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Personaggi

Serena Brancale il 4 settembre a Caltanissetta: sul palco di via Libertà la grinta e la voce della cantante diventata un fenomeno social

Redazione

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Musica, talento e sperimentazione, queste le tre parole che descrivono al meglio Serena Brancale, artista pugliese diventata un fenomeno social grazie al connubio tra il suo background musicale e il dialetto.

Reduce dal successo del tour 2023 e del nuovo singolo “Baccalà”, diventato uno dei brani più virali in Europa, Serena Brancale si esibirà mercoledì 4 settembre in via Libertà a Caltanissetta, venerdì 14 giugno, con il suo show “Baccalà on Tour” nell’ambito della rassegna “Settembre è Nisseno”. Il concerto inizierà alle ore 21:30 e sarà preceduto dai DJ set di Massimo Cacciatore e Dino Sole.

“Musica in Libertà”, questo è il titolo dato alla serata che vedrà protagonista la Brancale nel capoluogo nisseno. Proprio in questo titolo è racchiusa l’idea di Alfonso Grillo e Michele Spena ex titolari di quello che fu un vero e proprio modello imprenditoriale a supporto degli eventi in città: “il Solito Posto”. Idea che è anche visione e strategia di crescita per Caltanissetta. È il suggerimento poi accolto dall’assessore agli Eventi Toti Petrantoni. Via libertà, la strada considerata il cuore della movida nissena, per una sera si trasformerà in una grande piazza “europea” dove musica e divertimento saranno protagonisti. Un primo test che può diventare un modello organizzativo per la città di Caltanissetta e portare benefici economici. Vuole essere anche una strategia sulla diversificazione degli spazi utilizzati per gli eventi sul territorio cittadino. È la prima volta che Via libertà sarà chiusa al traffico per un evento, un’operazione di grande prospettiva.

Polistrumentista, performer e compositrice del sud Italia, Serena Brancale è considerata il fiore all’occhiello della musica nu-soul/jazz italiana all’estero. Il pubblico televisivo l’ha conosciuta al Festival di Sanremo 2015 con il brano “Galleggiare”. Nel 2018 è entrata nel roster di Isola degli Artisti, avviando un progetto nu-soul che ha attirato l’attenzione di importanti producer internazionali.

Il fascino della sua voce e della sua straripante personalità artistica colpiscono molti addetti ai lavori e gli fruttano palcoscenici importanti, tour con il Volo, Mario Biondi e tanti altri.
Cantante, pianista e percussionista, nei suoi concerti delizia gli spettatori suonando tastiere e pad elettronici, incantando il suo pubblico con momenti di “in solo” originali dal carattere intimo e confidenziale e diventando un’icona della musica nu-soul/jazz italiana all’estero. Quest’estate, è stata protagonista di numerosi eventi, affascinando personalità come Quincy Jones con la sua voce scura e riconoscibile.

“Il palco diventa un club di New York, una festa patronale nell’Italia meridionale e un volo verso Miami dove la salsa si mescola con l’house”, ha dichiarato l’artista per presentare il tour. l’appuntamento a Caltanissetta è per il 4 settembre in via Libertà, la strada della movida nissena.

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Cronaca

E’ morto Luca Giurato, il giornalista dalla gaffe e dalla simpatia incontenibili

Direttore

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Luca Giurato ci ha lasciato a 84 anni

Il giornalista e conduttore televisivo, travolgente e irresistibile nelle sue esternazioni, se ne è andato all’improvviso colpito da un infarto fulminante.

Incredula la moglie mentre racconta dell’accaduto, mentre si godevano gli ultimi giorni estivi a Santa Marinella.
Social e colleghi si sono accavallati in esternazioni di affetto, stima e cordoglio.

Era Romano di Roma, nato il 23 dicembre 1939 a Roma, e ha iniziato la professione come cronista di “Paese Sera”, conseguendo nel 1965 ha ottenuto il tesserino da giornalista professionista.

