Cultura
Trapani, Corso di laurea in Scienze Ostetriche dal prossimo anno accademico del polo universitario cittadino
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Valorizzare il ruolo dell’ostetrico. È la mission dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Trapani che punta sul corso di laurea in Scienze Ostetriche, al via dal prossimo anno accademico, al Polo Territoriale di Trapani dell’#unipa.
L’Asp di Trapani ha subito sposato questa iniziativa e la sua adesione è fondamentale per l’istituzione del corso di laurea. L’Azienda, infatti, non soltanto ha accolto la richiesta dell’Università di Palermo per far svolgere i tirocini agli studenti nei presidi e nelle strutture sanitarie provinciali, ma metterà a disposizione degli stessi studenti anche le aule per la didattica, confermando il suo ruolo essenziale per il ritorno del corso di laurea in #Ostetricia al Polo Territoriale di Trapani a distanza di oltre un decennio.
“Non è un caso che si sia iniziato da qui – ha spiegato il Direttore generale Ferdinando Croce alla presentazione del corso di laurea -. Il nostro lavoro punta a specializzare le unità operative dell’area materno-infantile attraverso l’inserimento e la valorizzazione del profilo di ostetrico. Le unità operative devono essere popolate soprattutto dal modello professionale dell’ostetrico rispetto a quello generalista dell’infermiere il quale, a sua volta, sta acquisendo delle caratteristiche di specializzazione ulteriori che lo porteranno a occupare altre aree di attività dell’azienda sanitaria”.
Per il Direttore generale “la filiera Ateneo-Azienda sanitaria è vincolata da un binomio indissolubile nel quale dobbiamo farci carico di predisporre e immaginare, con gli altri Enti interessati, un percorso nel quale il giovane studente inizi il ciclo universitario a Trapani e poi, attraverso l’accesso alle carriere e le selezioni dei concorsi, prosegua la sua attività lavorativa nelle istituzioni e nelle amministrazioni. Dobbiamo sforzarci di assecondare le loro aspirazioni. Fare in modo che i giovani sviluppino i loro talenti nel nostro territorio o, nel caso in cui si allontanino, dobbiamo creare le condizioni per farli rientrare. Devono lavorare e portare le loro intelligenze in questo territorio per evitare che si verifichino fenomeni passati che hanno portato a spopolamento e depotenziamento.
L’azienda deve sforzarsi di realizzare, attorno al singolo avviso di selezione, anche una serie di caratteristiche di benessere organizzativo che passano dalla logistica, a partire dall’aeroporto, per agevolare il percorso lavorativo di quei professionisti che vogliono venire a lavorare in questo territorio”.
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Cultura
Giornata internazionale della lingua madre: l’Auclis diffonde 10 regole chiave del siciliano scritto
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Oggi si celebra la Giornata Internazionale della Lingua Madre, istituita nel 1999 dall’Unesco per promuovere la diversità linguistica e culturale e il multilinguismo, che ha avuto la sua prima edizione nell’anno 2000. La data che si scelse è significativa perché proprio un 21 febbraio, quello del 1952, alcuni studenti furono uccisi dalla polizia a Dacca, la capitale dell’attuale Bangladesh, mentre manifestavano per il riconoscimento della loro lingua materna, il bengalese, come una delle due lingue nazionali dell’allora Pakistan.
La Giornata sarà celebrata anche quest’anno con numerosi eventi in tutto il mondo. Anche in Sicilia avranno luogo iniziative e momenti celebrativi, alcuni dei quali riguardanti la lingua siciliana.
L’AUCLIS, l’associazione che riunisce le associazioni che si occupano di lingua e cultura siciliana, in questa occasione rende pubblico un elenco di regole ortografiche utili per scrivere in lingua siciliana.
