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Economia

Tagli asili nido, Giambona (PD) “Ennesimo schiaffo a famiglie” della Sicilia

Redazione

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“Quello che sta accadendo con la rimodulazione dei fondi del PNRR è uno scempio annunciato da mesi che si traduce nell’ennesimo schiaffo per le famiglie e i bimbi siciliani. Siamo all’ennesimo paradosso di un governo nazionale che si mostra ancora una volta non in grado di gestire i fondi del PNRR e di un governo regionale succube di una gestione dissennata che per logiche di potere torna a danneggiare, in modo indisturbato, soprattutto la Sicilia”. Così il vice-presidente del gruppo parlamentare PD, Mario Giambona, ha commentato la riduzione degli stanziamenti del PNRR per asili nido e scuole dell’infanzia messa in atto dal governo Meloni. “Il governo nazionale ha deciso di far restare la Sicilia ben al di sotto dalla media posti garantita per legge a livello nazionale – continua Giambona -. Il PNRR prevedeva di ridurre il gap tra Nord e Sud, ma così non sarà e a pagarne le conseguenze saranno le famiglie, che non potranno contare sull’appoggio delle strutture pubbliche perché a beneficiarne saranno solo il 13% dei bambini – conclude. Le altre famiglie invece dovranno ricorrere alle strutture private per poter garantire ai loro bimbi l’accesso alle strutture della prima infanzia”.

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Cultura

Pantelleria, riaperti i termini per progetti a Democrazia Partecipata

caterina murana

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Nuova scadenza per presentare progetti da parte di associazioni o cittadini da partecipare con il Comune di Pantelleria

l Comune di Pantelleria, avviso pubblico, rende noto di posticipare la scadenza di presentazione dei progetti da includere nella Democrazia Partecipata, visto che nel precedente termine sono pervenuti solo 14 istanza dalle associazioni o enti riportati nell’atto pubblico.

Dare atto che: – l’Avviso pubblico per la presentazione dei progetti, n.1223/Reg. albo del 11/04/2024, è stato
pubblicato all’albo pretorio dal 11/04/2024 al 20/05/2024; – entro i termini prefissi nell’Avviso pubblico, sono pervenute n.14 istanze di partecipazione
alle selezione di che trattasi e precisamente da parte dei seguenti cittadini e/o associazioni:
 Associazione L’Albero Azzurro, Prot. n.10323 del 20/05/2023
 Associazione dai un sorriso, Prot. n.9342 del 07/05/2024
 Il Piccolo Principe, prot. 9972 del 14/05/2024
 Il Piccolo Principe, prot. 9973 del 14/05/2024
 Agorà, prot. 10278 del 17/05/2024
 Siragusa Stefania, 21670 del 20/05/2024
 ASD PGS Madonna della Pace, 10329 del 20/05/2024
 Belvisi Ivano, 10341 del 20/05/2024
 Circolo Ogigia, 10339 del 20/05/2024
 Pantelleria Corpo Mente e Spirito, 10350 del 20/05/2024
 Tennis School Pantelleria ASD, 9153 del 06/2024
 ASD L’Airone dei Venti, 10258 del 17/05/2024
 ASD L’Airone dei Venti, 10266 del 17/05/2024

Ravvisato pertanto la necessità di riaprire i termini di presentazione delle proposte progettuali al
fine di consentire la presentazione di nuovi progetti di Democrazia Partecipata per l’anno 2024 ed
evitare la restituzione delle somme non utilizzate;
2) PRENDERE ATTO delle risultanze del verbale di Democrazia Partecipata del 04/10/2024.

Riapertura termini 

3) PROCEDERE ad una riapertura dei termini per la presentazione di proposte, a mezzo nuovo
avviso con scadenza quindicinale al fine di poter definire tutto il procedimento entro il
20/11/2024.

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Economia

Crisi vitivinicola in Sicilia: Safina (PD) annuncia 10 emendamenti alla Finanziaria

Redazione

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Trapani 21 ottobre 2024 – “Sono 10 gli emendamenti che ho presentato alla manovra finanziaria in discussione da domani all’Assemblea regionale siciliana per garantire il supporto ai viticoltori, duramente colpiti dalla crisi economica e climatica nel 2022/2023. Nonostante i 25 milioni di euro promessi per il biennio 2024/2025, questi fondi sono spariti, lasciando il comparto agricolo senza ristoro. Il Fondo Sicilia, gestito dall’Irfis, è ormai esaurito e bisogna trovare subito una nuova soluzione. Accanto ai viticoltori, anche gli allevatori sono stati abbandonati”.

