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Politica

Silvio Berlusconi, Poste Italiane emette francobollo commemorativo

Redazione

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In concomitanza con il giorno del compleanno del fondatore di FI. La tiratura sarà di 350.010 esemplari È uscito il francobollo commemorativo per Silvio Berlusconi.
Emesso oggi da Poste Italiane, l’uscita è avvenuta in concomitanza con il giorno del compleanno del fondatore di Forza Italia.

Prevista la stampa di 350mila copie, con un costo di 1,25 euro.

Il francobollo commemorativo per Berlusconi Poste Italiane ha deciso di omaggiare Berlusconi, imprenditore e quattro volte Presidente del Consiglio dei Ministri, con un francobollo nel giorno del suo compleanno. È prevista una tiratura da 350.010 esemplari, con un costo di 1,25 euro l’uno. Il leader di Forza Italia, scomparso il 12 giugno 2023, appare in giacca nera con le bandiere di Italia ed Europa sullo sfondo. Sul francobollo sono visibili le legende “SILVIO BERLUSCONI”, le date “1936 – 2023”, e la scritta “ITALIA” con l’indicazione tariffaria “B”.
“Sullo sfondo della bandiera dell’Italia e dell’Unione Europea è raffigurato un ritratto di Silvio Berlusconi, imprenditore, uomo di Stato, quattro volte Presidente del Consiglio dei Ministri”, si legge nella nota di Poste Italiane.

Salvatore Battaglia

Presidente Accademia delle Prefi

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Personaggi

Tremarco (Lega Pantelleria): “Solidarietà al Ministro Salvini, processato per aver difeso l’Italia”

Redazione

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La Lega Pantelleria esprime piena solidarietà al Ministro Matteo Salvini, sottoposto a un processo per aver semplicemente fatto ciò che ogni buon rappresentante del popolo dovrebbe fare: difendere i confini della nostra nazione e rispettare il mandato ricevuto dagli elettori.
Come sottolineato da Federico Tremarco, rappresentante della Lega e assessore comunale a Pantelleria, “Salvini ha operato in piena coerenza con i valori che hanno portato la Lega a ottenere un forte sostegno popolare nelle urne: sicurezza, sovranità nazionale e il rispetto delle regole. Le sue azioni, durante la gestione del caso Open Arms, non sono altro che un atto di responsabilità verso gli italiani, che chiedevano con forza il controllo dei flussi migratori e il rispetto delle leggi.”
Matteo Salvini ha preso decisioni difficili, ma necessarie, nel contesto di un’Europa che troppo spesso ha lasciato sola l’Italia nell’affrontare l’emergenza migratoria. Le politiche sull’immigrazione del Ministro non solo rispettavano il mandato ricevuto dagli elettori, ma erano il risultato di una strategia condivisa all’interno del governo per contrastare l’immigrazione clandestina e proteggere il nostro Paese.
Eppure, oggi assistiamo a un processo e una richiesta di condanna che potrebbero apparire, più che come una questione giudiziaria, come una manovra orchestrata da chi, politicamente, ha fallito nel difendere gli interessi dell’Italia. Sinistra e Movimento 5 Stelle, incapaci di contrastare Salvini nelle urne, sembrano aver trovato nelle aule dei tribunali un nuovo campo di battaglia. Non si può fare a meno di notare come molti di coloro che attaccano il Ministro abbiano, in passato, favorito politiche migratorie lassiste e inefficaci, che hanno messo in pericolo la sicurezza del nostro Paese.
Tremarco aggiunge: “Non dobbiamo dimenticare che Salvini ha agito nell’interesse degli italiani, seguendo il principio di responsabilità che gli elettori della Lega hanno apprezzato e premiato. Tentare di criminalizzare un Ministro che ha cercato di far rispettare le leggi e difendere la sovranità del nostro Paese appare come un tentativo politico di screditare un’intera visione che molti italiani condividono”.
La Lega Pantelleria, dunque, si schiera fermamente al fianco del Ministro Salvini, convinta che la giustizia non si piegherà a logiche politiche e che ogni rappresentante del popolo debba poter operare senza il timore di essere perseguitato per aver fatto ciò che il suo ruolo gli imponeva.
Salvini non è solo, conclude Tremarco. “Con lui ci sono milioni di italiani che hanno scelto di affidargli la difesa del nostro Paese. Non ci fermeranno”.