«Le seguenti dieci regole sono estrapolate dal siciliano letterario; per farlo, abbiamo considerato e analizzato – fa sapere l’AUCLIS nella sua nota – alcuni tra i più importanti autori di opere in prosa e poesia, di dizionari e di grammatiche di lingua siciliana. In particolare, per i dizionari Siciliano-Italiano e Italiano-Siciliano: Pasqualino-Rocca, Vincenzo Mortillaro, Salvatore Camilleri; per le grammatiche della lingua siciliana: Innocenzo Fulci, Giuseppe Pitrè, Salvatore Camilleri, Vito Lumia, Gaetano Cipolla, Salvatore Russo; per i testi di prosa e di poesie, i seguenti autori della letteratura in lingua siciliana: Giovanni Meli, Domenico Tempio, Giuseppe Fedele Vitale, Giuseppe Pitrè, Antonio Palomes, Nino Martoglio, e i contemporanei (scelti numerosi, a dimostrazione della vitalità della koinè letteraria) di ogni parte di Sicilia: Nino Barone, Giovanna Cassarà, Giuseppina Cassarà, Alberto Criscenti, Rita Elia, Francesco Ferrante, Giuseppe Gerbino, Lina La Mattina, Euranio La Spisa, Antonino Magrì, Alessio Patti, Alfio Patti, Nino Pedone, Arcangela Rizzo. Tutti questi autori e opere (e moltissimi altri che non abbiamo analizzato) concordano nelle dieci regole individuate, che vengono anche insegnate dal prof. Alfonso Campisi all’Università ‘La Manouba’ di Tunisi nelle lezioni accademiche del corso di Lingua e Cultura Siciliana».
Queste le regole diramate dall’AUCLIS:
1. L’alfabeto della lingua siciliana è composto dalle seguenti 22 lettere: A, B, C, D, E, F, G, H, I, J, L, M, N, O, P, Q, R, S, T, U, V, Z. A queste 22 lettere va aggiunto il digramma DD quando esprime la occlusiva retroflessa sonora, esito del nesso etimologico -LL- (come in cuteddu); in questo caso va considerato come unica ‘lettera’ quando si effettua la divisione della parola in sillabe: cu-te-ddu. Le lettere K, X e Y sono state usate nell’alfabeto siciliano alcuni secoli addietro e, più recentemente, anche la Ç. La conoscenza di questo loro uso può essere utile nella lettura di testi in siciliano antico o di alcuni rari attuali toponimi e cognomi siciliani.
2. Il rotacismo, cioè la trasformazione del suono della D – intervocalica o a inizio di parola – in R, fenomeno che avviene nel parlato in molte parti di Sicilia (ma non dovunque), non si evidenzia nello scritto dove rimane la D etimologica. Esempi: diri e non riri; dumani e non rumani; càdiri e non càriri.
3. In siciliano la B e la G (e, in alcune zone anche la R e la D) in inizio di parola si pronunciano sempre doppie ma nella scrittura tale fenomeno della lingua parlata non si evidenzia; per cui si scrive bonu (e nonbbonu), gebbia (e non ggebbia), rota (e non rrota), dui (e non ddui).
4. Ogni qualvolta la parte iniziale di una parola, venendo a contatto nel parlato con la parte finale di quella che la precede, cambia di suono, tale cambiamento non viene evidenziato nella scrittura; pertanto, scriveremo tri cani (e non tri ccani), tri jorna (e non tri gghiorna), un jornu (e non un gnornu).
5. Nel siciliano scritto di registro alto è preferibile usare sempre le forme intere. Per esempio, è preferibile usare come articoli determinativi lu, la, li, anziché le forme abbreviate ‘u, ‘a, ‘i.
6. Quando si volesse scrivere un termine nella sua forma abbreviata (ove esistesse), si deve mettere l’apostrofo ad indicare la caduta di parte del termine intero: su’ = sunnu; ‘ccattari = accattari. Se la forma intera non è più usata da nessuna parte, allora non c’è bisogno di mettere l’apostrofo: gnuranti (anziché ‘gnuranti).
7. In alcune zone e in alcuni casi la R che precede un’altra consonante viene pronunciata I (‘vocalizzazione’), in altre zone scompare e, in entrambi i casi, la consonante che segue viene pronunciata doppia; questi fenomeni del parlato non saranno considerati nella scrittura, dove rispetteremo l’etimologia, per cui scriveremo, ad esempio, portu e non pottu o puoittu.
8. In alcune zone della Sicilia esiste nel parlato la dittongazione metafonetica o quella incondizionata; nessuna di esse trova riscontro nella scrittura per cui si scrive fora e non fuora, bonu e non buonu, buanu o buenu.
