Economia
Sei miliardi per infrastrutture ottima notizia per la Sicilia
Da Fsc e Manovra regionale quasi 6 miliardi per infrastrutture in
Sicilia.
Ance Sicilia: “Ottima notizia, bene che il governo Schifani voglia fare
presto e cominciare a spendere le risorse già dalla fine di quest’anno”
Palermo, 6 novembre 2024 – Quasi sei miliardi di euro per
infrastrutture e sviluppo, tra 5,3 miliardi del Fondo di sviluppo e
coesione e 650 milioni in Manovra regionale, “sono un’ottima notizia per
la Sicilia – commenta Santo Cutrone, presidente di Ance Sicilia – . Il
governo Schifani ha compiuto una svolta davvero coraggiosa puntando
decisamente sulle infrastrutture strategiche e sulle imprese come unica
vera strada per consentire all’Isola di uscire finalmente da una
condizione di eterna emergenza e di fare crescere stabilmente
l’economia”.
Secondo Cutrone, poi, “è apprezzabile l’impegno dichiarato dal
governatore Renato Schifani e dall’assessore alle Infrastrutture,
Alessandro Aricò, di cominciare sin da subito a utilizzare queste
risorse partendo con i primi bandi già dalla fine di quest’anno: ci
sembra un modo non solo per sottolineare il cambio di passo, ma anche
per dare un segnale di discontinuità rispetto ai ritardi del passato. E’
però auspicabile – sottolinea Cutrone – che alla velocità di attuazione
dei programmi e di spesa dei fondi corrisponda altrettanta trasparenza e
massimo rispetto della concorrenza nelle procedure di assegnazione delle
opere. Anche oggi abbiamo espresso in commissione Antimafia all’Ars i
nostri timori per l’eccessivo ricorso a procedure negoziate senza gara
per importi fra uno e 5,53 milioni di euro e abbiamo ribadito al
presidente dell’Antimafia, Antonello Cracolici, che l’ha condivisa, la
necessità di richiamare le stazioni appaltanti all’opportunità di
preferire l’adozione di procedure aperte con gara, ugualmente previste
dal nuovo Codice dei contratti pubblici, che garantiscono non solo la
più ampia pubblicità e partecipazione delle imprese interessate, ma
anche una maggiore trasparenza dell’iter di aggiudicazione dei lavori”.
Economia
Peronospera e crisi comparto agricolo. Pellegrino “Forza Italia e Governo regionale sempre a supporto del settore”
“Forza Italia e il Governo regionale confermano il loro sostegno concreto e continuo al comparto agricolo, oggi drammaticamente colpito dai cambiamenti climatici e dalla siccità,” ha dichiarato Stefano Pellegrino, capogruppo di Forza Italia all’ARS, intervenendo sull’emergenza peronospora e sulla crisi che attanaglia il settore. Nel corso dell’assemblea svoltasi ieri a Marsala e nella quale è stato confermato che l’AGEA provvederà, entro l’anno, all’erogazione di 25 milioni di euro ai viticoltori siciliani danneggiati dalla peronospora, Pellegrino ha sottolineato che “questo importante risultato è stato possibile grazie alla sinergia tra Governo regionale e nazionale, uniti per rispondere alle richieste di un settore strategico.”
Il capogruppo azzurro all’ARS ha sottolineato come il Governo regionale, “come riconosciuto ed apprezzato anche ieri da tutte le organizzazioni di categoria e dai sindacati del settore, grazie al costante lavoro dell’assessore Dagnino e dell’assessore Barbagallo, ha mostrato una grande sensibilità ed attenzione ed una capacità di dialogo ed ascolto che stanno rendendo possibile adottare anche misure aggiuntive per sostenere gli agricoltori, come lo sgravio dei canoni irrigui e i contributi compensativi per la minore produzione.
Il Presidente Schifani e la sua squadra lavorano per garantire risorse adeguate, affrontare l’emergenza e pianificare interventi strutturali, sempre in stretta collaborazione con il Governo nazionale.”
“Siamo coscienti del fatto che si debba lavorare sia per affrontare l’emergenza sia nel lungo periodo – continua Pellegrino – visto il peggiorare delle condizioni climatiche complessive.
Per questo il Presidente Schifani ha un costante dialogo ed un costante lavoro sinergico con il Governo nazionale, affinché si possa intervenire sempre più in modo strutturale con piani di lungo respiro per salvaguardare uno dei settori strategici per l’economia e la società siciliane”.
Economia
Bollette in aumento: il peso nascosto delle tasse sull’energia
Secondo Eurostat, nella prima metà del 2024, le bollette sono cresciute nonostante una diminuzione dei costi all’ingrosso dell’energia, a causa di un aumento del 16% delle imposte energetiche. Le tasse hanno vanificato i vantaggi derivanti dalla riduzione dei costi di fornitura, evidenziando il ruolo delle politiche fiscali nel determinare i costi finali per i consumatori.
