Trasporti
Ryanair, check-in, bagaglio e imbarco: nuove regole da maggio 2025
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Da maggio 2025 novità con la compagnia aerea irlandese
Da maggio Ryanair introdurrà importanti novità per il trasporto dei bagagli a mano, le modalità di check-in e i tempi di arrivo in aeroporto.
La compagnia battente bandiera irlandese collega la Sicilia , da Trapani, Palermo e Catania, con i principali aeroporti d’Italia:
Alghero, Brindisi, Bari, Ancona, Pisa Napoli, Roma, Verona, Milano e Bologna
Bagaglio a mano gratis e a pagamento
Il trasporto gratuito a bordo di un piccolo bagaglio a mano, come una borsa a mano o una borsa per laptop, sarà ancora consentito. Dovrà avere dimensioni massime di 40 cm x 20 cm x 25 cm e dovrà essere posizionato sotto il sedile di fronte. Se le dimensioni dovessero eccedere quelle previste si rischia il pagamento di un supplemento al gate.
Se invece si volesse trasportare in cabina un secondo bagaglio a mano, potrà acquistare l’opzione “priority boarding” che consente il trasporto di un’ulteriore borsa di dimensioni massime 55 cm x 40 cm x 20 cm da collocare nella cappelliera.
Per bagagli più voluminosi sarà obbligatorio il trasporto, a pagamento, in stiva.
Carte d’imbarco
Per le carte di imbarco ci sarà un netto processo di digitalizzazione per cui saranno consentite solo carte in formato digitale. Per ottenere la carta d’imbarco digitale, si dovrà procedere al check-in online tramite l’app della Ryanair.
Saranno ancora accettati i biglietti stampati a casa, ma non sarà più possibile stampare il documento ai banchi del check-in.
Se i passeggeri arrivano al terminal senza una carta d’imbarco, dovranno pagare un supplemento di circa 60 euro.
Imbarco al gate
Cambiano anche le tempistiche di arrivo in aeroporto. La compagnia suggerisce di presentarsi al gate di imbarco almeno 40 minuti prima della partenza. In caso di ritardo si rischia una penale per la perdita del volo, a cui si aggiungono i costi di riprenotazione.
Trasporti
Innovazione tecnologica: Airgest prima in Sicilia ad avviare l’implementazione del BIM, Building Information Modeling
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Tutte le informazioni dell’aeroporto di Trapani, impianti, materiali, stanze, attrezzature, vengono raccolte e gestite in un modello digitale
Airgest, società di gestione dell’aeroporto Vincenzo Florio di Trapani Birgi, è la prima realtà pubblica in Sicilia ad avviare il processo di implementazione del Building Information Modeling (BIM), in linea con quanto previsto dal nuovo Codice dei Contratti Pubblici e dalle linee guida dell’ENAC. L’adozione della metodologia BIM rappresenta un passo fondamentale verso la digitalizzazione dell’intera infrastruttura aeroportuale, con l’obiettivo di migliorare la gestione del patrimonio immobiliare, ottimizzare la manutenzione, aumentare la sicurezza e garantire una maggiore efficienza operativa.
BIM Facility Management è l’uso della tecnologia per gestire e mantenere un edificio dopo che è stato costruito. In pratica, tutte le informazioni sulla struttura (impianti, materiali, stanze, attrezzature) vengono raccolte in un modello digitale. Questo modello aiuta chi si occupa della manutenzione a trovare rapidamente dati importanti, programmare interventi e risolvere problemi in modo più efficiente. Ad esempio, se bisogna riparare un impianto, invece di cercare manualmente i documenti, basta consultare il modello BIM per sapere subito dove intervenire.
Il commento del presidente di Airgest, Salvatore Ombra
“Essere i primi in Sicilia ad adottare il BIM è motivo di orgoglio per Airgest e per tutto il territorio – sottolinea il presidente di Airgest, Salvatore Ombra -. Stiamo investendo con determinazione nell’innovazione tecnologica, consapevoli che un aeroporto moderno e digitalizzato rappresenta un volano di sviluppo per l’economia locale e un’opportunità per attrarre nuovi investimenti e compagnie aeree. L’implementazione del BIM si svilupperà in più fasi, partendo dalla formazione del personale interno fino all’integrazione completa dei processi gestionali con i nuovi strumenti digitali, coinvolgendo esperti del settore e aziende specializzate. Airgest prosegue così il suo percorso di crescita e innovazione, con l’obiettivo di rendere l’aeroporto di Trapani Birgi una struttura sempre più moderna, efficiente e sostenibile”.
Il commento del direttore di Airgest, Michele Bufo
“Con questo progetto – dichiara il direttore generale di Airgest, Michele Bufo – ci poniamo all’avanguardia nel settore aeroportuale regionale, allineandoci alle migliori pratiche europee. Il BIM ci consentirà di gestire in modo innovativo e integrato le infrastrutture dell’aeroporto, migliorando la pianificazione e il controllo di ogni attività legata alla manutenzione e all’efficienza operativa. L’aeroporto di Trapani si pone così all’avanguardia, diventando un modello per l’intero sistema infrastrutturale regionale. Auspichiamo che questa iniziativa possa ispirare anche altre amministrazioni siciliane ad adottare il BIM come standard per la gestione e lo sviluppo del patrimonio pubblico, in linea con le migliori pratiche internazionali”.