9. Tranne i monosillabi, nessuna parola in siciliano termina per O o E, a meno che non siano accentate.
10. Si scrive sempre una sola Z – tranne in pochissime eccezioni – quando ad essa seguano due vocali come in tutte le parole terminanti in -zioni o in -zia e -ziu (azioni, predicazioni, binidizioni etc.; dilizia, pasturizia, rigulizia etc.; cardinaliziu, fattiziu etc.).
Personaggi
Claudio Baglioni in “Piano di volo solo tris”: 3 tappe in Sicilia
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CLAUDIO BAGLIONI
PIANO DI VOLO
SOLOtris
DICEMBRE 2025:
10 NUOVI RECITAL VOCE E ALTRI STRUMENTI IN 6 TEATRI DEL SUD ITALIA
COMPLETANO L’ULTIMO GIRO NEI GRANDI TEATRI LIRICI DEL BELPAESE
DECOLLATO IL 15 GENNAIO DAL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA
SALERNO, SAN SEVERO, TARANTO, ISERNIA, SULMONA E BARI
PORTANO A 120 I “CONCERTI RAVVICINATI DEL TERZO TIPO” IN 48 CITTÀ
CHE RIPERCORRONO ATTRAVERSO REALTÀ E IMMAGINAZIONE
LE COMPOSIZIONI PIÙ PREZIOSE DEL REPERTORIO DI BAGLIONI
10 nuovi recital solistici in 6 teatri del Sud Italia completano a dicembre “PIANO DI VOLO SOLOtris”, l’ultimo tour nei grandi teatri lirici italiani di CLAUDIO BAGLIONI, che dal suo decollo – il 15 gennaio dal Teatro dell’Opera di Roma – sta ottenendo un clamoroso successo.
Dopo “SOLO” e “SOLObis”, “PIANO DI VOLO SOLOtris” rappresenta il gran finale del percorso concertistico assolo con il terzo, nuovo e perfezionato capitolo dell’esperienza musicale dal vivo nei teatri classici.
Le nuove mete del PIANO DI VOLO sono il Teatro Verdi di Salerno l’11 e il 12 dicembre, il Teatro Verdi di San Severo il 15 e il 16 dicembre, il Teatro Orfeo di Taranto il 18 e il 19 dicembre, l’Auditorium 10 Settembre 1943 di Isernia il 22 dicembre, il Teatro Maria Caniglia di Sulmona il 23 dicembre e, infine, il Teatro Petruzzelli di Bari il 28 e il 29 dicembre.
I biglietti per i nuovi concerti di “PIANO DI VOLO SOLOtris” saranno disponibili da domani, giovedì 20 febbraio, alle ore 10.00 su TicketOne.it e nei punti vendita e nelle prevendite abituali (per info www.friendsandpartners.it).
“SOLOtris”, con 120 concerti che attraversano dal Nord al Sud il Belpaese fino alla fine dell’anno, toccando gli scenari più prestigiosi e suggestivi di 48 città italiane, chiude la trilogia di SOLO. Con un totale di 300 esibizioni, il progetto live diventerà la tournée più lunga della carriera di Claudio Baglioni, completando i precedenti e storici giri di recital solisti: Assolo (1986), Incanto (2001), Diecidita (2011-2012-2013).
Dopo il debutto del tour al Teatro dell’Opera del 15 gennaio Il recital atterrerà in altri due momenti cruciali del tour al Teatro dell’Opera: il 12 maggio 2025, quando sarà completata la mappa del Nord e Centro Italia – prima parte di PIANO DI VOLO – e il 27 ottobre 2025, quando chiuderà, con un passaggio di testimone, questa staffetta ideale, facendo decollare l’ultima fase del sorvolo che porterà Claudio Baglioni sui palchi dei teatri lirici del Sud Italia, fino all’atterraggio definitivo al Teatro Petruzzelli di Bari il 29 dicembre.
PIANO DI VOLO è un concerto-racconto del cantautore, unico protagonista sulla scena. Un’impresa innovativa e sempre in rinnovamento, una trasvolata solitaria in cui l’interprete, il compositore, il musicista e l’intrattenitore s’incontrano tra musica e invenzione, parola e narrazione, storia e sperimentazione, rigore e improvvisazione.
