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Cultura

Trapani, domani conferenza ‘L’antropologia nell’architettura’ al Museo Pepoli

Redazione

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Domani, venerdì 26 maggio, alle ore 18, presso la sala per le conferenze del Museo Agostino Pepoli di Trapani, l’antropologo Rita Cedrini e l’architetto Antonino Cardillo converseranno sul significato del metodo antropologico nel progetto di architettura e sul senso del tornare. L’architettura viene spesso confusa con la promozione pubblicitaria, l’intrattenimento, lo sfruttamento economico e la celebrazione della tecnica. Segni e simboli dei luoghi che essa incontra rischiano costantemente di esser travolti da trasformazioni affrettate e pulsionali. La cancellazione del passato è la madre di ogni nevrosi, ma ricordare non basta. La ‘Partecipazione Mistica’ di Lucien Lévy-Bruhl e Carl Gustav Jung ci richiama al ‘sentire le cose del mondo.’ Dopo gli interventi, Pino Maggiore e la Cantina Siciliana offriranno agli ospiti un calice di benvenuto.
 

Rita Cedrini. Antropologo. Già docente di Antropologia Culturale presso la Facoltà di Architettura e di Antropologia degli Artefatti presso la Facoltà di Farmacia della Università degli Studi di Palermo. Consulente del Rettore dell’Università di Palermo e dell’Assessorato Regionale ai Beni Culturali siciliani. Autore di numerosi saggi e documentari. Ha tenuto conferenze negli Stati Uniti, Francia, Russia, Croazia, Estonia e Tunisia.

Antonino Cardillo. Architetto. I suoi progetti di architettura sperimentano le valenze inespresse del passato in un insieme coeso ricco di significati. Ha tenuto lezioni al Bauhaus DIA di Dessau, al Royal College of Art ed all’AA School di Londra. Pubblicate su scala globale, le sue opere sono anche state esposte in diversi luoghi tra i quali il Palazzo dell’Arte di Milano, il Deutsche Architekturmuseum di Francoforte ed il Sir John Soane’s Museum di Londra.

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Cultura

La cucuzza pantisca negli studi accademici di chef Riccardo Siri presso l’UNIPA

Direttore

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La Cocuzza Pantesca che nasce e cresce in totale assenza di acqua

Dove l’orgoglio per le eccellenze della propria terra trova come orizzonte una pantagruelica tavola bandita di leccornie locali, con materie prime umili, semplici, ma capaci di trasformarsi in veri capolavori.
Questo è quello che accade con una cucuzza.
Questo è quello che ha riportato in un elaborato uno studente dell’UNIPA dal titolo: “Cucuzza Pantesca”.

Il Comune di Pantelleria di slancio ha concesso il logo per il patrocinio come avallo di questo lavoro accademico compiuto da Riccardo Siri,  studente della facoltà di Scienze Gastronomiche dell’Università di Palermo. 
Lo studente torinese, ma naturalizzato pantesco dal 2005, ne conosce molto bene l’uso e le proprietà, esaltandola nei piatti che prepara con attenzione e cura per La Dispensa Pantesca, il noto locale di Scauri.

Una singolarità di questo frutto da orto è quella di essere molto ricca di acqua, pur crescendo in terreni si ricchi di sali minerali, ma completamente aridi.

Cocuzza locale spiegata da Riccardo Siri chef de la Dispensa Pantesca, 

“La zucchina pantesca è più di un semplice ortaggio, rappresenta un elemento culturale, nutrizionale ed ecologico di valore. La sua promozione e valorizzazione possono contribuire al benessere delle comunità locali e alla conservazione dell’ ambiente e alla soddisfazione dei consumatori.
La cucuzza ha radici profonde nella coltura e tradizione agricola di Pantelleria. Grazie alle condizioni climatiche uniche dell’isola, caratterizzate da terreni vulcanici e un microclima particolare, questa varietà si è adattata sviluppando caratteristiche distintive.
La sua coltivazione è testimone della resilienza e dell’ingegno degli agricoltori locali nel preservare pratiche agricole sostenibili e tradizionali.


Valorizzazione della zucchina pantesca

Valorizzare la zucchina pantesca offre l’opportunità di sviluppo economico dell’isola, Promuovendo le sue origini uniche, le sue qualità organolettiche e il contributo alla biodiversità, è possibile attrarre consumatori interessati a prodotti autentici e sostenibili. Strategie di marketing che enfatizzano il legame con il territorio e le tradizioni locali possono rafforzare l’identità del prodotto aprendo a mercati nazionali ed internazionali. Un ottima attività di promozione dei prodotti tipici panteschi viene svolta dal Consorzio Pantelleria Island in collaborazione con il comune di Pantelleria attraverso stand promozionali nelle più importanti fiere del turismo ed alimentari in Italia e in Europa.
Esempi di queste fiere sono il Bit di Milano, il Sihe di lugano, il Ttg di Rimini e Vinitaly a Verona. Un ottima attività di promozione dei prodotti locali viene anche svolta dal Parco Nazionale Isola di Pantelleria”  c
on i suoi molteplici eventi rivolti ai turisti ma anche ai panteschi.