Analisi dei dati Eurostat 2024
Le bollette domestiche nell’Unione Europea non hanno subito riduzioni, nonostante il calo dei prezzi all’ingrosso di elettricità e gas. Eurostat mostra che l’incremento delle imposte ha bilanciato il calo dei costi di fornitura e rete. I prezzi medi dell’elettricità sono aumentati da 28,3 euro a 28,9 euro per 100 kWh nel primo semestre del 2024, principalmente a causa della rimozione delle agevolazioni introdotte durante la crisi energetica del 2022. Mentre i costi dell’energia e dei servizi di rete sono scesi del 2%, l’aumento delle imposte ha annullato i potenziali risparmi per i consumatori.
Le differenze emergono anche dalle politiche fiscali nazionali. Ad esempio, i consumatori in Germania pagano in media 39,5 euro per 100 kWh, contro 10,9 euro in Ungheria. Questo sottolinea l’effetto delle politiche fiscali sulle bollette energetiche. Paesi con imposte più alte tendono ad avere costi finali superiori, indipendentemente dalla diminuzione dei prezzi all’ingrosso, enfatizzando l’importanza di politiche fiscali equilibrate per proteggere i consumatori.
Composizione della bolletta elettrica in Italia
Saper leggere correttamente una bolletta elettrica aiuta a distinguere meglio le diverse voci di spesa, ciascuna con un impatto rilevante sui costi totali:
Spesa per la materia energia: rappresenta tra il 51% e il 68% del totale, includendo i servizi di vendita.
Spesa per trasporto e gestione del contatore: incide per il 12-19% del totale.
Spesa per oneri di sistema: circa il 20%, comprendendo componenti come Asos e ARIM, che finanziano progetti di energia rinnovabile e altre iniziative strategiche.
Imposte: variano tra il 7% e il 13% del totale.
Le imposte includono l’accisa, calcolata in base al consumo, e l’IVA, fissata al 10% per le utenze domestiche. Questi elementi non solo accrescono il costo diretto delle bollette, ma influenzano anche i comportamenti di consumo. Ad esempio, l’accisa progressiva spinge le famiglie a controllare il loro consumo energetico per restare in fasce orarie di prezzo più basse. Inoltre, queste imposte finanziano investimenti in infrastrutture e tecnologie sostenibili, che potrebbero ridurre a lungo termine la dipendenza dalle fonti di energia convenzionali.
Incremento dei prezzi del gas nel 2024
Nel primo semestre del 2024, i prezzi medi del gas per le famiglie europee sono scesi del 2%, da 11,3 euro a 11 euro per 100 kWh. Tuttavia, escludendo le imposte, il calo reale dei prezzi è stato del 10%. Questo sottolinea l’importanza delle tasse nel determinare il costo finale per i consumatori. Le riduzioni maggiori si sono registrate in Lituania (-60%), Grecia (-39%) e Estonia (-37%). In contrasto, Italia (+16%), Francia (+13%) e Romania (+7%) hanno visto un aumento dei prezzi.
Queste differenze nei costi del gas riflettono l’influenza delle politiche fiscali nazionali. Nei paesi con sistemi fiscali più leggeri, i consumatori hanno beneficiato maggiormente della diminuzione dei prezzi all’ingrosso. Al contrario, in Italia e in altri Paesi con imposte elevate, le bollette dei consumatori sono aumentate nonostante la riduzione dei costi di base.
Le imposte nella bolletta del gas in Italia
In Italia, le imposte costituiscono una parte significativa della bolletta del gas, suddivise in diverse componenti chiave.
Imposta di consumo (accisa): applicata sulla quantità di gas consumato.
Addizionale regionale: stabilita autonomamente da ogni regione, creando variabilità nei costi locali.
Imposta sul valore aggiunto (IVA): applicata sull’intero importo della bolletta.
L’accisa è progressiva e aumenta con consumi annui superiori a certe soglie. L’IVA è fissata al 10% per i primi 480 mc/anno, mentre per consumi superiori sale al 22%. Questa struttura fiscale complessa ha un impatto significativo sul bilancio energetico delle famiglie, influenzando non solo il costo diretto ma anche le strategie di consumo. I consumatori sono motivati a monitorare e ridurre il loro utilizzo di gas per rimanere nelle fasce di consumo più basse e beneficiare di aliquote fiscali più vantaggiose. Per chi desidera gestire meglio le spese, la rateizzazione della bolletta può essere un’opzione valida.
