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Cultura

Tre bicchieri 2025, migliori vini della Sicilia premiati da Gambero Rosso. Pantelleria presente

Redazione

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TRE BICCHIERI 2025, I MIGLIORI VINI DELLA SICILIA PREMIATI DAL GAMBERO ROSSO 
Sono 28 i vini della Sicilia che quest’anno hanno ottenuto i Tre Bicchieri, il massimo riconoscimento assegnato dalla guida Vini d’Italia di Gambero Rosso.

 

Roma, 24 settembre 2024 – Sono ben 28 i vini siciliani premiati da Gambero Rosso con i Tre Bicchieri, il massimo riconoscimento. 

 

L’Etna gioca la parte del leone, soprattutto nel suo lato rossista con ben nove vini che raggiungono il gradino più alto del podio (uno è il Munjebel Rosso MC di Frank Cornelissen che esce senza denominazione).

 

Dai vini dell’Etna al Nero d’Avola
Un autentico personaggio Frank, famoso per la sua precoce scoperta del pianeta Etna (era il 2001), ma pure per l’attitudine ad andare oltre schemi e dogmi, a sperimentare e scandagliare, quasi da rabdomante, quel mondo allora statico e sostanzialmente immobile; tanto che gli si potrebbe attribuire il claim “Cornelissen: l’Etna, oltre l’Etna”. I vini, di reputazione internazionale, interpretano l’area vulcanica con originalità e tecnica impeccabili e seducono per il forte carattere e l’autenticità.

 

Solo tre i bianchi del Vulcano, ma la qualità media è impressionante. Gli Etna Bianco premiati con i Tre Bicchieri sono l’Etna Bianco Alta Mora ’23 – Alta Mora, l’Etna Bianco Muganazzi ’22 – Graci e l’Etna Bianco Sup. Contrada Volpare ’23 – Maugeri.

 

Il primo è prodotto da Diego e Alberto Cusumano in quella che è un’entità aziendale autonoma, un prezioso contributo al terroir dell’Etna. Massima attenzione è dedicata alla varietà espressa dai singoli vigneti, cru selezionati nelle aree a migliore vocazione: nella cantina ipogea di Verzella, perfettamente integrata al territorio circostante, vengono vinificate le materie prime esclusivamente autoctone, provenienti dalla medesima contrada, da Guardiola, Pietramarina, Feudo di Mezzo e Solicchiata.

 

Del secondo viene apprezzata l’eleganza e finezza, come del resto di tutta la gamma dei vini presentati quest’anno da Alberto Aiello Graci, che raccontano il terroir vulcanico in modo impareggiabile attraverso etichette di differenti contrade, in cui le cultivar locali rispondono in modo peculiare a seconda di esposizioni, suoli, età dei vigneti.

 

Il terzo è prodotto da Renato Maugeri, che con le figlie Carla, Paola e Michela conduce l’azienda in contrada Volpare, nel comune di Milo. Siamo a 700 metri di quota sul versante est dell’Etna, in una zona dove le vigne si affacciano direttamente sul mar Jonio. Qui, attorno al palmento ottocentesco, delimitati dai tipici muretti a secco in pietra lavica, si trovano cinque ettari di vigne terrazzate, tutte a carricante, salvo un po’ di catarratto.

 

Tra gli altri vitigni autoctoni protagonisti dei Tre Bicchieri 2025 si distinguono anche il nero d’Avola, su cui diverse cantine sono tornate a scommettere, come Duca di Salaparuta con il Sicilia Nero d’Avola Duca Enrico ’20 e Feudo Maccari con il Sicilia Nero d’Avola Saia ’22.

 

Tre Bicchieri 2025 della Sicilia
Cavadiserpe Mandrarossa 2022
Cantine Settesoli

 

Cerasuolo di Vittoria 2022
Planeta

 

Etna Bianco Alta Mora 2023
Alta Mora

 

Etna Bianco Muganazzi 2022
Graci

 

Etna Bianco Sup. Contrada Volpare 2023
Maugeri

 

Etna Rosso Contrada Monte Ilice 2022
Barone di Villagrande

 

Etna Rosso Contrada Pietrarizzo 2021
Francesco Tornatore

 

Etna Rosso Contrada Zottorinoto Ris. 2020
Cottanera

 

Etna Rosso Erse 1911 Contrada Moscamento 2020
Tenuta di Fessina

 

