Economia
Serata di promozione volo Pantelleria/Perugia: aziende agricole invitate a partecipare
Giovedì 6 marzo 2025 a Sant’Egidio (PG), si terrà la serata di promozione del nuovo volo Pantelleria – Perugia, con compagnia maltese HelloFly
In tale occasione, le aziende agricole pantesche, hanno l’opportunità di partecipare a proprie spese per la divulgazione dei prodotti tipici isolani.
I soggetti ammessi a partecipare
Iscrizioni
I termini per presentare la domanda sono entro il 31 gennaio 2025, ore 12.00.
Di seguito l’avviso pubblico integrale
https://www.comunepantelleria.it/wp-content/uploads/2025/01/Avviso-partecipazione-serata-di-promozione-nuovo-volo-Perugia_Pantelleria_Perugia.pdf
Economia
Egadi: Corte dei Conti boccia gestione comunale, Consigliere Giangrasso chiede le dimissioni del Sindaco Forgione
La deliberazione n. 8/2025/PRSP della Corte dei Conti ha evidenziato un quadro allarmante sulla gestione finanziaria del Comune di Favignana, rappresentando una sonora bocciatura per l’attuale amministrazione guidata dal Sindaco Forgione. Il documento mette in luce gravi inefficienze, ritardi e anomalie che configurano una gestione non solo inadeguata, ma dannosa per l’intera comunità.
La situazione risulta particolarmente critica se si considera che il punto cardine su cui questa Giunta aveva costruito gran parte della propria credibilità politica – la solidità e l’efficienza nella gestione finanziaria – è crollato. La figura dell’ex Assessore al Bilancio Gentile, spesso presentato come un “super tecnico” e motivo di orgoglio per l’amministrazione, non ha impedito che il Comune sprofondasse in un caos economico e gestionale. La domanda che ora si pone è: cosa accadrà dopo le sue dimissioni? E quante altre inefficienze ancora devono emergere?
Tra le principali criticità rilevate dalla Corte dei Conti si segnalano:
• 𝐑𝐢𝐭𝐚𝐫𝐝𝐢 𝐜𝐫𝐨𝐧𝐢𝐜𝐢 𝐧𝐞𝐥𝐥’𝐚𝐩𝐩𝐫𝐨𝐯𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐝𝐨𝐜𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢, con violazioni dei termini di legge, che dimostrano un’incapacità nel garantire una gestione ordinata.
• 𝐂𝐫𝐞𝐬𝐜𝐢𝐭𝐚 𝐞𝐬𝐩𝐨𝐧𝐞𝐧𝐳𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐫𝐞𝐬𝐢𝐝𝐮𝐢 𝐚𝐭𝐭𝐢𝐯𝐢, accompagnata da una riscossione delle entrate pressoché inesistente.
• 𝐀𝐜𝐜𝐮𝐦𝐮𝐥𝐨 𝐝𝐢 𝐝𝐞𝐛𝐢𝐭𝐢 𝐟𝐮𝐨𝐫𝐢 𝐛𝐢𝐥𝐚𝐧𝐜𝐢𝐨, spesso non riconosciuti o non adeguatamente coperti, che mettono a rischio la sostenibilità finanziaria dell’ente.
• 𝐈𝐫𝐫𝐞𝐠𝐨𝐥𝐚𝐫𝐢𝐭𝐚̀ 𝐧𝐞𝐥 𝐜𝐚𝐥𝐜𝐨𝐥𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐅𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐜𝐫𝐞𝐝𝐢𝐭𝐢 𝐝𝐢 𝐝𝐮𝐛𝐛𝐢𝐚 𝐞𝐬𝐢𝐠𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚̀ (FCDE), in violazione dei principi contabili.
• 𝐑𝐞𝐜𝐮𝐩𝐞𝐫𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐞𝐯𝐚𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐭𝐫𝐢𝐛𝐮𝐭𝐚𝐫𝐢𝐚 𝐩𝐫𝐚𝐭𝐢𝐜𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐢𝐧𝐞𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐧𝐭𝐞, con percentuali di riscossione bassissime, che creano disuguaglianze e penalizzano i cittadini onesti.