Le canzoni, nelle versioni solistiche, ritornano nella dimensione essenziale e nuda nella quale sono state create e costruite dall’autore – quando erano ancora soltanto “sue” – e, subito dopo, cercano atmosfere inedite, itinerari sconosciuti e luoghi stupefacenti verso cui andare. Ogni brano è un tragitto, una rotta tracciata, un’andatura sorprendente.
Claudio Baglioni è il pilota che annuncia e dirama il suo piano di volo, scelto, di volta in volta, per viaggiare nel tempo e nello spazio, nello stesso momento, reali e fantastici di un palco teatrale, insieme ai passeggeri spettatori. Il piano, declinato in tre modalità – un pianoforte classico gran coda, un pianoforte elettrico e un pianoforte avveniristico – è il mezzo e lo strumento di volo e di suono. Il piano tridimensionale dell’emozione, dell’irrealtà, dell’immaginazione. La performance di PIANO DI VOLO è un’evoluzione speciale, dinamica, una traiettoria artistica sbalorditiva, “singolare”. Un esempio singolo. Come un numero uno. Come l’artista sul palcoscenico. Come in un sorvolo isolato e insolito, ma non da solo. Dentro gli occhi di tanti altri. Con i sogni fatti da tanti altri.
In questo “concerto ravvicinato del terzo tipo”, classico e futuribile, nel medesimo istante, Claudio Baglioni condivide, a strettissimo contatto, con gli spettatori, le opere e le composizioni più preziose del suo repertorio e le vicende della sua vita artistica e personale, come a trovarsi e giocare in un popolato cortile a cielo coperto, nell’ineguagliabile scenario, segreto e magnificente, dei grandi, prestigiosi e bellissimi teatri italiani di tradizione.
Il tour è prodotto e organizzato da Friends & Partners e Come s.r.l.
Queste le date di “PIANO DI VOLO SOLOtris”:
ROMA – TEATRO DELL’OPERA – 15 gennaio 2025
ROMA – TEATRO DELL’OPERA – 12 maggio 2025
ROMA – TEATRO DELL’OPERA – 27 ottobre 2025
BERGAMO – TEATRO DONIZETTI – 17 gennaio 2025
BERGAMO – TEATRO DONIZETTI – 19 febbraio 2025
BERGAMO – TEATRO DONIZETTI – 14 aprile 2025
LIVORNO – TEATRO GOLDONI – 20 gennaio 2025
LIVORNO – TEATRO GOLDONI – 21 gennaio 2025
MONTECATINI – TEATRO VERDI – 24 gennaio 2025
MONTECATINI – TEATRO VERDI – 25 gennaio 2025
MODENA – TEATRO STORCHI – 28 gennaio 2025
MODENA – TEATRO STORCHI – 28 marzo 2025
RAVENNA – TEATRO ALIGHIERI – 29 gennaio 2025
RAVENNA – TEATRO ALIGHIERI – 30 gennaio 2025
ANCONA – TEATRO DELLE MUSE – 02 febbraio 2025
ANCONA – TEATRO DELLE MUSE – 03 febbraio 2025
ANCONA – TEATRO DELLE MUSE – 04 febbraio 2025
MANTOVA – TEATRO SOCIALE – 07 febbraio 2025
MANTOVA – TEATRO SOCIALE – 08 febbraio 2025
GENOVA – TEATRO CARLO FELICE – 10 febbraio 2025
GENOVA – TEATRO CARLO FELICE – 11 febbraio 2025
GENOVA – TEATRO CARLO FELICE – 08 aprile 2025
PARMA – TEATRO REGIO – 12 febbraio 2025
PARMA – TEATRO REGIO – 13 febbraio 2025
PARMA – TEATRO REGIO – 14 febbraio 2025
TORINO – AUDITORIUM DEL LINGOTTO – 16 febbraio 2025
TORINO – AUDITORIUM DEL LINGOTTO – 17 febbraio 2025
TORINO – AUDITORIUM DEL LINGOTTO – 18 febbraio 2025
CAGLIARI – TEATRO LIRICO – 23 febbraio 2025
CAGLIARI – TEATRO LIRICO – 24 febbraio 2025
CAGLIARI – TEATRO LIRICO – 25 febbraio 2025
SASSARI – TEATRO COMUNALE – 27 febbraio 2025