L’importanza del lavoro svolto dal futuro dr. Siri è quello di monitorare e porre l’accento su eccellenze locali che hanno si alle spalle la responsabilità della tradizione culinaria pantesca, ma anche una proiezione futuristica costante per l’economia in generale e per l’agricoltura eroica di questa nostra piccola ma immensa isola.

Marina Cozzo

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Spettacolo

Festival “Cortinametraggio”: Guardia Costiera celebra 160° anniversario con cortometraggi

caterina murana

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La Guardia Costiera ha preso parte al prestigioso Festival cinematografico “Cortinametraggio 2025”, uno degli eventi più importanti in Italia dedicati ai cortometraggi.
Il festival si è tenuto a Cortina d’Ampezzo dal 17 al 23 marzo.

Per celebrare il 160° anniversario del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, sono stati presentati due cortometraggi celebrativi, realizzati a seguito di un contest che ha coinvolto oltre 20 registi, chiamati a creare opere cinematografiche capaci di raccontare la storia e i valori che guidano il personale della Guardia Costiera. Tra le numerose sceneggiature pervenute, sono stati selezionati due progetti: Gli eroi vestiti di bianco e Nereide.

Gli eroi vestiti di bianco

Il cortometraggio “Gli eroi vestiti di bianco”, diretto dal produttore e regista Alessandro Parrello, racconta la storia del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera. Le riprese del cortometraggio si sono svolte tra Civitavecchia e Monopoli nel mese di ottobre 2024. Il corto è stato interpretato, tra gli altri, da Antonio Catania, Marco Bonini e Barbara Venturato.

Nereidi

Il corto “Nereide” è incentrato sull’identità dei valori che anima l’operato del personale della Guardia Costiera ed è stato diretto dai registi Alessandro D’Ambrosi e Santa de Santis. Le riprese del cortometraggio si sono svolte a Napoli nel mese di novembre 2024.

Entrambi i cortometraggi saranno proiettati nei principali festival cinematografici nazionali, nelle scuole e durante gli eventi celebrativi del 160° anniversario delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera.
Tra questi, la serata del 15 giugno al Teatro Greco di Taormina, dedicata alla Guardia Costiera e al cinema.

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Personaggi

Pantelleria, l’Associazione Agorà presenta “Il Teatro abita la Scuola” con Gianni Bernardo

Redazione

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Progetto dell’Associazione Culturale Agorà per Democrazia Partecipata 2024

 

Un teatro non è solo un luogo dove si fabbricano e si rappresentano spettacoli. Esso è ormai da tempo divenuto un punto d’incontro, di scambio e di partecipazione.

Il teatro non è solo “momento culturale”, ma anche occasione e conoscenza critica di tante problematiche sociali che dal palcoscenico si spingono nella platea e poi nelle strade, nelle case, nelle fabbriche, nelle scuole.

 

OBIETTIVI

L’iniziativa di Agorà è principalmente volta ad avvicinare i giovani al teatro.

Il teatro come mezzo per l’aggregazione, come creatività, come libera espressione dell’individuo.

Obiettivo fondamentale: veicolare e diffondere la cultura teatrale, in particolare tra i giovani panteschi, che hanno poche occasioni per assistere a spettacoli dal vivo.

 

RISULTATI ATTESI E IMPATTO SOCIALE PREVISTO

L’esito finale che si auspica non è solo quello di “agevolare” una semplice offerta culturale rivolta agli studenti, ma innescare in loro la curiosità e la passione per una forma d’arte portatrice di significati, immediata, efficace, e anche provocatoria.

Il contesto pantesco di riferimento, quello giovanile, porta a considerare come l’impatto sociale di questo progetto non sia facilmente prevedibile, perché trattasi di una iniziativa che nell’ambito scolastico dell’Isola non si ripete spesso: non c’è l’abitudine (raramente l’opportunità) da parte degli studenti di confrontarsi (come fruitori, tanto meno come “interpreti” PROTAGONISTI) con l’arte del palcoscenico. Ma certo è, che se una proposta culturale ha dignità di arte, non lascia “indifferenti”.

 

LO SPETTACOLO

Gianni Bernardo metterà in scena “La casa dei silenzi”, un monologo di ispirazione pirandelliana replicato oltre 140 volte in diverse città italiane e che l’autore, utilizzando un proprio vocabolario (una mescola di italiano e dialetto pantesco), trasfigura in un “viaggio” narrato attraverso molteplici “quadri” gioiosi e brillanti, malinconici e suggestivi, in un continuo scorrere della narrazione.

Lo spettacolo verrà montato in un’aula scolastica dell’Istituto “V. Almanza – A D’Ajetti” di via Napoli. Tutti gli studenti degli istituti superiori di Pantelleria assisteranno alle otto repliche previste dal progetto. L’evento si configura come qualcosa di particolare e inconsueto: l’azione teatrale non si svolge in un convenzionale site specific, ma, appunto, in “un’aula scolastica che diventa teatro”.

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