Etna Rosso Lenza di Munti 720 slm 2021
Cantine Nicosia

 

Etna Rosso Mofete 2021
Palmento Costanzo

 

Etna Rosso Qubba 2022
Monteleone

 

Etna Rosso V. Barbagalli 2021
Pietradolce

 

Faro 2022
Le Casematte

 

Faro Palari 2019
Palari

 

Infatata 2023
Caravaglio

 

Krimiso 2019
Aldo Viola

 

Marsala Vergine Secco Tino n. 8 2004
Francesco Intorcia Heritage

 

Monreale Bianco V. di Mandranova 2022
Alessandro di Camporeale

 

Moro di Testa 2021
Feudi del Pisciotto

 

Munjebel Rosso MC 2021
Frank Cornelissen

 

Passito di Pantelleria Ben Ryé 2021
Donnafugata

 

Sicilia Bianco Catarratto Buonsenso 2023
Tasca d’Almerita

 

Sicilia Hedonis Ris. 2022
Feudo Arancio

 

Sicilia Nero d’Avola Duca Enrico 2020
Duca di Salaparuta

 

Sicilia Nero d’Avola Saia 2022
Feudo Maccari

 

Sicilia Perricone Ribeca 2019
Firriato

 

Ziller 47
Tenuta Gorghi Tondi

Spettacolo

Pantelleria: una vocalità fuori dal comune per raccontare la ricerca di una nuova identità

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“STRADA VUOTA” È L’ESORDIO UFFICIALE DI MARIATERESA, UNA CAREZZA MUSICALE TRA SOLITUDINE, FORZA E RINASCITA

Dopo anni di studio e sacrifici, Mariateresa, giovane e talentuosissima promessa di Pantelleria, si affaccia sul panorama musicale italiano pubblicando il suo primo singolo, “Strada Vuota” (La Mediterranean Label), un brano carico di emozioni che riflette il percorso personale e artistico della cantante. Con una voce pulita e fuori dal comune, Mariateresa dà vita ad un viaggio sonoro tra solitudine, forza e speranza, raccontando la storia di una donna che cerca il proprio posto nel mondo, tra battaglie personali e rinascite.

Ascolta su Spotify.

“Strada Vuota”, presentato in anteprima sul palco della prima edizione del Festival Internazionale Voci dal Mediterraneo svoltosi a Pantelleria lo scorso Luglio, si apre come un’intima confessione, in cui la protagonista corre lungo una strada che sembra non avere fine, un percorso che simboleggia la difficoltà di trovare se stessi in una società che spesso non offre risposte. «Corro tra la gente, finché fiato mi accompagnerà, vorrei capire questa strada vuota, dove mi porterà», canta Mariateresa con una sincerità che penetra il cuore sin dal primo ascolto, offrendo uno spaccato di vita reale, fatto di cadute e risalite.

Il testo del brano riflette in musica il vissuto dell’artista, che ha affrontato numerose sfide lungo il suo cammino, sia a livello musicale che personale. «Strada vuota senza vergogna, strada vuota per chi vivrà»: parole che trasmettono la determinazione di una giovane donna che ha imparato a non avere più paura del giudizio altrui, trovando nella musica la sua strada, il suo rifugio, la sua forza ed il suo scopo.

«Ho iniziato a scrivere “Strada Vuota” in uno dei periodi più difficili della mia vita – racconta Mariateresa -, quando ogni strada che imboccavo sembrava portarmi al nulla. La musica era l’unica cosa che mi faceva andare avanti, dandomi la speranza che un giorno le cose potessero cambiare. Oggi canto questo brano con l’orgoglio di chi ha superato tante difficoltà e ha trovato finalmente il proprio equilibrio.»

Il pezzo, composto e arrangiato dal Maestro Giuseppe Denaro e scritto a quattro mani con Massimo Galfano, spicca per la semplicità con cui riesce a trasmettere valori importanti, profondi e sempre più rilevanti al giorno d’oggi. Il sound, elegante e ricercato, accompagna delicatamente la voce di Mariateresa, mettendo in risalto ogni sfumatura emotiva della sua interpretazione e la sua vocalità unica e limpida. Una scelta sonora che si allontana dagli arrangiamenti complessi, volta a restituire all’ascoltatore una purezza musicale che rispecchia perfettamente il messaggio del testo.