Con queste parole, Dario Safina, deputato regionale del Partito Democratico, attacca il governo Schifani, accusandolo di aver disatteso le promesse fatte al settore agricolo siciliano.

“La situazione è insostenibile. I 25 milioni destinati a sostenere i produttori, che affrontano gli effetti devastanti di peronospora e siccità, non sono mai arrivati. Questo è inaccettabile” afferma con forza Safina.

Safina propone di redistribuire le risorse, recuperando 10 milioni dall’articolo 3 e 2,5 milioni dall’articolo 2 per fronteggiare l’emergenza nel settore vitivinicolo e assegnare i primi risarcimenti a partire da quest’anno. “Se il governo non interviene subito, ci ritroveremo non solo con una crisi produttiva, ma anche con una grave crisi sociale”.

Tra le sue proposte, anche quella di un contributo di 4 milioni di euro a favore delle cantine sociali, in difficoltà per l’aumento dei costi fissi e la carenza di ammassi. “Questi fondi sono essenziali per salvaguardare le aziende e l’economia agricola siciliana” aggiunge.

 

“Le mie non sono soluzioni definitive, ma un punto di partenza. Il governo deve fare qualcosa di concreto. Se non trova i fondi e non agisce immediatamente, si assuma la responsabilità di questo fallimento”, conclude il deputato, esortando l’esecutivo a rispettare gli impegni presi verso un settore cruciale per l’economia siciliana.
 
 

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Economia

Democrazia Partecipata 2024, nulla di fatto per metà dei Comuni siciliani. Vediamo quali

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Primato positivo per il Ragusano, negativo per l’area etnea
A meno di 3 mesi dalla fine dell’anno, la democrazia partecipata 2024 in Sicilia è lontana
dal raggiungimento degli obiettivi di legge. Secondo i dati del monitoraggio civico di
“Spendiamoli Insieme”, infatti, sono 187 su 391 i Comuni che non hanno ancora avviato i
processi partecipativi previsti dalla normativa regionale siciliana.

Un numero che segna comunque un significativo miglioramento rispetto all’anno scorso,
quando i Comuni inadempienti erano 215. In termini percentuali si passa dal 54,9 per
cento del 2023 al 47,8% del 2024.

E ancora: il territorio che si comporta meglio è il Ragusano con 9 Comuni che hanno
avviato i processi su 12. L’area metropolitana di Messina è al secondo posto con 61
Comuni su 108. Terzo il Palermitano con 45 Comuni su 82. Primato negativo quello
dell’area metropolitana di Catania con 24 processi avviati su 58 e dunque 34 Comuni
ancora fermi al palo.
Ed ecco un altro dato. Al di là dell’avvio dei processi, mancano ancora all’appello le altre
fasi (votazione e scelta dei progetti a cui assegnare i fondi). E infatti i processi 2024 già
conclusi sono appena 88, ovvero poco meno della metà di quelli avviati (esattamente il
47%) e poco più di un quinto di quelli che si devono avviare in tutto (22,5%).

Il quadro rivela una criticità vera e propria. “Dare tempo sufficiente e informazioni
adeguate ai cittadini affinché possano scegliere con consapevolezza il progetto o i progetti
cui destinare le risorse – sottolinea il team di “Spendiamoli Insieme” – è fondamentale per
agevolare la partecipazione e responsabilizzare rispetto alle preferenze che si esprimono”.
Non per caso, “Spendiamoli Insieme”, lo scorso luglio, ha depositato all’ARS una proposta
di miglioramento della normativa, sostenuta dalle firme di oltre 3500 cittadini siciliani.

Ha
chiesto infatti che siano certe per tempo le somme a disposizione degli enti (oggi il dato
ufficiale si ha due o tre anni dopo), che ci siano tempi certi (con l’avvio contestuale dei
processi di tutti i Comuni), che le fasi (e le loro tempistiche) siano anch’esse certe e
definite in modo unico. Un po’ di correttivi, in pratica, per “permettere alle amministrazioni
comunali e alla cittadinanza siciliana di attivare processi semplici, efficaci e realmente
partecipativi. Resta da vedere se le proposte saranno accolte o meno”.

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