Il Consigliere Comunale Pietro Giangrasso ha espresso una dura condanna nei confronti dell’amministrazione: “Questa deliberazione della Corte dei Conti certifica il fallimento totale della Giunta Forgione. Siamo di fronte a un’amministrazione incapace di governare, di programmare e di rispettare le regole basilari. È inaccettabile che un Comune come quello di Favignana, ricco di potenzialità, sia trascinato nell’inefficienza più totale. Chi governa deve assumersi le proprie responsabilità. È tempo che il Sindaco Forgione e la sua Giunta facciano un passo indietro e si dimettano per il bene della comunità.”
L’amministrazione Comunale, a fronte di questa sonora bocciatura, non può più appellarsi a giustificazioni tecniche. Il problema è ormai politico: la Giunta Forgione non ha dimostrato né la capacità né la volontà di affrontare le criticità, preferendo navigare a vista e rimandare interventi necessari.
Le isole Egadi meritano un’amministrazione competente, responsabile e trasparente. Alla luce di quanto emerso, è indispensabile un cambio di rotta immediato per evitare ulteriori danni al tessuto economico e sociale del territorio.
Economia
Forestali in Sicilia: Manca la Copertura Finanziaria. Lavoratori: “Dove sta la novità”
Palermo, 23 gennaio – Prosegue il braccio di ferro tra il governo regionale e i sindacati del settore
forestale in Sicilia. Dopo mesi di trattative sulla riforma del comparto, i rappresentanti di Flai Cgil,
Fai Cisl e Uila Uil – Tonino Russo, Adolfo Scotti e Nino Marino – si dichiarano insoddisfatti per la
mancanza di certezze finanziarie emersa durante l’incontro a Palazzo d’Orleans.
“Il governo ci ha comunicato che al momento non ci sono coperture finanziarie per la riforma.
Uscire da un incontro così senza risposte concrete è inaccettabile,” affermano i sindacalisti,
annunciando una nuova convocazione con il presidente della Regione Renato Schifani e l’assessore
al Bilancio Alessandro Dagnino per il 3 febbraio. Contestualmente, sono già previsti presidi in tutta
la Sicilia e, in assenza di progressi, una mobilitazione generale del comparto.
Durante l’incontro, a cui hanno partecipato gli assessori regionali al Territorio e all’Agricoltura,
Giusi Savarino e Salvatore Barbagallo, i dirigenti generali Fulvio Bellomo e Giuseppe Battaglia, e il
capo di gabinetto Salvatore Sammartano, il governo regionale ha ribadito l’impegno a portare avanti
la riforma con responsabilità e sostenibilità finanziaria.
“Stiamo lavorando per una riforma strategica che dia stabilità ai lavoratori e contribuisca alla tutela
del territorio siciliano,” ha dichiarato l’assessore Barbagallo. Savarino, dal canto suo, ha garantito
che il governo sta predisponendo risorse per il triennio e che il dialogo proseguirà con la massima
serietà.
Tutto ciò non trova impreparati i lavoratori che si aspettavano una risposta del genere dal governo
regionale: "D'altronde, potremmo tranquillamente che ciò era già messo in preventivo – dice
Antonio David operaio forestale – Un governo che per trent'anni e qualunque sia il colore politico
che rimanda a se, o agli altri, una decisione fruttabile per il territorio e per migliaia di famiglie e
non trova la soluzione immediata, non è da accettare. Facile rimandare il tutto come se fosse un
imprevisto attuale . Si trovano fondi per le sagre, teatri, amici e parenti e, quando si tratta di dare
continuità reale ad un settore indispensabile per i fabbisogni giornalieri, tutti voltano le spalle.