«”Strada Vuota” è nata tramite un colloquio con il mio manager Massimo Galfano, nel quale ho espresso il mio percorso musicale, fatto di difficoltà e delusioni – conclude Mariateresa -. Da questa chiacchierata, ho compreso che è proprio grazie a quel cammino che oggi posso guardare al futuro con nuova consapevolezza e serenità.»
L’artista racconta senza filtri la sua esperienza, dando voce non solo alle sue paure, ma anche alla speranza di un domani migliore, resa egregiamente nel verso «Ho vissuto una vita che non mi appartiene, con il cuore rotto a metà che presto volerà», simbolo di una rinascita sotto ogni punto di vista.

La chiusura del pezzo, «Essere una donna, che gran valore ha? Se solo io avessi ancora tra le mani quel cuore rotto a metà», è una riflessione intima e suggestiva che racchiude la consapevolezza di quanto sia importante non arrendersi mai, nonostante le avversità.

La capacità di Mariateresa di fondere emozioni e tecnica vocale la rende una delle interpreti da tenere d’occhio, capace di conquistare l’ascoltatore con la sua autenticità e con un timbro che non si dimentica facilmente. “Strada Vuota”, accompagnato dal videoclip ufficiale diretto dalla Eventi e Management Italia, rappresenta un primo passo verso un futuro artistico ricco di sorprese, genuinità e talento, in cui la musica continuerà ad essere il mezzo attraverso il quale raccontare storie vere, sincere e intense, con una sensibilità rara e una determinazione incrollabile.

 

Biografia.
Mariateresa, all’anagrafe Mariateresa Pavia, nasce a Palermo il 28 febbraio 2000 e risiede a Pantelleria. Fin da piccola dimostra una forte passione per il canto, iniziando a studiare musica all’età di 10 anni in una piccola scuola di canto per bambini sull’isola. Successivamente, prosegue la sua formazione con altri insegnanti, perfezionando sempre di più la sua tecnica. A 15 anni, inizia ad esibirsi con un’orchestra dal vivo, dedicandosi al repertorio di musica liscio nei circoli del suo paese. Le sue performance la portano a cantare in diversi locali e a partecipare a concorsi canori, affinando la sua presenza scenica e vocale. Ad aprile 2024, firma un contratto con la Eventi & Management Italia e con l’etichetta discografica La Mediterranean Label di Massimo Galfano, segnando l’inizio di un nuovo percorso artistico. In questo periodo, partecipa alla prima edizione del Festival Internazionale Voci dal Mediterraneo con il singolo di debutto “Strada Vuota”, conquistando il 3° posto nella categoria Inediti. “Strada Vuota” nasce da un dialogo con il suo manager, Massimo Galfano, in cui Mariateresa racconta il difficile e tortuoso percorso affrontato nel mondo della musica. Il brano, scritto a quattro mani con lo stesso Galfano e composto e arrangiato dal Maestro Giuseppe Denaro, esprime le sfide personali e professionali che la stessa Mariateresa ha dovuto affrontare. Il testo racconta di strade vuote percorse con la speranza che un giorno qualcosa potesse cambiare, e di come ora l’artista affronti una nuova strada con amore per se stessa, senza più temere il giudizio altrui. La capacità di fondere egregiamente emozioni e tecnica vocale rende Mariateresa una delle interpreti da tenere d’occhio, capace di conquistare l’ascoltatore con la sua autenticità e con un timbro che non si dimentica facilmente.

Instagram

 

L’artista è disponibile per interviste, se interessati rispondere a questa mail o contattarci ai recapiti in firma.

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Sito Web: www.musicandmediapress.it
Facebook: www.facebook.com/MusicAndMediaUfficioStampa/
Instagram: https://www.instagram.com/musicandmedia_ufficiostampa/

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OGGI E’ LA GIORNATA EUROPEA DELLE LINGUE 

