Salute
Trapianti di organi, Volo: «Dati incoraggianti, lavoriamo sulla cultura della donazione»

Presidenza della Regione
«La donazione degli organi rappresenta una priorità del governo Schifani che è impegnato con costanza e determinazione a garantire il diritto alla salute e l’appropriatezza e la tempestività delle cure nei confronti dei propri cittadini». Lo ha detto l’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo, intervenendo al convegno “Procurement, donazione e trapianto di organi. Riflessioni e obiettivi per l’ottimizzazione dei processi nelle aziende del Ssr”, organizzato dal Centro regionali trapianti, che si è svolto stamattina a Palazzo Reale, sede dell’Assemblea regionale siciliana, a Palermo.
«L’assessorato della Salute – ha continuato Volo – ha definito obiettivi chiari e concreti ai neo direttori generali delle aziende del Servizio sanitario regionale per quanto riguarda il percorso di rafforzamento e potenziamento da seguire in materia di prelievo e donazione degli organi. Nei primi mesi del 2024 c’è stato nell’Isola un numero doppio di trapianti effettuati rispetto allo stesso periodo del 2023 e dunque una crescita che evidenzia come la Regione Siciliana e tutta la Rete trapiantologica siciliana, insieme al coordinatore regionale e all’attuale Crt operativo, stiano lavorando nella giusta direzione, in un clima di fiducia reciproca, e grazie all’impegno e alla dedizione di tutti i soggetti coinvolti, garantendo un servizio essenziale».
«È fondamentale – dice Giuseppe Feltrin, direttore del Centro nazionale trapianti – che le regioni riconoscano come strategica l’attività di procurement, definendo con chiarezza gli obiettivi per le aziende ospedaliere e sanitarie e questo è particolarmente necessario per quelle meridionali che sono chiamate a colmare un gap strutturale nel campo della donazione. Il Centro nazionale trapianti sta facendo nei diversi territori un lavoro intenso di supporto della rete trapiantologica, cucito su misura sulle esigenze locali: accompagneremo in questo percorso anche la Sicilia, che di recente ha raggiunto miglioramenti significativi e che oggi compie un passo avanti che vogliamo valorizzare».
Gli obiettivi presentati dall’assessorato regionale della Salute ai direttori generali delle aziende sanitarie del Ssr riguardano temi di carattere organizzativo e gestionale del procurement, ovvero del processo che fa in modo che il percorso donazione-trapianto vada a buon fine. Tra questi la segnalazione di un numero di coppie congruo da parte delle unità operative complesse di Nefrologia ai Centri di riferimento per avviare l’iter di valutazione di idoneità al trapianto renale da donatore vivente; il raggiungimento di un numero virtuoso di accertamenti, con criterio neurologico e cardiologico, per potenziali donatori d’organo in proporzione alla capacità dei posti letto delle unità di terapia intensiva delle aziende; la nomina di coordinatori locali aziendali con riconosciuto incarico di altissima professionalità e tempo dedicato al procurement in relazione al potenziale donativo dell’azienda di appartenenza; garantire la composizione della commissione per l’accertamento di morte encefalica con specialisti disponibili 24 ore su 24 e sette giorni su sette, anche attraverso convenzioni con altre aziende; garantire specialisti e procedure necessarie anche attraverso convenzioni con altre aziende.
L’attività di donazione e trapianto coordinata dal Crt Sicilia nel 2023 ha registrato un incremento del 30 per cento rispetto al 2022. Quest’anno il trend è in ulteriore crescita con oltre il doppio di trapianti effettuati: si è passati infatti da 70 effettivi di giugno 2023 a 170 registrati a giugno 2024. Ad oggi, la Sicilia è l’ottava regione per donazioni e trapianti rispetto al 2022 in cui era quart’ultima a livello nazionale.
All’iniziativa di oggi hanno partecipato, inoltre, il coordinatore del Centro regionale trapianti, Giorgio Battaglia, il direttore del dipartimento Pianificazione strategica, Salvatore Iacolino, il direttore del Dasoe, Salvatore Requirez, il responsabile del Coordinamento operativo del Crt Sicilia, Antonio Scafidi, i direttori generali delle Asp fra cui Walter Messina, commissario straordinario Arnas – Civico Benfratelli in cui ha sede il Crt Sicilia. Ha moderato il direttore del Crt Operativo, Vincenzo Mazzarese.
Salute
Andrea Bocelli, “Riconoscente agli infermieri: sono indispensabili”

Giubileo degli Ammalati e del Mondo della Sanità
Andrea Bocelli, “Riconoscente agli infermieri: sono indispensabili”
“Desidero esprimere la mia ammirata riconoscenza nei confronti della grande famiglia degli infermieri: quella di assistere gli infermi è un’avventura professionale ed esistenziale complessa, delicata, appassionate e sovente non adeguatamente riconosciuta. Un lavoro socialmente indispensabile. Mi piace, in proposito, citare Florence Nightingale, la quale sottolinea quanto l’assistenza infermieristica sia un’arte, poiché richiede “devozione totale e una dura preparazione, come per qualunque opera di pittore o scultore; con la differenza che non si ha a che fare con una tela o con un gelido marmo, ma con il corpo umano, il tempio dello spirito di Dio”.
In un messaggio, letto da Andrea Farinet, Presidente della Fondazione Pubblicità Progresso, durante il convegno internazionale di studio Many worlds, one health, il celebre tenore Andrea Bocelli ha voluto sottolineare l’importanza del lavoro degli infermieri. All’evento – inserito nell’ambito delle celebrazioni del Giubileo degli Ammalati e del Mondo della Sanità e organizzato dalla Commissione Episcopale per il servizio della carità e la salute e promosso dall’Ufficio Nazionale per la pastorale della salute della CEI – hanno preso parte autorevoli relatori internazionali, referenti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e, per la prima volta, anche dell’Organizzazione mondiale della sanità animale.
Bocelli si è detto molto interessato al tema del convegno “pur se la ragione – ha osservato – lo collega fatalmente all’amara, celebre riflessione che indica lo squilibrio tra i ricchi e i poveri quale la più antica e ferale malattia del mondo. Ancor più quando la carenza di risorse economiche va a pregiudicare, a coloro che soffrono, il diritto alla cura. Eppure “l’assistenza agli infermi deve avere la precedenza e la superiorità su tutto” come già San Benedetto, millecinquecento anni fa, aveva scritto”.
Salute
Sanità, Giuliano (UGL): “100.000 infermieri in meno nei prossimi 5 anni, un esercito fantasma che si proietta cupo sul futuro dell’Italia”