Il commento del presidente del comitato BIM2025Sicilia, Ludovico Gippetto
“Esprimo grande soddisfazione per la decisione dell’aeroporto di Trapani di avviare concretamente il percorso di implementazione del BIM – dichiara Ludovico Gippetto, presidente del comitato BIM2025Sicilia – diventando la prima realtà tra le pubbliche amministrazioni siciliane a dotarsi di un Ufficio BIM, in conformità con il nuovo Codice degli Appalti e le direttive obbligatorie di ENAC. Questa scelta strategica segna un passo fondamentale verso la digitalizzazione della gestione aeroportuale, garantendo maggiore efficienza operativa, sicurezza e sostenibilità. L’adozione del BIM consentirà di ottimizzare la manutenzione delle infrastrutture, migliorare la pianificazione degli investimenti e assicurare una gestione trasparente e interoperabile con tutti gli attori del settore”.
Trasporti
Aricò: «Forze dell’ordine continueranno a viaggiare gratis sui mezzi pubblici»
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Presidenza della Regione
Le forze dell’ordine e i militari potranno continuare a viaggiare gratuitamente, per motivi di servizio, sui mezzi di trasporto pubblico locale su gomma, sia urbani che extraurbani. L’assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità, Alessandro Aricò, ha firmato un decreto che estende il beneficio fino al prossimo 31 marzo. Nel frattempo sarà definita una nuova procedura che consentirà di emanare il provvedimento di estensione sino alla fine dell’anno. «Con il nuovo decreto – dice Aricò – si conferma l’impegno della Regione nel garantire un servizio di trasporto pubblico sempre più sicuro ed efficiente.
La presenza delle forze dell’ordine sui mezzi di trasporto pubblico, infatti, è una garanzia di protezione contro eventuali situazioni di rischio, beneficiando così l’intera comunità. Questa misura, inoltre costituisce una agevolazione per donne e uomini in divisa impegnati ogni giorno al servizio dello Stato e della collettività».
Il provvedimento riguarda: Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Corpo Forestale, Polizia penitenziaria e locale (municipale o provinciale), Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia costiera, Forze armate (Esercito, Aeronautica Militare, Marina), personale dell’Agenzia delle dogane e Monopoli e personale di Prefettura incaricato dello svolgimento di attività di polizia e di ordine pubblico.
Trasporti
Insularità. Ferrante (Mit), Rafforzare competitività porti, centrali nel Mediterraneo
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“Per quanto attiene al sistema portuale, l’obiettivo prioritario è quello di rafforzare la competitività nella logica di centralità del Mediterraneo e del Sud nel sistema dei traffici mondiali, con particolare attenzione allo sviluppo dei servizi di trasporto e della logistica. Le misure introdotte principalmente con il Piano complementare al PNRR intendono favorire lo sviluppo ordinato ed efficiente della portualità, garantendo la piena integrazione con i corridoi europei TEN-T e con la rete logistica nazionale”. Lo ha detto il Sottosegretario di Stato al Mit, Tullio Ferrante, durante la sua audizione nella Commissione parlamentare per il contrasto degli svantaggi derivanti dall’insularità.
“Con specifico riferimento alle infrastrutture portuali nella Regione Sardegna e nella Regione Siciliana, fondamentali per garantire i collegamenti e lo sviluppo del commercio e del turismo sulle isole, segnalo – ha aggiunto – che sono previsti numerosi interventi volti al miglioramento degli scali marittimi. In particolare, relativamente agli investimenti sui porti della Regione Sardegna, il MIT ha previsto lo stanziamento di risorsea favore dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna, che si occupa della gestione degli scali di Cagliari, Olbia, Porto Torres, Golfo Aranci, Portoscuso-Portovesme, Arbatax e Santa Teresa di Gallura dove, nel periodo gennaio-settembre del 2024 sono state movimentate merci per circa 32 milioni di tonnellate, con un incremento del 3,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e trasportati oltre 6 milioni di passeggeri, con un incremento del 8,07%. Per quanto attiene, invece, ai porti della Regione Siciliana, il MIT ha previsto lo stanziamento di risorse anche a favore delle tre Autorità di Sistema Portuale operanti nella Regione. Con riferimento agli aspetti legati a logistica e intermodalità, occorre segnalare che, a partire dal dicembre 2023 è stata introdotta, per la prima volta le rotte per la Sardegna, la misura Marebonus. Tale estensione è stata adottata recependo la sollecitazione a includere l’isola, analogamente alla Sicilia, tra le aree beneficiarie dell’incentivo volto a favorire il trasferimento del traffico merci dal trasporto stradale a soluzioni intermodali, in cui il percorso avviene prevalentemente via mare. Nello specifico, sono state incluse tutte le rotte che consentono di evitare l’attraversamento della viabilità interna della Sardegna. Nella seconda annualità, a partire dal dicembre 2024, la citata misura è stata ampliata per ricomprendere rotte inizialmente escluse, in risposta a segnalazioni da parte degli operatori del settore che evidenziavano il rischio di una possibile alterazione degli equilibri di mercato. A tal proposito, è in corso un’analisi approfondita del contesto per valutare nel dettaglio le criticità sollevate. Per quanto riguarda la Sicilia, sia la misura Sea modal shift sia, in precedenza, la misura Marebonus – ha concluso Ferrante – hanno registrato una significativa adesione da parte delle imprese siciliane, che rappresentano una quota rilevante degli operatori beneficiari degli incentivi”.
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