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Oggi, 26 settembre, si celebra, come ogni anno dal 2001, la Giornata Europea delle Lingue, istituita dal Consiglio d’Europa. Questa ricorrenza è finalizzata a sensibilizzare le popolazioni dei 46 stati europei sull’importanza dell’apprendimento delle lingue per potenziare il plurilinguismo e la comprensione interculturale, nonché per promuovere la ricca diversità linguistica e culturale dell’Europa. Il Consiglio d’Europa ha dedicato una particolare attenzione alla promozione delle lingue regionali o minoritarie, molte delle quali sono in pericolo d’estinzione, mediante la stipula della Carta europea delle lingue regionali o minoritarie. Tali lingue sono infatti parte del patrimonio culturale europeo la cui tutela e promozione contribuiscono alla costruzione di un’Europa basata sulla democrazia e sulla diversità culturale. In tutta Europa si celebrerà questa Giornata attraverso vari eventi. Per quanto riguarda la Sicilia, l’AUCLIS (Associazioni Unite per la Cultura e Lingua Siciliana) segnala un evento online che riguarda anche la lingua siciliana. L’evento, dal titolo “Le Lingue Regionali di tre grandi isole mediterranee”, avrà luogo nella serata del 26 (inizio ore 21,30). Fonso Genchi, Presidente dell’Accademia della Lingua Siciliana – che organizza l’evento col gratuito patrocinio dell’AUCLIS – dialogherà con Saveriu Luciani, ex Assessore del Governo Corso con delega alla lingua corsa, e con Stefano Cherchi, Coordinatore del Collegio Scientifico dell’Acadèmia de su Sardu, per scoprire e confrontare la situazione delle lingue corsa, sarda e siciliana. Sarà possibile assistere gratuitamente all’incontro online collegandosi al canale YouTube dell’Accademia della Lingua Siciliana a questo indirizzo: https://www.youtube.com/watch?v=6d4N42sGEHo
 
 

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Cultura

L’Italia è una democrazia basata sulla pizza: migliori pizzerie d’Italia per Gambero Rosso

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Esce oggi la nuova guida Pizzerie d’Italia 2025: tutte le eccellenze e variazioni sul tema del piatto più amato al mondo, a partire da Napoli. 96 i Tre Spicchi, 16 Tre Rotelle e 116 nuove insegne selezionate. 9 i premi speciali, con 15 premiate. 
La Sicilia spicca con le sue 62 insegne, 6 Tre Spicchi, 1 Tre Rotelle, 1 premio speciale e 11 nuovi ingressi

 
Napoli, 25 settembre 2024 – Debutta oggi la guida Pizzerie d’Italia del Gambero Rosso: 96 Tre Spicchi, 16 Tre Rotelle e tante novità, con ben 116 nuovi ingressi su oltre 750 insegne censite, che spaziano tra pizze tonde, tradizionali, a degustazione, al trancio disegnando la geografia più autorevole della pizza in Italia, nessuna regione esclusa. 

 

Racconta Pina Sozio, curatrice dell’edizione 2025 del volume dedicato alle migliori pizzerie italiane: “Che vitalità nella pizza italiana. Aperture su aperture, tanti giovani con voglia di emergere e di far emergere i propri territori. Tanto è sfidante e affascinante il terreno pizza che molti bravi chef hanno cominciato a cimentarsi con essa, affascinati sia dalla magia degli impasti, che dalla conquistata libertà nei condimenti. La vulgata del prodotto porta con sé, però, dei rischi di banalizzazione su larga scala. Nella nostra piccola selezione (750 pizzerie sulle oltre 183mila esistenti in Italia, secondo gli ultimi dati del CNA) non ci basta che si usino determinati prodotti noti (e magari non tutti insieme sulla stessa pizza!), così come non ci basta che si faccia quella ricetta o si usi la tecnica di moda. Noi ricerchiamo, e premiamo, chi fa un lavoro di coerenza, chi mette al centro la personalità, le idee, una visione di lungo periodo, anche a costo di non accarezzare il trend del momento e correre qualche rischio in più”.

 

I premi speciali

 

I Maestri dell’Impasto, con Gioiella, vede premiati due fuoriclasse:Simone Padoan, I Tigli a San Bonifacio (VR) in Veneto
Giancarlo Casa de La Gatta Mangiona a Roma.
 