Fonte: https://www.prontobolletta.it/news/tasse-energia-aumento-bollette/
Economia
Pesca, al via tre bandi da oltre 9 milioni di euro per la promozione del settore
Presidenza della Regione
Oltre nove milioni di euro per promuovere la commercializzazione, la qualità, il valore aggiunto dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura, sia primari che trasformati, per la sicurezza sul lavoro nel settore e per la sensibilizzazione al consumo consapevole. Sono le risorse che saranno assegnate con tre bandi pubblicati dal dipartimento regionale della Pesca mediterranea.
«Sosteniamo il comparto ittico grazie ai fondi comunitari – afferma l’assessore regionale all’Agricoltura, allo sviluppo rurale e alla pesca mediterranea, Salvatore Barbagallo – per dare slancio a un settore fondamentale per la nostra economia. Il governo della Regione mette in campo risorse volte a favorire investimenti che permettono di valorizzare il prodotto locale e sostenere la ripresa».
Il dipartimento della Pesca ha predisposto due bandi relativi alle azioni 1 e 2 dell’obiettivo “Promuovere la commercializzazione, la qualità e il valore aggiunto dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura e la trasformazione di tali prodotti” nell’ambito del Programma nazionale del Fondo europeo per gli affari marittimi la pesca e l’acquacoltura (Feampa) 2021-2027.
Primo bando
Il primo è relativo all’azione 1 “Transizione energetica e mitigazione degli impatti ambientali degli impianti di commercializzazione e trasformazione dei prodotti della pesca ed acquacoltura” che si prefigge, in tema di energia, di migliorare l’efficienza e la riduzione dei consumi in entrambe la fasi, attraverso il sostegno ad appositi investimenti in macchinari, attrezzature e tecnologie nei processi di lavorazione, conservazione e trasferimento del prodotto, favorendo anche la riduzione dei costi di gestione. La misura è rivolta alle micro, piccole e medie imprese.
La dotazione finanziaria è di circa 677 mila euro.
Il bando completo è consultabile sul portale istituzionale della Regione Siciliana: https://www.regione.sicilia.it/istituzioni/servizi-informativi/bandi/2024-bando-regia-transizione-energetica-mitigazione-impatti-ambientali-impianti-commercializzazione-trasformazione-prodotti-pesca-ed-acquacoltura
Secondo bando
Il secondo è relativo all’azione 2 “Competitività e sicurezza delle attività di commercializzazione e trasformazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura”. La finalità è sostenere le micro, piccole e medie imprese che intendono garantire modalità di lavoro più sicure agli operatori, favorendo investimenti produttivi attuati tramite la realizzazione e l’adeguamento degli impianti, delle infrastrutture e l’acquisto di attrezzature per migliorare la salute, la sicurezza e le condizioni di lavoro. L’azione mira a sostenere la capacità produttiva e gestionale delle imprese e l’innovazione tecnologica anche tramite dispositivi di sicurezza per ridurre i rischi di incidenti sul lavoro.
La dotazione finanziaria è di 8 milioni di euro.
Il bando completo si può consultare a questo indirizzo: https://www.regione.sicilia.it/istituzioni/servizi-informativi/bandi/2024-bando-regia-azione-volta-alla-competitivita-sicurezza-attivita-commercializzazione-trasformazione-prodotti-pesca-acquacoltura
Terzo bando
Il terzo, “Selezione di proposte progettuali per la sensibilizzazione del pubblico sul consumo di prodotti ittici siciliani pescati, allevati o trasformati”, contribuisce ad attuare l’azione 4 “Resilienza, stabilità, trasparenza ed equa concorrenza nei settori della commercializzazione e trasformazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura, contribuendo alla sicurezza alimentare dell’Ue”, sempre all’interno del Feampa 2021-2027. L’avviso è rivolto ai Comuni siciliani ed è finalizzato a promuoverne la partecipazione a iniziative di informazione e conoscenza dei prodotti ittici pescati, allevati e trasformati per un consumo consapevole che tenga conto delle loro caratteristiche nutrizionali e organolettiche e della sostenibilità ambientale e socioeconomica dei sistemi di produzione. È possibile proporre campagne rivolte ai consumatori e al grande pubblico in generale (ad esempio, ai turisti e alle scuole) attraverso fiere, convegni, seminari, workshop, tavole rotonde, cooking show, percorsi di degustazione, anche in abbinamento ad altri prodotti agroalimentari, e laboratori sensoriali gastronomici.
La dotazione finanziaria è pari a 600 mila euro. Ogni progetto approvato potrà essere finanziato con un massimo di 30 mila euro.
Le istanze vanno presentate entro il 4 dicembre.
Il bando completo è consultabile a questo indirizzo: https://www.regione.sicilia.it/la-regione-informa/2024-avviso-pubblico-selezione-proposte-progettuali-sensibilizzazione-pubblico-consumo-prodotti-ittici-siciliani
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