Salute
Sanità. Pellegrino (FI) “Grazie a Volo per dedizione. Supporto massimo per Faraoni per dare risposte ai cittadini”
Stefano Pellegrino, Presidente dei deputati regionali di Forza Italia, appresa la notizia delle dimissioni di Giovanna Volo e della successiva nomina di Daniela Faraoni alla guida dell’assessorato per la salute, ha voluto ringraziare la dottoressa Volo “per la grande passione dedicata in questi anni ad affrontare i tanti problemi della sanità siciliana, sempre con grande spirito di abnegazione e di apertura al confronto con gli operatori della sanità, gli amministratori locali e tutti gli attori coinvolti in questo delicato settore.”
“Alla dottoressa Faraoni – prosegue Pellegrino – non possiamo che augurare buon lavoro, certi che affronterà questo nuovo incarico con la stessa professionalità e competenza con cui ha già svolto importanti incarichi nella sanità siciliana.
Per parte nostra – conclude il presidente dei deputati azzurri – daremo come sempre tutto il nostro supporto, sia con l’attività parlamentare, sia nella costruzione degli indispensabili rapporti con i territori che rappresentiamo e ai quali abbiamo il dovere di dare risposte concrete per garantire il diritto alla salute dei cittadini.”
Salute
Assessorato regionale alla Salute, Cisal: “Auguri di buon lavoro a Daniela Faraoni”
Palermo, 16 gennaio 2025 – “A Daniela Faraoni, nominata dal presidente
Renato Schifani alla guida dell’assessorato regionale alla Salute, i
nostri auguri di buon lavoro: la aspetta un compito arduo in un
momento delicato per il sistema sanitario siciliano. La Cisal è pronta
a una leale collaborazione per rilanciare un settore che è di primaria
importanza per la nostra regione, non solo per le migliaia di
lavoratori impegnati ma anche per le ricadute concrete sulla vita di
tutti i cittadini”. Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Nicolò Scaglione
di Cisal Sicilia.
Salute
Salute, Schifani: «In Sicilia aumentano trapianti e cresce cultura della donazione»
Presidenza della Regione
«Nel 2024 in Sicilia si è registrato il 40 per cento di trapianti in più rispetto all’anno precedente: si tratta di uno degli aumenti più significativi tra le regioni italiane. I dati diffusi dal ministero della Salute testimoniano, dunque, che si sta colmando il divario tra Nord e Sud. Un risultato del quale dobbiamo essere tutti orgogliosi perché ottenuto grazie a un lavoro di squadra che mette insieme l’efficienza del sistema sanitario regionale e la generosità di tanti siciliani. Aumenta, infatti, anche il tasso di donazione che ha segnato nel 2024 una crescita del 37 per cento, con 21,2 donatori ogni milione di abitanti. Allo stesso tempo le opposizioni sono diminuite del 10,2 per cento. Questi traguardi sono stati raggiunti grazie alle iniziative messe in campo dall’assessorato della Salute: favorire la cultura della donazione resta un obiettivo del mio governo e anche su questo fronte continueremo a lavorare». Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, commentando i dati su donazioni e trapianti relativi al 2024 illustrati oggi dal ministero della Salute.
Salute
Trapani, l’Ordine dei Medici denuncia: “Sanità in crisi, ma non ci arrendiamo”
“Quello che stiamo vivendo non è di certo il periodo migliore per il Servizio Sanitario Nazionale e per la classe medica in particolare.” Con queste parole Filippo Mangiapane, presidente dell’Ordine dei Medici della provincia di Trapani, accende i riflettori sulle criticità che affliggono il sistema sanitario e sul disagio sempre più evidente vissuto dai medici.
L’Ordine dei Medici, ente di diritto pubblico sussidiario dello Stato, ha come missione principale la tutela della salute dei cittadini. Tuttavia, questa missione è oggi gravemente ostacolata da una serie di problematiche che mettono a rischio l’efficienza del servizio sanitario e la serenità della categoria medica.
Carenza di organico e turni massacranti
“La carenza di personale negli ospedali e sul territorio è ormai insostenibile,” sottolinea Mangiapane. “Una volta lavorare nel pubblico era il sogno di ogni medico, anche per il prestigio che ne derivava. Oggi non è più così. Il nostro SSN non è più attrattivo come una volta. I colleghi sono costretti a turni asfissianti che non solo compromettono la qualità della vita privata, ma hanno inevitabili ripercussioni anche sul servizio offerto ai pazienti”.
Questa situazione pesa tanto sui medici quanto sui cittadini, rallentando l’accesso alle cure e aumentando i tempi di attesa.
Aggressioni e contenziosi: medici sotto attacco
Un altro fronte critico è rappresentato dalle aggressioni, fisiche e verbali, ai danni degli operatori sanitari, un fenomeno che si registra con preoccupante frequenza soprattutto nei pronto soccorso e nelle guardie mediche. “L’aumento delle violenze nei confronti del personale sanitario è un problema che richiede interventi urgenti,” avverte Mangiapane.
Non meno preoccupante è l’incremento dei contenziosi giudiziari contro i medici. “Troppi colleghi sono esposti a una ribalta mediatica ingiustificata, spesso a seguito di accuse infondate. È importante sottolineare che circa il 95% dei procedimenti giudiziari si conclude con un nulla di fatto,” precisa il presidente dell’Ordine. Questi procedimenti, oltre a danneggiare la reputazione dei professionisti, generano un clima di sfiducia tra i cittadini e il personale medico”.
“Non siamo maghi, ma professionisti”
“Noi medici non siamo maghi: siamo professionisti che ogni giorno fanno del loro meglio per garantire la salute dei pazienti,” afferma Mangiapane. E, nonostante le difficoltà, la categoria non si lascia scoraggiare: “Questi ostacoli ci spingono ad affrontare le sfide con maggiore determinazione, consapevoli che solo un’azione congiunta tra Ordine, istituzioni e cittadini può rendere il servizio sanitario più equo e accessibile a tutti.”
L’appello alle istituzioni e alla società civile
L’Ordine dei Medici di Trapani rinnova il proprio impegno al fianco della comunità, ma chiede interventi concreti: contrastare la carenza di personale rendendo più attrattivo lavorare nel SSN. “I concorsi si fanno, ma i colleghi preferiscono lavorare altrove. Il problema è complesso e richiede un ripensamento delle condizioni di lavoro e della valorizzazione della professione medica,” evidenzia Mangiapane.
Inoltre, l’Ordine sollecita misure di sicurezza per tutelare gli operatori sanitari e campagne di sensibilizzazione per ripristinare la fiducia tra medici e pazienti.
“Il nostro obiettivo rimane quello di garantire un servizio sanitario pubblico efficiente e inclusivo, perché la salute è un diritto fondamentale di tutti i cittadini,” conclude Mangiapane.
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