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Politica

Trapani, cittadinanza onoraria alle ONG: insorge Gioventù Nazionale

Marilu Giacalone

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Il nostro movimento politico esprime fermamente la propria opposizione alla proposta di concedere la cittadinanza onoraria agli equipaggi delle ONG operanti nel nostro Mar Mediterraneo. Riteniamo che tale iniziativa rappresenti non solo un atto simbolico discutibile, ma anche un pericoloso cedimento nei confronti di pratiche che non sempre rispecchiano i valori e gli interessi della nostra comunità.Le ONG, pur avendo un ruolo che può sembrare nobile, non sono esenti da critiche. La loro presenza spesso solleva interrogativi sulla gestione dei flussi migratori e sul rispetto delle leggi italiane. La concessione della cittadinanza onoraria a queste organizzazioni potrebbe essere interpretata come un riconoscimento di un’azione che, in molti casi, non è in linea con le politiche nazionali né tantomeno con quelle di tranchida che vietò lo sbarco a 250 migranti nel 2020 e che oggi è in cerca di un passaggio verso un nuovo porto politico.
In un periodo storico segnato da sfide globali significative, è fondamentale riconnettersi con le esigenze primarie della nostra città. Dobbiamo difendere i diritti dei cittadini trapanesi  e garantire che le risorse e l’attenzione siano rivolte a coloro che vivono in questa città e che ne hanno realmente bisogno. La nostra priorità deve essere il benessere dei trapanesi, non l’elogio di organizzazioni esterne che operano in contesti complessi e controversi.
Inoltre, riteniamo che la concessione della cittadinanza onoraria a queste ONG possa inviare un messaggio sbagliato, alimentando un clima di divisione piuttosto che di integrazione. La vera inclusione sociale si costruisce attraverso il dialogo, l’ascolto e l’impegno diretto con i cittadini, e non attraverso atti burocratici che possono allontanare anziché unire.
Invitiamo tutti i membri del consiglio comunale a riflettere attentamente su questa proposta e a considerare le reali esigenze della nostra comunità. È tempo di dire “no” a iniziative che non fanno il bene di Trapani e sono lontane dai valori di sovranità, sicurezza e identità che ci contraddistinguono.

Antonio Jacopo Triscari presidente del circolo Tricolore Ardente di GIOVENTÙ NAZIONALE della città di Trapani.

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Cronaca

Pantelleria – Referendum Parco, opinione dei cittadini: la parola a Salvatore Puccio

Redazione

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Si torna a parlare del referendum, argomento che ha creato posizioni opposte negli esponenti politici e nei cittadini non militanti.

Ecco un lettore e noto pantesco, Salvatore Puccio, cosa scrive

Egregi direttori,

Io, Salvatore Puccio, faccio parte del comitato del referendum consultivo del parco. Sono meno educato e meno politico del nostro coordinatore Mustacciuoli ed in tutti gli incontri, tenuti nei circoli, ho messo benzina sul fuoco per fare capire la gravità proibizionistica del Piano del Parco che fa a pugni con l’ottimo Statuto dello stesso, nato grazie all’ l’opera secolare del contadino che lo ha fortemente antropizzato.
Inconcepibile e significativo l’aver levato dal logo del parco il sottotitolo “DOVE ANCHE L’UMANITÀ È PATRIMONIO” (era stato voluto ed approvato all’unanimità dal presidente, dal direttore del parco, dalla società Roncaglia, realizzatrice del logo, dai settanta corsisti ed insegnanti dell’ASTA , alta Scuola di turismo ambientale.

Assurdo vantarsi dell’alberello Pantesco, pratica agricola patrimonio mondiale dell’umanità, quando l’istituto vite e vino statale/regionale, a piana Ghirlanda, abolisce la decantata “squasatura delle conche dell’alberello” finalizzate a raccogliere le gocce di umidità necessarie alla sua sopravvivenza.

I suggerimenti

Vorrei che il Parco chiedesse e ottenesse l’esenzione dell’IVA e la fiscalizzazione degli oneri sociali per tutta l’isola, trasporti compresi, le facilitazioni per il ripristino dei terreni agricoli, la possibilità di recuperare gli antichi dammusi, con l’aggiunta di cubatura per un servizio igienico, la possibilità di ottenere l’abitabilità per metterli a reddito anche a scopo turistico.

Necessari sarebbero inoltre il miglioramento e la messa in sicurezza di tutte le strade, ma anche dei tagliafuoco e dei sentieri.

E poi la creazione di caditoie e bacini di raccolta di acque meteoriche, considerato il cambiamento climatico.

Auspicabile l’assunzione a tempo indeterminato di forestali e braccianti, attualmente impiegati per tre/quattro mesi e poi messi in cassa integrazione per 8/9 mesi.

Ci si rende conto che tutto ciò richiede volontà e tempi tecnici di realizzazione. Del resto Roma non è stata costruita in un solo giorno.
Un valido sistema per salvare l’agricoltura eroica potrebbe essere, e non a titolo esaustivo, la creazione di una carta settimanale di servizi a pagamento, con scontistica, per chi viene a Pantelleria.
Assieme alla tassa di sbarco, può essere usata per incentivare le produzioni agricole dell’isola affinché possano raggiungere l’autosufficienza agroalimentare.

Le feste, i convegni, i viaggi, che pontificano l’operato del Parco, sono accettabili e logici solo se affiancati ad aiuti tangibili e consistenti che, allo stato attuale, il Parco e forse anche il Comune non chiedono e quindi non ottengono.

Auguri per un’isola auto sostenibile ed autosufficiente grazie ad un aiuto ventennale, attivato da un Parco ANTROPIZZATO e non solo vessatorio e punitivo.

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