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Politica

Referendum per la Pace: dove è possibile firmare

Matteo Ferrandes

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Entra nel vivo la campagna referendaria “Italia per la pace”, promossa dal Comitato Referendario Generazioni Future, del prof. Ugo Mattei, e dal Comitato Ripudia la Guerra, portavoce il prof. Enzo Pennetta. Da oggi si intensifica la raccolta delle firme – ne occorrono almeno 500.000; data limite: 17 luglio – per i tre referendum dei quali i primi due riguardano l’invio di armi in Ucraina e il terzo la Sanità.

Il Comitato rende noto che è possibile firmare in tutta la Sicilia, presso gli uffici dei comuni, ma anche in altre sedi, evidenziati nella mappa consultabile in internet all’indirizzo dovefirmare.it

Inoltre, si può firmare in alcuni banchetti appositamente allestiti. Particolarmente intensa la presenza di banchetti in questo fine settimana nella capitale dell’Isola: oggi sarà possibile firmare a Palermo a piazza Verdi, davanti alle Poste, a partire dalle 17 e fino alle 20 e, per la comodità di chi si recasse al “Barbera” per la partita del Palermo, a piazza Giovanni Paolo II, civico 38 (stessi orari).  Sabato e domenica banchetto sempre a piazza Verdi (17-20) e, il solo sabato, dalle 18 alle 20, presso circolo Arci Laboratorio Ballarò, Largo Pantaleone, 7. 

Questo sabato si firma anche a Catania, in via Consolazione 139 dalle 17 alle 21. A Enna è possibile firmare, oltre che in comune, al Mercatino di via Della Resistenza e a quello di piazza Europa tutti i martedì dalle 10 alle 12:30. A Caltanissetta si può apporre la firma dal lunedì al venerdì in corso Umberto I, civico 134  (9:00-12:30). Infine da segnalare due iniziative a Palermo per la prossima settimana: martedì 23, in occasione della manifestazione per la commemorazione della morte del giudice Falcone, banchetto all’Isola Antimafia, in via Francesco Lo Jacono, dalle 18:30 alle 20:30 e il giorno dopo, mercoledì 24, proiezione al Cinema Lux, in via Francesco Paolo Di Blasi 25/27, del docufilm C’era una volta in Italia Giacarta sta arrivando, con inizio raccolta firme alle ore 20 (inizio film ore 20:30).

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Ambiente

Safina (PD): “Incendi in Sicilia, il governo Schifani assente mentre il nostro patrimonio brucia”

Marilu Giacalone

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Trapani, 5 settembre 2024 – “E’ passata un’altra estate e la Sicilia continua a detenere il triste primato degli incedi mentre il governo Schifani continua a fare spallucce e a girarsi dall’altro lato. Ieri sera l’ennesima tragedia sfiorata con le fiamme che hanno divorato ettari di vegetazione sul monte Erice e che solo grazie all’esemplare lavoro di vigili del fuoco, protezione civile, forestali e volontari non sono arrivate ad aggredire il bosco”.

A parlare è il deputato regionale del Partito Democratico Dario Safina che punta il dito contro l’incapacità del governo regionale di gestire l’emergenza incendi in Sicilia.

“Ogni anno la solita storia, ogni anno i soliti problemi. Dei proclami fatti a fine estate del 2023 dal governatore Schifani e della sua Giunta ad oggi non vi è alcuna traccia – continua Safina -. Nulla sugli elicotteri pesanti capaci di operare anche di notte e in condizioni meteo avverse, nulla sull’utilizzo dei droni militari per il pattugliamento delle aree boschive, nonostante l’impegno dell’ex assessore al Territorio e Ambiente Elena Pagana che da deputata nella precedente legislatura sia risultata essere prima firmataria di una legge voto sull’argomento, presentata al governo nazionale. Nulla ancora sulla cabina di regia unica tra Forestale e Protezione civile per una gestione coordinata dell’emergenza incendi e nulla poi sui Piani di gestione dei boschi e dei Piani di rimboschimento che a gran voce e più volte abbiamo chiesto in aula. Anche sull’utilizzo degli invasi presenti in alcune aree della Sicilia che potrebbero essere utilizzati per lo spegnimento degli incendi attendiamo ancora risposta dallo scorso anno, mentre l’acquisto dei nuovi mezzi necessari a far fronte alle emergenze è ancora fermo a 120 unità sui 600 previsti”.

“L’unico risultato concreto ottenuto – prosegue Safina – è l’aumento dei giorni di lavoro per gli operatori forestali, impegnati nella pulizia delle aree boschive e nella definizione delle zone spartifuoco. Misura fortemente voluta dal PD ed elaborata grazie al mio intervento insieme a quello dell’onorevole Cracolici che ha certamente contribuito a ridurre i rischi, ma non è sufficiente a risolvere il problema”.