Siamo nauseati
La situazione rimane tuttavia tesa, come testimoniato dalla manifestazione organizzata in piazza
Indipendenza, dove oltre mille lavoratori hanno espresso il proprio malcontento. I sindacati
sottolineano che, senza risposte concrete nella prossima convocazione, saranno pronte azioni di
protesta su larga scala.
Economia
Canone RAI 2025: come aumenta e chi può risparmiare?
Nel 2025, il canone RAI tornerà all’importo di 90 euro annui, dopo la riduzione a 70 euro applicata nel 2024. Questa decisione è stata presa nell’ambito della Legge di Bilancio 2025, che non ha prorogato il taglio precedente, con l’obiettivo di garantire un adeguato finanziamento al servizio pubblico radiotelevisivo.
Dettagli sull’aumento del canone RAI
La proposta di mantenere il canone RAI a 70 euro anche per il 2025 è stata bocciata in Commissione Bilancio del Senato, con 12 voti contrari e 10 favorevoli. Di conseguenza, dal 1° gennaio 2025, l’importo annuale del canone sarà nuovamente di 90 euro, comportando un aumento di 20 euro rispetto all’anno precedente.
Impatto sulle bollette:
Per chi riceve la bolletta mensilmente: aumento di circa 9 euro al mese.
Per chi riceve la bolletta bimestralmente: aumento di circa 18 euro ogni due mesi.
Modalità di pagamento del canone RAI
Dal 2016, il canone RAI viene addebitato direttamente nella bolletta dell’energia elettrica, suddiviso in dieci rate mensili da gennaio a ottobre. Questa modalità è stata introdotta per ridurre l’evasione fiscale legata al pagamento del canone.
Esenzioni e agevolazioni per il 2025
Nonostante l’aumento, alcune categorie di cittadini possono beneficiare dell’esenzione dal pagamento del canone RAI:
Over 75 con reddito basso: i cittadini che hanno compiuto 75 anni e possiedono un reddito annuo inferiore a 8.000 euro possono richiedere l’esenzione. L’agevolazione si applica se nell’abitazione di residenza non vi sono altri familiari con reddito.
Diplomatici e militari stranieri: sono esonerati dal pagamento del canone RAI.
Non detentori di apparecchi televisivi: chi non possiede un televisore può dichiararlo e ottenere l’esonero dal pagamento, presentando una dichiarazione sostitutiva all’Agenzia delle Entrate.
Queste categorie di persone possono dichiararsi esenti dal pagamento compilando l’apposito modulo.
Scadenze per la presentazione della dichiarazione di esenzione:
Per l’intero anno: entro il 31 gennaio 2025.
Per il secondo semestre: entro il 31 luglio 2025.
Come risparmiare sulla bolletta energetica
L’aumento del canone RAI si aggiunge alle già elevate spese energetiche delle famiglie italiane. Per contenere i costi, è consigliabile confrontare le diverse offerte sul mercato dell’energia elettrica e scegliere il fornitore più conveniente.
Simulazione effettuata in data 16/01/2025 con potenza impegnata 3 kW, consumo annuo 1.042 kWh, frequenza di utilizzo serale, modalità di pagamento RID ed invio bolletta elettronico nel comune di Milano.
Di seguito, un grafico che mostra l’evoluzione del canone RAI negli ultimi anni, evidenziando gli aumenti e le riduzioni fino al 2025:
Fonte: elaborazione dati basata su informazioni pubblicate da Affari Finanza e Segugio.it.
Conclusioni
Il ritorno del canone RAI all’importo di 90 euro nel 2025 rappresenta un aumento significativo per le famiglie italiane. Tuttavia, sfruttando le esenzioni disponibili e adottando strategie per risparmiare in bolletta è possibile mitigare l’impatto di questo incremento. Rimanere informati sulle offerte del mercato libero dell’energia e sulle agevolazioni fiscali è fondamentale per una gestione efficiente delle spese domestiche.
Fonte: https://www.prontobolletta.it/news/aumento-canone-rai/
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