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Economia

Trapani, al via il XX Premio Saturno: la Sicilia che produce in primo piano

Matteo Ferrandes

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l Premio Saturno celebra il ventennale:
la Sicilia che produce in primo piano a Trapani
La presentazione della manifestazione

 
Trapani, 1 settembre 2023 – La Sala Sodano di Palazzo d’Alì, a Trapani, ha accolto ieri la conferenza stampa di presentazione del “Premio Saturno, la Sicilia che Produce” moderata da Vittoria Abbenante, una delle conduttrici dell’evento.

Giacomo Tranchida, sindaco del Comune di Trapani, ha dichiarato: “Questo Premio è un format che celebra ciò che la Sicilia produce di meglio. È un modo per mettere in luce le aziende e le figure che contribuiscono al progresso e alla crescita della nostra regione.”

Giuseppe Pace, Presidente di Unioncamere Sicilia, ha sottolineato l’importanza dell’evento per il tessuto economico e sociale dell’isola: “Il Premio Saturno rappresenta un’opportunità unica per riconoscere e valorizzare l’imprenditorialità”.

Massimo Marino, Presidente dell’associazione “Premio Saturno, la Sicilia che Produce”, ha illustrato i dettagli della manifestazione. “Questa edizione speciale celebra il ventennale e conferma il nostro impegno nel promuovere la cultura dell’eccellenza e dell’innovazione.”

L’appuntamento con il Premio Saturno sarà dal 5 al 10 settembre nella suggestiva Piazza Vittorio Emanuele, a Trapani. Tutti i giorni a partire dalle ore 18.00 fino all’una di notte un palinsesto ricco con talk, premiazioni, cabaret, DJ set, concerti, expo village, cooking show e degustazioni.

La manifestazione è organizzata dall’omonima associazione con il patrocinio della Città di Trapani ed Unioncamere Sicilia, oltre che avvalersi della collaborazione di istituzioni, aziende e associazioni del territorio siciliano.

Dopo l’apertura del village espositivo alle 18.00, si parte martedì 5 settembre, alle 19.00, con il talk intitolato “50enario Giornata Mondiale dell’Ambiente”. Il direttore di Telesud, Nicola Baldarotta, si concentrerà sull’importanza della tutela ambientale. Alle 20.00, il primo cooking show con protagonista lo chef Andy Luotto che ci condurrà in un viaggio culinario ricco di sapori, creatività e passione. Ad affiancarlo ci sarà Vittoria Abbenante, presentatrice di tutti i cooking show del Premio Saturno. Alle 21.30, sul palco insieme alla giornalista Stefania Renda ci sarà lo showman Sasà Selvaggio per presentare la manifestazione. Durante la serata avverranno le prime premiazioni. Alle 23.00, infine, si terrà il concerto degli Shakalab e DJ Yanez.

Mercoledì 6 settembre, sempre a partire dalle 19.00, il talk dal titolo “Lo sport oggi in Sicilia”, esplorando il futuro dello sport nell’isola con ospiti, fra gli altri, il giornalista Italo Cucci e l’assessore allo sport del Comune di Trapani, Emanuele Barbara. A seguire, un altro cooking show con il poliedrico protagonista di “Quelli della Notte”, Andy Luotto. Alle 21.30, poi, sul palco, la presentazione ufficiale della squadra di pallamano femminile Handball Erice per la stagione 2023/24. A seguire il DJ set con Paolo Noise, noto volto dello Zoo di 105 e dell’Isola dei Famosi, insieme a Dj Marietto e Miki The Voice.

Giovedì 7 settembre il futuro sostenibile sarà affrontato nell’ambito del talk “Il mare e l’economia circolare”. Appuntamento ore 19.00. Gli ospiti Salvatore Quinci, presidente del Flag Trapanese, e Domenico Leone, presidente di Agripesca Sicilia, racconteranno le sinergie tra ambiente marino e economia sostenibile. Alle 20.00 il cooking show con l’enogastronauta Peppe Giuffre, che ci farà scoprire nuovi orizzonti culinari. La serata si concluderà con “Stand Up Sicily”, di e con Ernesto Maria Ponte, si alterneranno sul palco i comici Chris Clun, Stefano Piazza, Anna Graziano e Massimo Cagnina.