Poi ha collaborato con “La Stampa”, fino a diventare direttore del giornale Radio Rai e vicedirettore del Tg1 fino al 1990.
La sua prima apparizione in tv risale al 1993, ma è con Domenica In insieme a Mara Venier che inizia a farsi conoscere a apprezzare dal pubblico.
Da lì poi, negli anni, entra come conduttore  di Unomattina, ruolo che ricopre fino al 2008. Ha lavorato con Livia Azzariti, Paola Saluzzi, Antonella Clerici.
Nel 2004-2005 conduce Italia che vai insieme a Francesca Chillemi e Guido Barlozzetti il sabato pomeriggio su Rai 1.

Lo ricorderemo con affetto e un dolce sorriso per il suo animo generoso, libero e leggero.

In copertina immagine da facebook
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Personaggi

Politici e donne, i veri guai sotto le lenzuola: la storia insegna

Redazione

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Da Sangiuliano a Giulio Cesare corsi e ricorsi storici

Ogni volta che un politico viene coinvolto, a vario titolo, in uno scandalo di natura sessuale, i media ci si buttano a capofitto come se fosse la prima volta. E non mi riferisco soltanto all’affaire  Sangiuliano (non più ministro) – Boccia (giammai consulente).

Se c’è, infatti, una costante nella storia del potere, è il fatto che i politici, uomini spesso di grande influenza e visione, ma anche no, abbiano un punto debole non trascurabile: le donne. L’eterno gioco di seduzione tra politica e femminilità ha prodotto scandali che vanno dall’antica Roma fino alla Casa Bianca. Perché, diciamolo chiaramente: mentre i politici cercano di risolvere i problemi del mondo, spesso i loro veri guai iniziano sotto le lenzuola.

 

Cesare e Cleopatra. Il primo scandalo internazionale

Cominciamo con Giulio Cesare, che non solo si dedicava a conquistare terre e popoli, ma anche cuori. E che cuori! La storia con Cleopatra è uno degli intrighi più famosi della storia. Non si trattava solo di politica: Cesare, uomo di visione e strategia, si trovò affascinato dalla regina egiziana, donna astuta e affascinante. Quando la portò a Roma, l’intera città sussurrava di scandali. Certo, Cesare era già sposato, ma chi avrebbe potuto resistere alla tentazione di una regina che si avvolgeva in un tappeto per entrare nelle sue stanze?

 

Enrico VIII, l’uomo delle sei mogli e delle innumerevoli amanti

Passiamo poi a Enrico VIII d’Inghilterra, un re per cui le donne non erano solo una passione, ma un’ossessione. Il buon Enrico, noto più per il suo appetito sessuale che per le sue capacità diplomatiche, ebbe sei mogli, innumerevoli amanti, ma solo perché continuava a decapitare o divorziare da quelle che non gli piacevano più. Come dimenticare il suo drammatico divorzio da Caterina d’Aragona che portò allo scisma con la Chiesa cattolica? Alla fine, Enrico si ritrovò solo e ingrassato, vittima delle sue stesse pulsioni. L’ironia è che la donna per cui sacrificò tutto, Anna Bolena, finì anch’essa decapitata.

 

Napoleone e Giuseppina, l’imperatore innamorato

Napoleone Bonaparte, che conquistò mezzo mondo e si autoproclamò imperatore, si ritrovava debole come un bambino davanti a Giuseppina. Nonostante la sua pretesa di essere un uomo di ferro, il piccolo corso scriveva lettere infuocate alla sua amata, pieni di una passione quasi adolescenziale. Eppure, Giuseppina non era esattamente l’immagine della fedeltà. Napoleone, dopo averle perdonato tradimenti e bugie, finì per divorziare da lei. “Se non posso avere la sua fedeltà,” avrebbe detto, “avrò almeno la Francia”. La verità è che, anche con una corona in testa, il cuore è sempre più vulnerabile della spada.

 

Kennedy e Marilyn, la caduta del re americano

Arriviamo poi al XX secolo, e qui gli scandali si moltiplicano. John F. Kennedy, il presidente che incarnava il sogno americano, aveva un debole ben noto per le belle donne. Tra tutte, la sua relazione con Marilyn Monroe è la più iconica. Quando la bionda più famosa di Hollywood cantò “Happy Birthday, Mr. President” con una sensualità che si poteva quasi toccare, l’America intera capì che qualcosa bolliva in pentola. Certo, JFK era sposato con la sofisticata Jacqueline, ma si sa: il potere seduce, e il potere assoluto… beh, seduce assolutamente. Il resto della storia si è perso tra le pieghe dei segreti di Stato e le copertine patinate.