 

“È inaccettabile che ogni anno la Sicilia si ritrovi in questa situazione senza una vera strategia di prevenzione e contrasto”, conclude Safina. “Il governo Schifani non può continuare a voltarsi dall’altra parte. È necessario agire subito per proteggere il nostro patrimonio naturale e garantire la sicurezza dei cittadini”.
 
 

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Politica

Viaggi e incarichi a Boccia, bufera su Sangiuliano

Redazione

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Ministro si difende: “Nemmeno un euro da Dicastero” Si professa una “collaboratrice” del ministro della Cultura. Dal dicastero smentiscono, ma in più occasioni i due sono apparsi insieme. E anche una mail testimonia il loro rapporto. Meloni è intervenuta sul caso. Per Sangiuliano il ministero non ha mai pagato nulla. Boccia: «Mai speso un euro di tasca mia» C’è un caso politico che da giorni agita il ministero della Cultura, guidato da Gennaro Sangiuliano, e di conseguenza il governo di Giorgia Meloni

. È quello della consigliera (che forse non lo è) del ministro, Maria Rosaria Boccia. Tutto parte da un post pubblicato su Instagram dall’imprenditrice e autodefinita presidente di Fashion Week Milano, nel quale la donna annunciava di essere stata nominata “Consigliere per i grandi eventi”.

Il ministero ha immediatamente smentito, ma Boccia sui suoi profili social ha rilanciato: «A oggi il decreto di nomina a Consigliere del ministro “Grandi Eventi” (a titolo gratuito) è stato firmato dal ministro e attendiamo la ratifica della nomina. Una volta ratificata il ministro, poiché è un incarico fiduciario, può decidere in qualsiasi momento di revocarla e non penso debba interessare nessuno se non i diretti interessati».

LA REAZIONE DELLE OPPOSIZIONI

Le opposizioni hanno annunciato un’interrogazione parlamentare nei confronti del ministro.
Se «la notizia della nomina della consigliera del ministro della Cultura per i grandi eventi sia stata formalizzata o se si è davanti a una gestione opaca degli incarichi fiduciari del ministro che rischiano di danneggiare l’immagine del paese», hanno detto la capogruppo democratica nella Commissione Cultura della Camera, Irene Manzi, e il responsabile nazionale Sud del Pd, Marco Sarracino.

«Bisogna che il ministro Sangiuliano riferisca al più presto al parlamento», ha detto invece il parlamentare di Italia Viva, Ivan Scalfarotto. «Se non è in grado di spiegare, allora si dimetta. Meloni non può accettare una simile situazione. Se necessario, siamo pronti alla mozione di sfiducia», ha aggiunto Scalfarotto.

Boccia: ‘Accompagnatrice, sartina? La stampa si scusi’ “La stampa mi ha definita influencer, accompagnatrice, sartina, una che si vuole accreditare, millantatrice, la Anna Delvey (truffatrice russa con cittadinanza tedesca. ndr) della politica italiana, aspirante collaboratrice, consolatrice, badante, un amore culturale. Ad oggi non ho ricevuto né le scuse da parte dei giornalisti, nonostante abbia sempre smentito tempestivamente tutte le dichiarazioni che leggevo ed ascoltavo, né le scuse di chi mi ha coinvolto ingiustamente in questa spiacevole situazione”.

Lo scrive in una storia su Instagram Maria Rosaria Boccia che, sempre rivolgendosi ai media chiede “gentilmente a giornalisti e fotografi di non recarsi più presso i punti vendita di proprietà della mia famiglia; non hanno nulla da dichiarare, vorrebbero lavorare serenamente”.

Salvatore Battaglia
Presidente Accademia delle Prefi

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Politica

Favignana, Pietro Giangrasso di nuovo al PD. Vice Segr. La Francesca “Accolgo favorevolmente il ritorno”

Redazione

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“Accolgo favorevolmente il ritorno del Consigliere Comunale di Favignana Pietro Giangrasso tra le fila del Partito Democratico trapanese.” E’ questo quanto dichiara il Vice Segretario del PD provinciale Giuseppe La Francesca.
In questo momento è di fondamentale importanza – continua il dirigente dem – creare le condizioni per un rilancio unitario del Partito Democratico delle Isole Egadi; occorre pertanto mettere insieme l’esperienza maturata dal consigliere Giangrasso con l’azione di radicamento che il Circolo del PD delle Isole Egadi, pur fra mille difficolta, ha portato avanti in questi anni grazie al contributo di tutti gli iscritti, gettando le basi per una sempre maggiore crescita dell’arcipelago egadino.
Adesso è il momento – conclude La Francesca – di mettere da parte le divisioni che soprattutto in una piccola comunità come quelle delle isole minori sono devastanti e deleterie, ponendosi come obiettivo lo sviluppo del territorio e il Partito Democratico, con senso di responsabilità, dovrà lavorare in maniera unitaria e condivisa per la costruzione di un nuovo percorso dove tutti possano essere protagonisti.

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