Venerdì 8 settembre, alle 19.00, nel talk “Ragazzi, il pesce è a tavola. La dieta mediterranea”, condotto da Stefania Renda, si parlerà di benessere con la nutrizionista Giovanna Tranchida, con Pina Mandina, dirigente dell’Istituto “V. e I. Florio” di Erice, Giuseppe Marino, dirigente di Agripesca Sicilia e Filippo Amodeo della Nino Castiglione. Sempre alle 20.00, un nuovo cooking show con la partecipazione dello chef Mirko Catanzaro ed il suo “Tradizione Remix”. La serata si chiuderà con le premiazioni insieme al presidente di Sicindustria di Trapani, Vito Pellegrino, in memoria dell’imprenditore ed ex vice presidente di Confindustria Sicilia, Gregory Bongiorno, prematuramente scomparso lo scorso gennaio. Le premiazioni rappresentano un momento di riflessione su quanto sia prezioso il contributo degli imprenditori alla crescita economica e sociale del territorio. Alle 23.00, i “40 che ballano i 90” ci porteranno indietro nel tempo attraverso le più famose canzoni dance degli anni ‘90.

Sabato 9 settembre, sempre alle 19.00, il talk “Il Made in Sicily sulle tavole dell’Isola”, un sondaggio, creato in esclusiva per Premio Saturno da Demopolis, darà uno sguardo sui consumi dei siciliani a tavola. Ospiti Pietro Vento, direttore dell’istituto Demoscopico, lo scrittore Giacomo Pilati e l’assessore allo Sviluppo Territoriale di Trapani, Andreana Patti. Un cooking show del Maestro cuscusiero Pino Maggiore farà scoprire, poi, nuove delizie culinarie celebrando i 65 anni della “sua” Cantina Siciliana. Alle 22.30 il concerto di Jaka&The Elymians. A mezzanotte la DJ palermitana Claudia Giannettino, seconda nella categoria Miglior Woman dj 2022 ai “Music Award”, farà ballare i giovani, e non solo, al ritmo della musica dance.

Il Premio Saturno si concluderà domenica 10 settembre con il talk “La multifunzionalità dell’impresa di pesca”, esplorando il futuro dell’industria ittica nella regione. Sul palco Natale Amoroso, presidente di O. P.Trapani, Toto Braschi del CDA Flag Trapanese, Marco Tramati, presidente di O.P. della Pesca del Tonno. A seguire, il maestro panettiere Giuseppe Martinez. La serata finale di premiazioni concluderà l’evento in un’atmosfera di celebrazione, con i saluti dell’assessore alla Cultura e Spettacolo oltre che presidente del Distretto Turistico della Sicilia Occidentale, Rosalia d’Alì.

Per ulteriori informazioni e aggiornamenti sull’evento visitare il sito web www.premiosaturno.com e le pagine Facebook Premio Saturno – Telesud Trapani e Telesud Trapani.

Economia

Pantelleria, Assessore Tremarco su Piano di Marketing Territoriale: progetto politico per un turismo sostenibile

Redazione

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Pantelleria, emblema di una bellezza autentica, è pronta a compiere un passo decisivo verso il futuro. Con il Piano di Marketing Territoriale, stiamo gettando le basi per un turismo sostenibile, che valorizzi il nostro territorio senza comprometterne l’integrità, e che trasformi la nostra isola in una destinazione d’eccellenza a livello nazionale e internazionale.

Un ecosistema digitale per un turismo sostenibile
Non si tratta semplicemente di un portale turistico. Il cuore del nostro progetto è la creazione di un ecosistema digitale integrato, pensato per promuovere Pantelleria in modo intelligente e rispettoso. Questo ecosistema non solo racconterà la nostra isola al mondo, ma offrirà strumenti concreti per migliorare l’esperienza dei visitatori e supportare gli operatori turistici e commerciali locali. Percorsi personalizzati basati sugli interessi dei viaggiatori e una comunicazione orientata alla sostenibilità saranno il nostro punto di forza. Attraverso questi strumenti, vogliamo attirare un turismo consapevole, attento e rispettoso dell’ambiente, in linea con le peculiarità del nostro territorio che ospita l’unico parco nazionale della Sicilia.

