S si confronta con diversi sindaci e amministratori sul tema Piano Rifiuti in Sicilia. Un incontro volto a porre in essere una disamina ed un confronto in merito alle scelte da adottare sulla impiantistica da realizzare per la chiusura del ciclo dei rifiuti della provincia di Trapani, considerando che l’approvazione del Piano regionale dei rifiuti e della legge regionale, sbloccherà le risorse finanziarie europee che dovranno essere utilizzate per l’impiantistica pubblica, insieme alle risorse nazionali ed a quelle del “Patto per il Sud”. La priorità, nelle more dell’approvazione definitiva, è sospendere tutte le autorizzazioni che prevedono la realizzazione di nuovi impianti privati di trattamento rifiuti. Ricordiamo a tutti che la dotazione di impianti di trattamento della frazione organica nelle isole permetterebbe di ridurre notevolmente il numero di conferimenti verso il continente ottenendo risparmi in termini di trasporto (sarebbero somme risparmiate da riutilizzare per la collettività, per migliorare e potenziare servizi). A Pantelleria si dovrà raggiungere questa autonomia, bisognerà prevedere dopo la stesura delle linee guida per il ciclo dei rifiuti nelle isole minori, gli strumenti finanziari per la realizzazione degli impianti di compostaggio. Dal confronto con lo stesso consulente della Regione Siciliana Prof. Angelini, tra gli artefici della stesura del Piano Rifiuti, è emersa la consapevolezza e la condivisione dell’idea che per Pantelleria non è più rinviabile la costruzione di un impianto di compostaggio. Questa non sarà l’unica soluzione e per questo la giunta, il consiglio e non ultimo l’assessore Mazzonello stanno lavorando. Lo stesso assessore Mazzonello, ha detto che in Italia sono sempre più numerosi i “Comuni rifiuti free”, cioè quei Comuni dove la raccolta differenziata funziona correttamente, ma soprattutto dove ogni cittadino produce, al massimo, 75 chili di secco residuo all’anno, ovvero di rifiuti indifferenziati avviati a smaltimento. Questo è l’obiettivo che vuole raggiungere l’amministrazione del Sindaco Campo a Pantelleria – ha concluso l’assessore – ma evidentemente c’è ancora molto da fare in tema di economia circolare, per questo non bisogna cullarsi, ma bisogna lavorare su tutti i fronti, come anche detto dallo stesso primo cittadino pantesco, nell’aula consiliare provinciale di Trapani. Le isole minori come la stessa Pantelleria, costituiscono una realtà di estremo valore ambientale e culturale, ma presentano al tempo stesso delle strutture ecosistemiche che necessitano di un monitoraggio continuo. Difatti, le loro piccole dimensioni limitano la capacità di questi microecosistemi di assorbire eventuali impatti e di rigenerare i relativi servizi. In questo quadro, assumono un ruolo primario le politiche sulla gestione dei rifiuti. Infatti, l’economia delle isole vive soprattutto di turismo, fenomeno che genera un “effetto fisarmonica” sulla popolazione delle isole: nei mesi di alta stagione il numero di abitanti triplica, con punte superiori durante la settimana di ferragosto. Pertanto, tali picchi stagionali richiedono un’organizzazione elastica del servizio di gestione e di raccolta dei rifiuti, la cui pianificazione deve prevedere l’incrementarsi delle quantità nel periodo estivo, dove la produzione pro-capite è di gran lunga superiore a quella prevista. Nelle isole minori è ormai ben presente la consapevolezza dell’importanza di fornire una corretta e moderna gestione del servizio dei rifiuti e di come costituisca, un elemento qualificante dell’immagine del proprio territorio. Una isola più pulita, sarà una isola più bella. Tuttavia, nonostante il trend di crescita del livello della raccolta differenziata in diversi comuni, rimanendo ancora basso il dato regionale della Sicilia, per questo – aggiunge Campo – non dimentico ancora di ringraziare e di continuare a invogliare i miei concittadini, ad andare sempre più in alto con le percentuali di raccolta differenziata, che si attesta anche nel 2018 con medie del 70% . A Pantelleria conclude il Sindaco Campo siamo pronti a nuovi ambiziosi traguardi, a partire dalla verifica delle effettive utenze, smascherando tutte le utenze fantasma introducendo il principio del “chi inquina paga”. L’unico dispiacere aver perso anni quando si poteva avere già impianti attivi per metterci al riparo da eventuali aumenti di tariffe e/o avere già tariffe accettabili. Trovarci con più di 7 milioni di avanzo di amministrazione fa tanta rabbia perché i ritardi strutturali danneggiano la comunità.

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

Trapani e provincia

Trapani, maltrattamenti ed estorsione in famiglia. Misure contro 41enne

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 I CARABINIERI  SOTTOPONGONO IL PRESUNTO COLPEVOLE AL DIVIETO DI AVVICINAMENTO

I Carabinieri della Stazione di Paceco hanno eseguito il provvedimento con cui il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Trapani ha sottoposto un 41enne alla misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alle persone offese con applicazione del braccialetto elettronico.