Cercasi infermieri disperatamente
“Cercasi infermieri disperatamente. È questa la missione, ai limiti dell’impossibile, che attende la sanità italiana costretta a scontrarsi con una cronica carenza di personale, una delle cause scatenanti del malcontento dei cittadini oramai privati del loro lecito diritto all’assistenza e alle cure” dichiara il segretario nazionale della UGL Salute Gianluca Giuliano.
“Le proiezioni attuali -prosegue – dicono che nel giro di 5 anni potrebbero mancare tra i 60mila ed i 100mila infermieri. Un autentico esercito fantasma che si proietta cupo sul futuro dell’Italia. Il depauperamento delle fila della nobile professione pensata da Florence Nightingale è determinato dall’innalzarsi di richieste di pensionamento anticipato e, soprattutto, dalle dimissioni volontarie che trovano le proprie radici dal mancato adeguamento al rialzo degli emolumenti ponendo l’Italia tra i fanalini di coda rispetto alle altre nazioni europee, tanto da far recentemente dichiarare all’ Assessore al Welfare della Regione Lombardia Guido Bertolaso: sono la colonna portante della sanità pubblica del nostro Paese e ricevono stipendi da fame.
Fattori rilevanti sono poi la quotidiana serie di aggressioni e i casi di burn out per l’esposizione prolungata a condizioni lavorative estenuanti, stressanti ed esaurienti. Così le altre nazioni offrendo stipendi assolutamente più alti, possibilità di crescita professionale, formazione all’avanguardia, welfare mirato e luoghi di lavoro confortevoli e sicuri diventano mete privilegiate per i nostri professionisti pronti ad abbandonare l’Italia per emigrare all’estero. L’emorragia è costante come confermato dalla cancellazione dall’albo professionale, negli ultimi 4 anni, di 42.713 infermieri, 10.320 nel solo 2024.
Le misure tampone messe in atto fino ad oggi non hanno prodotto risultati confortanti.
La professione infermieristica non è più attrattiva per i giovani ed il ricambio generazionale per rimpolpare le fila è, in questo scenario, impensabile. La mancata firma del rinnovo del ccnl non ha fatto che peggiorare ulteriormente la già grave situazione. Per questo rilanciamo con forza la proposta di un patto nazionale, scevro da pregiudizi ideologici, dove tutte le parti coinvolte dovranno contribuire fattivamente per trovare le soluzioni adeguate prima del crollo irreversibile del SSN” conclude il sindacalista.
Salute
Benessere animale. Caronia e Mancuso (NM): “Servono collaborazioni istituzionali e Servizio Veterinario di Base nazionale”

“Il benessere animale si costruisce attraverso la collaborazione tra
tutti gli attori coinvolti, pubblici e privati a tutti i livelli”. Con
questa premessa, la deputata regionale Marianna Caronia e il
consigliere comunale Giuseppe Mancuso (Noi Moderati) lanciano un
appello alle amministrazioni locali siciliane, a partire dal Comune di
Palermo, ad avviare percorsi di collaborazione inter-istituzionale,
prendendo spunto dalle conclusioni del convegno “Salute Unica: Verso
un nuovo welfare per gli animali di famiglia”, svoltosi nei giorni
scorsi a Palermo.
Durante l’incontro è stato anche presentato il Disegno di Legge
nazionale per l’istituzione del Servizio Veterinario di Base,
attualmente in fase di elaborazione da parte degli onorevoli Saverio
Romano e Michela Vittoria Brambilla, che punta a garantire una rete di
assistenza veterinaria pubblica essenziale per gli animali
d’affezione.
“Questa iniziativa – spiegano Caronia e Mancuso – ha dimostrato che
istituzioni, enti di ricerca e associazioni possono lavorare insieme
per risultati concreti, coniugando benessere animale, salute di
comunità e ottimizzazione delle risorse. Ora serve tradurre quel
modello in azioni operative, coinvolgendo in primo luogo i Comuni, che
sono il primo presidio territoriale. L’istituzione del Servizio
Veterinario di Base, su cui stanno lavorando i colleghi parlamentari,
rappresenterà un ulteriore passo avanti per una tutela strutturata e
diffusa.”
“Auspichiamo che, a partire dal Comune di Palermo – che con la nuova
amministrazione ha mostrato particolare attenzione al tema – si
possano avviare collaborazioni istituzionali per rafforzare
l’operatività, condividere dati e buone pratiche, e favorire
l’aggiornamento continuo del personale, anche in sinergia con le
associazioni animaliste.”
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