Un piano costruito insieme alla comunità
Questo progetto non nasce a porte chiuse, ma da un percorso di ascolto e condivisione. Per tre giorni, i consulenti esperti di Happy Minds hanno incontrato operatori turistici e commerciali dell’isola, raccogliendo suggerimenti, opinioni e visioni per il futuro. Interviste e focus group hanno permesso di creare una base solida, dove le esigenze di chi vive e lavora a Pantelleria si intrecciano con la strategia di promozione. Il vero valore di questo piano non risiede solo nelle soluzioni tecnologiche, ma nella sua capacità di mettere al centro le persone: chi visita Pantelleria e chi la rende ogni giorno speciale con il proprio lavoro.

Un valore politico e non solo economico
Le perplessità della minoranza, emerse durante l’ultimo consiglio comunale, si sono concentrate soprattutto sul costo dell’operazione. È un tema che merita attenzione, e sono il primo a voler giustificare ogni singolo euro investito. Ma non possiamo limitarci a guardare il piano solo come una spesa: è un investimento strategico che produrrà benefici economici concreti per l’intera comunità. Non dobbiamo dimenticare che il valore di questo progetto non è solo economico, ma anche profondamente politico. È la realizzazione di uno dei punti centrali del nostro programma amministrativo: costruire un futuro turistico per Pantelleria basato su una visione chiara e condivisa.
Questo piano rappresenta un risultato tangibile del nostro lavoro, una promessa mantenuta verso i cittadini.

Un’identità che si proietta verso il futuro
L’ecosistema digitale non è un semplice strumento tecnologico: è il mezzo con cui Pantelleria può raccontarsi al mondo, rispettando la sua identità e promuovendo i suoi valori. Ogni elemento del nostro patrimonio sarà parte integrante di questa narrazione: dalla vite ad alberello, patrimonio dell’umanità, ai dammusi, dalle calette suggestive alle terme naturali, passando dalle nostre tradizioni fino all’enogastronomia. Con questa strategia non vogliamo omologarci, ma distinguerci. Pantelleria non sarà mai un’isola come le altre: sarà un luogo unico, dove sostenibilità e autenticità devono necessariamente convivere.

Una visione condivisa per un futuro migliore
Lavorare insieme, mettere al centro la comunità e pensare a lungo termine: questi sono i pilastri del Piano di Marketing Territoriale. Sappiamo che il cammino è impegnativo, ma abbiamo il coraggio di affrontarlo, con la consapevolezza che stiamo costruendo qualcosa di grande per Pantelleria. La nostra isola merita di essere conosciuta, vissuta e amata da chi sa apprezzare la sua unicità. E insieme, come comunità, renderemo possibile questa trasformazione.

Federico Tremarco
Assessore al Turismo – Comune di Pantelleria

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Economia

Consumi nascosti nelle bollette: il 40% deriva da una voce poco considerata

caterina murana

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Una porzione significativa dei costi energetici deriva dai consumi nascosti, spesso legati ai dispositivi lasciati in standby, che possono arrivare a incidere fino al 40% del totale annuale. Adottare alcune semplici misure, come spegnere completamente gli apparecchi e utilizzare strumenti più efficienti, consente di ridurre sensibilmente le spese sulle bollette.

Il peso dello standby sui consumi domestici
I dispositivi lasciati in standby sono una delle principali fonti di spreco energetico nelle abitazioni. Sebbene non vengano utilizzati attivamente, continuano a consumare energia, contribuendo fino al 40% del consumo totale in molte famiglie. Televisori, decoder e stampanti sono tra i responsabili principali, poiché mantengono alimentati i circuiti interni per essere pronti all’uso.