 

Clinton e Lewinsky e l’affaire dei sigari

Ma se c’è uno scandalo che ha segnato gli anni ’90, è quello di Bill Clinton e Monica Lewinsky. Il presidente democratico, noto per il suo carisma e le sue doti oratorie, si trovò travolto da uno scandalo sessuale che fece tremare la Casa Bianca. “Non ho avuto rapporti sessuali con quella donna,” dichiarò davanti a una nazione intera, solo per essere smentito poco dopo. Un sigaro, un vestito macchiato e un’impeachment sfiorato: questa è la sintesi di uno dei casi più imbarazzanti della politica moderna. E se Clinton alla fine salvò la presidenza, il suo matrimonio non ne uscì altrettanto illeso.

 

Silvio Berlusconi e il bunga bunga nazionale

Ah, e non possiamo certo dimenticare il nostro Silvio nazionale. Berlusconi, l’uomo che ha reso lo scandalo quasi una prassi di governo, è passato alla storia non solo per le sue leggi ad personam, ma soprattutto per le famigerate feste “bunga bunga”. Tra soubrette, starlette e minorenni, Berlusconi ha trasformato Villa San Martino in una sorta di corte rinascimentale, con tanto di harem. “Meglio guardare le belle ragazze che essere gay,” disse una volta, con quell’ironia tutta sua che, se non altro, strappava un sorriso persino ai suoi detrattori. Alla fine, il Cavaliere ha pagato caro il prezzo del suo stile di vita, ma lo scandalo? Quello non lo ha mai scalfito davvero.

 

Macron e Brigitte,  l’amore fuori dalle convenzioni

Non tutti gli scandali, però, riguardano tradimenti o relazioni torbide. Prendiamo il caso di Emmanuel Macron, il giovane presidente francese, e la sua relazione con Brigitte, sua ex insegnante e di 25 anni più grande di lui. La Francia, inizialmente scioccata dalla differenza d’età, ha imparato ad accettare l’idea che un uomo possa innamorarsi di una donna matura senza che questo debba essere considerato uno scandalo. Macron ha sfidato le convenzioni sociali e, in un certo senso, ha dimostrato che anche in politica c’è spazio per amori autentici e fuori dagli schemi. Ma lo scandalo? Quello è rimasto solo nei pettegolezzi di corridoio.

 

Il potere e il fascino del proibito

In fondo, come diceva Montanelli, “Il potere è afrodisiaco”. I politici, così come i grandi conquistatori del passato, non riescono a resistere al fascino delle donne. È una combinazione letale: da una parte la tentazione del proibito, dall’altra l’ebbrezza del potere.

Ogni volta che un politico cede alle sue debolezze, la stampa e l’opinione pubblica si scatenano, ma sotto sotto lo sappiamo: non ci stupiamo davvero.
Perché, alla fine, l’eterno scandalo tra politici e donne non è altro che una dimostrazione del fatto che, per quanto potenti possano essere, restano sempre e comunque umani, con tutte le loro debolezze e fragilità.
Perché alla fine, come dice il proverbio, tira sempre più un capello… 

Davide Romano

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Personaggi

Maria Mattarella. Il cordoglio di Forza Italia all’ARS

Redazione

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“A nome personale e di tutto il Gruppo parlamentare di Forza Italia all’ARS, desidero esprimere la mia vicinanza, in questo momento di grande dolore, alla famiglia dell’avvocato Maria Mattarella, Segretaria generale della Regione Siciliana.
La dottoressa Mattarella ha guidato la macchina burocratica della Regione con grande passione, competenza e dedizione, così come prima aveva guidato l’Ufficio legale, dimostrando un grande senso delle Istituzioni, un grande spirito di servizio. Ho avuto personalmente modo di apprezzarne le qualità umane e professionali nel periodo in cui ho presieduto la Commissione per la riduzione della spesa regionale.

La Sicilia tutta perde oggi una donna che ha servito i cittadini, che ha servito lo Stato e che ha certamente contribuito alla rinascita della nostra Regione.”

Lo dichiara a nome di tutto il Gruppo parlamentare Stefano Pellegrino, presidente dei deputati di Forza Italia all’Assemblea Regionale Siciliana.

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