SASSARI – TEATRO COMUNALE – 28 febbraio 2025
SASSARI – TEATRO COMUNALE – 01 marzo 2025
SPOLETO – TEATRO NUOVO MENOTTI – 06 marzo 2025
SPOLETO – TEATRO NUOVO MENOTTI – 07 marzo 2025
SPOLETO – TEATRO NUOVO MENOTTI – 08 marzo 2025
ASCOLI PICENO – TEATRO VENTIDIO BASSO – 09 marzo 2025
ASCOLI PICENO – TEATRO VENTIDIO BASSO – 10 marzo 2025
PIACENZA – TEATRO MUNICIPALE – 13 marzo 2025
PIACENZA – TEATRO MUNICIPALE – 14 marzo 2025
MILANO – TEATRO ARCIMBOLDI – 15 marzo 2025
MILANO – TEATRO ARCIMBOLDI – 09 aprile 2025
MILANO – TEATRO ARCIMBOLDI – 10 aprile 2025
BOLOGNA – EUROPAUDITORIUM – 16 marzo 2025
BOLOGNA – EUROPAUDITORIUM – 17 marzo 2025
REGGIO EMILIA – TEATRO VALLI – 19 marzo 2025
REGGIO EMILIA – TEATRO VALLI – 04 aprile 2025
REGGIO EMILIA – TEATRO VALLI – 05 aprile 2025
LUGANO – TEATRO LAC – 20 marzo 2025
LUGANO – TEATRO LAC – 21 marzo 2025
LUGANO – TEATRO LAC – 22 marzo 2025
FIRENZE – TEATRO DELLA PERGOLA – 24 marzo 2025
FIRENZE – TEATRO DELLA PERGOLA – 19 aprile 2025
FIRENZE – TEATRO DELLA PERGOLA – 04 maggio 2025
PISA – TEATRO VERDI – 26 marzo 2025
PISA – TEATRO VERDI – 27 marzo 2025
NOVARA – TEATRO COCCIA – 01 aprile 2025
NOVARA – TEATRO COCCIA – 02 aprile 2025
BRESCIA – TEATRO GRANDE – 06 aprile 2025
BRESCIA – TEATRO GRANDE – 07 aprile 2025
VERCELLI – TEATRO CIVICO – 12 aprile 2025
VERCELLI – TEATRO CIVICO – 13 aprile 2025
PRATO – TEATRO POLITEAMA PRATESE – 17 aprile 2025
PRATO – TEATRO POLITEAMA PRATESE – 18 aprile 2025
VERONA – TEATRO FILARMONICO – 22 aprile 2025
VERONA – TEATRO FILARMONICO – 23 aprile 2025
VERONA – TEATRO FILARMONICO – 24 aprile 2025
COMO – TEATRO SOCIALE – 25 aprile 2025
COMO – TEATRO SOCIALE – 26 aprile 2025
COMO – TEATRO SOCIALE 27 aprile 2025
CESENA – TEATRO BONCI – 29 aprile 2025
CESENA – TEATRO BONCI – 30 aprile 2025
FORLÌ – TEATRO FABBRI – 02 maggio 2025
FORLÌ – TEATRO FABBRI – 03 maggio 2025
ASSISI – TEATRO LYRICK – 10 maggio 2025
ASSISI – TEATRO LYRICK – 11 maggio 2025
AGRIGENTO – TEATRO PIRANDELLO – 30 ottobre 2025
AGRIGENTO – TEATRO PIRANDELLO – 31 ottobre 2025
AGRIGENTO – TEATRO PIRANDELLO – 01 novembre 2025
PALERMO – TEATRO MASSIMO – 03 novembre 2025
PALERMO – TEATRO MASSIMO – 04 novembre 2025
PALERMO – TEATRO MASSIMO – 05 novembre 2025
MESSINA – TEATRO VITTORIO EMANUELE – 06 novembre 2025
MESSINA – TEATRO VITTORIO EMANUELE – 07 novembre 2025
MESSINA – TEATRO VITTORIO EMANUELE – 08 novembre 2025
NAPOLI – TEATRO SAN CARLO – 10 novembre 2025
NAPOLI – TEATRO SAN CARLO – 15 novembre 2025
NAPOLI – TEATRO SAN CARLO – 16 novembre 2025
AVELLINO – TEATRO CARLO GESUALDO – 11 novembre 2025
AVELLINO – TEATRO CARLO GESUALDO – 12 novembre 2025
AVELLINO – TEATRO CARLO GESUALDO – 14 novembre 2025
BRINDISI – TEATRO VERDI – 18 novembre 2025
BRINDISI – TEATRO VERDI – 19 novembre 2025
BRINDISI – TEATRO VERDI – 20 novembre 2025
Cultura
Pantelleria – Unipant, 23 febbraio proiezione documentario su Pantelleria “Se l’isola si perde nel tempo”
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Pantelleria, Unipant: domenica 23 febbraio proiezione del documentario su Pantelleria “Se l’isola si perde nel tempo” di Nello La Marca sull’isola che era e non è più