Nelle case più grandi o con nuclei familiari numerosi, l’elevato numero di apparecchi e il loro utilizzo più frequente fanno lievitare i consumi. Anche in abitazioni con pochi elettrodomestici, i consumi dovuti allo standby possono rappresentare un costo considerevole, soprattutto se non vengono controllati in maniera adeguata. Questo fenomeno riguarda non solo i dispositivi elettronici, ma anche caricabatterie, elettrodomestici minori e persino decorazioni luminose, i cui consumi sommati hanno un impatto notevole.

Come ottimizzare la gestione dei dispositivi
Una gestione più attenta e consapevole dei dispositivi domestici rappresenta il primo passo verso la riduzione dei consumi energetici derivanti dagli elettrodomestici. Spegnere completamente gli apparecchi è fondamentale, poiché lasciare i dispositivi in standby genera un consumo costante che, accumulandosi nel tempo, incide significativamente sulle bollette.

Ecco alcune strategie pratiche:

spegnere i dispositivi completamente per evitare sprechi;
usare multiprese con interruttore o prese smart, che consentono di disattivare più dispositivi contemporaneamente;
scollegare gli apparecchi stagionali, come i condizionatori durante i mesi invernali;
prestare attenzione alle fasce orarie energetiche, concentrando i consumi negli orari in cui si spende meno.

Queste abitudini non solo riducono i costi in bolletta, ma possono anche allungare la vita utile degli elettrodomestici, proteggendoli da eventuali danni causati da alimentazione costante.

Elettrodomestici efficienti: una scelta strategica
Un altro modo per risparmiare consiste nel preferire elettrodomestici ad alta efficienza energetica, come quelli con certificazione A++ o A+++. Questi dispositivi, oltre a consumare meno energia durante l’utilizzo attivo, riducono anche il consumo in standby. È altrettanto importante mantenere in buono stato gli impianti domestici, ad esempio effettuando manutenzione regolare alla caldaia e al sistema di riscaldamento, per evitare sprechi legati a guasti o perdite di efficienza.

Le tecnologie smart possono fare la differenza: molti elettrodomestici moderni sono dotati di sistemi che monitorano i consumi in tempo reale, fornendo dati utili per ottimizzare l’uso dell’energia. Anche se l’investimento iniziale può sembrare elevato, il risparmio a lungo termine ripaga abbondantemente la spesa.

Ulteriori consigli per eliminare i consumi nascosti
Per contrastare efficacemente i consumi nascosti, si possono adottare diverse soluzioni pratiche. Ad esempio, prese programmabili possono spegnere automaticamente i dispositivi nelle ore notturne o quando non sono utilizzati. Inoltre, l’uso di monitor energetici domestici aiuta a identificare gli apparecchi più dispendiosi, fornendo dati in tempo reale per interventi mirati.

Un approccio graduale prevede anche la sostituzione degli elettrodomestici più vecchi con modelli più efficienti, un investimento che si ripaga nel tempo attraverso bollette più contenute. La combinazione di consapevolezza sui consumi e tecnologie avanzate non solo riduce i costi, ma contribuisce anche a diminuire l’impatto ambientale delle famiglie, oltre all’attivazione di offerte 100% green derivanti da fonti rinnovabili.

Con l’adozione di politiche e incentivi governativi per l’efficienza energetica, questa transizione può essere accelerata, portando vantaggi sia economici che ambientali.

Fonte: https://www.prontobolletta.it/news/consumi-nascosti-bollette/

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Economia

Perché il prezzo delle patate sta aumentando in Italia?

Redazione

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Negli ultimi mesi, il prezzo delle patate ha subito un significativo aumento, mettendo in discussione il loro ruolo di alimento “povero” e accessibile. Al 30 settembre 2024, il costo al consumo ha registrato un incremento di 15 centesimi rispetto all’anno precedente, mentre i costi di produzione si avvicinano ai 12.000 euro per ettaro.

Questa situazione riflette una combinazione di fattori climatici, economici e strutturali che stanno influenzando non solo l’Italia, ma l’intero mercato europeo.