Tale provvedimento è scaturito a conclusione delle indagini avviate dai Carabinieri sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Trapani, sulla base delle dichiarazioni accusatorie sporte dalla madre e dal fratello del 41enne.

L’uomo, già pregiudicato e sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno, nell’ultimo anno e mezzo avrebbe posto in essere quotidiane condotte di maltrattamento nei confronti dei congiunti conviventi, consistite in percosse e minacce gravi, finalizzate probabilmente ad ottenere somme di denaro per l’acquisto di sostanze stupefacenti.

Allo stato degli atti, il competente Giudice ha valutato i gravi elementi di riscontro raccolti dagli investigatori dell’Arma per l’emissione della misura cautelare applicata nei confronti del 41enne.

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Trapani, arrestati ladri in ospedale Sant’Abate. Polizia e Carabinieri insieme nell’operazione

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ARRESTATI DALLA POLIZIA DI STATO E DAI CARABINIERI

LADRI IN OSPEDALE

Erano appena passate le 5 del mattino del 15 febbraio quando un paziente, ricoverato nel reparto di Cardiologia dell’Ospedale Sant’Antonio Abate, veniva svegliato dalla presenza di due estranei nella stanza di degenza che rovistavano tra i propri effetti personali.

L’uomo, impaurito, riusciva a far allontanare gli sgraditi ospiti e notava la sparizione del telefono cellulare. Immediatamente avvertiva i sanitari e le forze dell’ordine che tempestivamente raggiungevano l’uscita del nosocomio e si ponevano all’inseguimento di tre ragazzi segnalati che cercavano di fuggire.

I tre giovani, eludendo la vigilanza del personale sanitario, si erano introdotti in alcune stanze di degenza dell’Ospedale ed erano riusciti a rubare un cellulare e altri oggetti di proprietà dei ricoverati.

Il tempestivo intervento degli operatori della Volante della Polizia di Stato e dei militari dell’Arma dei Carabinieri ha fatto sì che sono stati fermati poco fuori dal nosocomio con la refurtiva e tratti in arresto.

Due dei tre fuggiaschi venivano intercettati e bloccati nella vicina via Cosenza dalla Volante della Polizia di Stato mentre il terzo dopo un’incessante ricerca veniva fermato vicino l’Ospedale, nascosto all’interno di un condominio, dai militari dei Carabinieri. I tre giovani, con addosso ancora la refurtiva, venivano tratti in arresto e sottoposti, dopo l’udienza di convalida, alla misura cautelare degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico.

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Trapani e provincia

“Se l’usura presenta il conto, ribellati”: nuova campagna di sensibilizzazione dello Sportello Antiracket di Trapani

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Una campagna di sensibilizzazione per aiutare esercenti e ristoratori a venire fuori dall’incubo dell’usura. E’ un’iniziativa pensata e realizzata dallo Sportello di solidarietà per le vittime del racket e dell’usura dell’Associazione Antiracket della provincia di Trapani: si tratta di una delle tante attività messe in campo da quando è operativo lo sportello, grazie ad un fondo del Ministero dell’Interno.

 

Con la pandemia e il lockdown, molti esercenti sono stati costretti a chiudere i loro locali. In tanti, per sopravvivere, hanno dovuto indebitarsi. E’ proprio a loro che si rivolge la campagna ideata dallo Sportello, che sarà canalizzata attraverso i social media, con l’individuazione di un target preciso nel territorio della provincia di Trapani. Non solo: lo Sportello organizzerà degli incontri con le associazioni di categoria, e invierà anche una lettera aperta a tutti gli esercenti, per spiegare loro perché è importante denunciare l’usura e quali sono i benefici di legge ai quali si accede.

 

“Le cronache – dichiara il responsabile dello Sportello, l’avvocato Giuseppe Novara – ci riportano quasi quotidianamente, purtroppo, notizie su usurai che prestano soldi con tassi anche del 300% a ristoratori, gestori di bar e locali, in difficoltà. Il fenomeno è molto diffuso in provincia di Trapani, e noi non vogliamo restare a guardare”.

 

A sostegno delle vittime di usura ed estorsione, tra l’altro, gli strumenti non mancano. A partire dal Fondo di solidarietà.

“Più in generale – aggiunge Valerio D’Antoni, consulente dello Sportello – la crisi economica seguita alla pandemia ha rappresentato un terreno fertile per la criminalità, che grazie all’ampia disponibilità di denaro contante derivato da attività illegali può acquisire facilmente la proprietà o il controllo di società in difficoltà finanziaria. Noi aiutiamo chi è in difficoltà a ribellarsi”.

 

Ricordiamo che allo Sportello di Solidarietà  possono rivolgersi non solo gli operatori economici ma anche i professionisti e, più genericamente, i cittadini che hanno bisogno di assistenza perché ritengono di essere finiti nelle maglie dell’estorsione, o di essere vittime di usura. Lo sportello offre consulenza legale e giuridica, economica, e supporto psicologico

Lo sportello è attivo sempre: si può chiamare il 370 1543414 o inviare una mail a info@trapaniantiracket.it . Lo sportello riceve anche tutti i mercoledì e venerdì dalle 16 alle 20, in Via Marinella 8 a Trapani.

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