Primo appuntamento del progetto ‘Panteschità 2: l’Isola del Sapere’ votato dai cittadini al Bando della Democrazia Partecipata 2024
Parte con la proiezione del documentario sull’isola di Pantelleria di Nello La Marca il progetto ‘Panteschità 2: l’Isola del Sapere’ che l’Università Popolare di Pantelleria – UNIPANT ha presentato al Bando Democrazia Partecipata 2024 del Comune di Pantelleria e che è stato votato dai cittadini e finanziato dall’Ente.
La proiezione avverrà domenica 23 febbraio 2025 alle ore 17,30 presso la nuova sede dell’Unipant in Via San Nicola, 42a a Pantelleria con ingresso libero e gratuito per tutti fino ad esaurimento posti.
Un’occasione per i panteschi per riconoscersi e fare un viaggio nella nostalgia e per i non panteschi per conoscere e approfondire storia, aspetti e atmosfere di un’isola che nel tempo cambia e cerca tenacemente di conservare cultura e tradizioni minacciate dall’oblio.
Non poteva che iniziare con una testimonianza toccante della Pantelleria del passato portata proprio dai panteschi, intervistati dal regista, che così descrive il documentario: «Se l’isola si perde nel tempo è la registrazione di ciò che Pantelleria era e non è più. È la raccolta delle malinconie di chi avverte il presente dell’isola come un’epoca di progressive cancellazioni di ciò che per millenni ha caratterizzato l’identità degli isolani.
Eppure, c’è un’anima profonda dell’isola che resiste al tempo. E che emerge soprattutto quando gli isolani, cessata l’invasione del turismo, si ritrovano di nuovo soli in mezzo al mare.
E noi che siamo venuti a Pantelleria schermati dalla impossibile obiettività della macchina da presa, abbiamo lasciato l’isola con la precisa consapevolezza che l’isolanità rappresenta una tappa fondamentale della coscienza umana e che in essa si scorge l’indispensabilità di certi valori che il mondo contemporaneo va sempre più cancellando e che è urgente salvare».
La struttura del film, scandita in quattro capitoli relativi alle stagioni dell’anno, ha come sfondo gli straordinari paesaggi dell’isola di Pantelleria, i cui luoghi accompagnano la narrazione assumendo forti connotazioni metaforiche. Il progetto nasce per scrivere e raccontare storie: la raccolta di immagini e parole di una terra simile a molte altre, ma unica nelle sue peculiarità e frammentarietà dei tempi vissuti in uno spazio confinato.
I prossimi appuntamenti del progetto saranno annunciati nei prossimi giorni: seminari e proiezioni di film e documentari gratuiti per tutta la comunità pantesca.
Dettagli sul documentario:
Se l’isola si perde nel tempo
Di Nello La Marca
Produzione Società Cooperativa Sociale L’Elefante Bianco
Realizzato con il contributo di Regione Siciliana – Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo; Sicilia Film Commission
Regia, sceneggiatura e montaggio Nello La Marca
Testi Claudia Prestano, Nello La Marca e Veronica Riccobene
Fotografia Giuseppe Vaiuso
Voce fuori campo Alessandra Pizzullo
Suono Mirko Cangiamilla
Riprese Carmelo Scordi e Massimiliano Caracappa
Ottimizzazione Mauro Nicolicchia e Claudia Prestano
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