Quali sono le cause principali del rincaro delle patate?
L’aumento del prezzo delle patate è attribuibile a diversi fattori, molti dei quali legati ai cambiamenti climatici. Eventi come piogge abbondanti e periodi di siccità hanno ridotto le rese produttive, declassando una parte significativa del raccolto. Nel 2023, le produzioni europee hanno subito uno dei peggiori cali degli ultimi dieci anni, con 11.000 ettari coltivati a patate persi in tutta Europa, secondo dati di UNAPA.

Inoltre, l’industria alimentare rappresenta un’agguerrita concorrenza. Con il 60% del consumo di patate destinato a prodotti trasformati nei Paesi OCSE, la domanda da parte di questo settore è in costante crescita. Le proiezioni indicano un possibile aumento del 70% della domanda globale entro il 2030, spingendo molti produttori a preferire contratti più remunerativi con l’industria di trasformazione piuttosto che il mercato al dettaglio.

Anche l’aumento dei costi dei fattori produttivi, come i semi, contribuisce al problema. L’Italia, che importa quasi 865.000 tonnellate di tubero seme all’anno (+33% rispetto al 2022), deve far fronte a costi crescenti, rendendo sempre più onerosa la coltivazione.

Come influisce la dipendenza dall’importazione sulle patate italiane?
L’Italia è fortemente dipendente dalle importazioni di patate, soprattutto dalla Francia, Germania e Spagna. Tuttavia, il calo delle produzioni in questi Paesi sta esercitando una pressione significativa sul mercato italiano. Ad esempio, la Spagna ha dovuto azzerare le esportazioni per soddisfare il proprio consumo interno, aggravando la situazione.

Secondo l’Istat, il 2023 ha visto un incremento delle importazioni italiane di patate da 650.000 tonnellate a quasi 865.000 tonnellate, segnando una crescita del 33% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, le esportazioni italiane si mantengono su livelli minimi, con sole 100.000 tonnellate. Questa disparità espone il mercato italiano a ulteriori rischi in caso di fluttuazioni dei prezzi globali.

Nonostante ciò, le superfici coltivate a patata in Italia sono rimaste stabili negli ultimi anni, attestandosi intorno ai 47.000 ettari. Tuttavia, l’utilizzo di varietà meno adatte, dovuto a semine irregolari, e i danni causati da parassiti come l’elateride, continuano a compromettere la redditività dei produttori.

Come influiscono i fattori energetici sul prezzo delle patate?
L’aumento del prezzo delle patate è strettamente legato alla crisi energetica e all’inflazione. I processi agricoli, come l’irrigazione, la conservazione e la trasformazione, dipendono fortemente dall’elettricità. L’incremento dei costi energetici ha reso queste operazioni sempre più onerose, contribuendo all’aumento del prezzo finale delle patate.

Al 30 settembre 2024, il rincaro di 15 centesimi al chilo rispetto all’anno precedente riflette anche l’impatto di questi fattori. L’irrigazione intensiva, resa necessaria dai cambiamenti climatici, richiede un consumo energetico maggiore, mentre i sistemi di conservazione a lungo termine nelle celle frigorifere si stanno dimostrando particolarmente costosi per gli agricoltori. Il costo per kWh più elevato sta aumentando ulteriormente il prezzo delle operazioni agricole, con effetti a cascata sui consumatori.

Inoltre, l’industria di trasformazione, che rappresenta oltre il 60% del consumo finale di patate nei Paesi OCSE, richiede notevoli quantità di energia per produrre beni come patatine fritte e prodotti surgelati. Questo settore, già in forte espansione con una domanda prevista in aumento del 70% entro il 2030, sta assorbendo ulteriori risorse energetiche, aumentando così i costi complessivi della filiera.

In questo contesto, i rincari energetici non solo gravano sulle bollette domestiche, ma si riflettono anche sul costo dei beni alimentari essenziali, riducendo il potere d’acquisto delle famiglie. Le bollette più elevate impattano direttamente sui produttori, aumentando i costi di gestione delle loro attività. Investire in tecnologie più efficienti e in fornitori di energia con offerte sostenibili potrebbe mitigare l’impatto di questi aumenti a lungo termine.

Fonte: https://www.prontobolletta.it/news/aumento-prezzo-patate-in-italia/

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