Pizzaiolo Emergente, con San Pellegrino e Acqua Panna: al giovane Lorenzo Prestia, fondatore di Grano Vivo a Pontedera (PI)
 

Ricerca e Innovazione, con Petra Molino Quaglia: a Premiata Fabbrica Pizza, laboratorio di idee di Bassano Del Grappa (VI)
 

Le Pizze dell’Anno, con Solania:Al piatto:Pizza piacentina di Chiere a Piacenza, rivisitazione del tortello piacentino. 
Marinara cotta Cilentana di Baita Al Cotruzzo a Roccadaspide (Sa). 
Sfincione Fenicio di Ozio Gastronomico a Palermo.
Al taglio:Cardoncelli, Pomodori, Prezzemolo, Yogurt Di Bufala di Frumentario, Roma
La Schicculiata, della pizzeria Da Filomena a Castrovillari (Cs)
Pizza dolce: Come Un Caffè Leccese, di Luppolo & Farina a Latiano (Br)
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Pizza e Territorio, con Levoni: a La Cruna del Lago, Lesina (FG)
 

Miglior Proposta di Bere Miscelato, con Bibite Sanpellegrino: a Elementi Cocktail &Pizza a Barberino Di Mugello (FI) e Prato.
 

Miglior Servizio di Sala, con Casolaro Hotellerie: a Bob Alchimia a spicchi a Montepaone (Cz)
 

Migliore Carta delle Bevande, con Krombacher: premiate due insegneIl Corso a Bolzano
Sant’Isidoro Pizza & Bolle a Roma
 

Migliore carta dei dolci: ancora I Tigli a San Bonifacio (VR)
 

 

 

La Sicilia

 

Sono ben 62 le insegne siciliane presenti in guida che rappresentano la regione e soprattuto la provincia di Catania, Palermo e Ragusa. Di queste, 7 le eccellezze che ottengono il punteggio pieno. 

 

I Tre Spicchi:

Saccharum ad Altavilla Milicia (PA): scegliere è difficile, dopo un cestello di ottime fritture, ci si può sbizzarrire tra pizzette, sfincioni in declinazioni territoriali, panzerotti, “spick & crock” semplici o doppie, pizze dal morso croccante e da mangiare con le mani, e le pizze di Gioacchino.
 

Ammodo – La Pizza di Daniele Vaccarella a Palermo: il lavoro inizia dagli otto impasti, dal tradizionale al Trinacria (un blend brevettato con grano Tumminia), dal contemporaneo al gluten free. Ogni tipologia ha una ragion d’essere insieme ai condiment
 

Archestrato di Gela a Palermo: gli antipasti Rascapignate aprono la scena alle 20 pizze stagionali, con oltre l’80% di prodotti da filiera corta. L’impasto è un blend di farina evolutiva biologica, a maturazione e temperatura controllata. 
 

 

L’Orso a Messina: l’offerta è misurata, ma ogni pizza è davvero speciale. Saporito e profumato l’impasto, da farine integrali macinate a pietra, ad alta idratazione e lunga maturazione. Disponibili pure quello ai cereali e il croccante 100 Ore.
 

Da Clara a Venetico (ME): i suoi impasti, ad altissima idratazione e a lunga lievitazione, sono leggeri e soavi, fungono da base perfetta per pizze, ispirate dalla tradizione o dall’estro, che colpiscono per armonia e nettezza di sapori.
 

Piano B a Siracusa: dove diverse sono le opzioni da gustare e dove equilibrio, digeribilità e golosità sono i tre pilastri su cui si basa il menu, che offre ampia possibilità di spaziare tra ingredienti di stagione.
 

Tre Rotelle

L’Orso in Teglia a Messina: lo spin off della pizzeria L’Orso di via Calapso, è un format dedicato alla pizza romana in teglia. L’impasto, frutto dei tanti studi sulle lievitazioni del pizzaiolo Matteo La Spada, è sottile ma morbido, reso croccante quanto basta dalla cottura finale. L’assortimento di proposte è notevole e varia con frequenza, i topping sono di grande qualità e prediligono prodotti e sapori del territorio
 

Il Premio speciale Le Pizze dell’Anno con Solania se lo aggiudica Ozio Gastronomico di Palermo: dove Dario Genova è il precursore di una generazione di pizzaioli impegnati tanto sulla variabile “pane” che sul condimento – piuttosto autoctono – ma anche delle farine. Due gli impasti, un classico siciliano e un integrale di grano tenero tipo 2 a basso indice glicemico. Tra le proposte, delizioso lo Sfincione Fenicio (ispirato a quello bianco bagherese) con ricotta di Gangi, cipolla di Giarratana, bottarga di Marzamemi. Pregevole anche la cucina con rare ricette della tradizione quasi dimenticate. 

 

Sono 11 le novità in guida:

Le Monelle ad Alcamo (TP)
Costanza Passione d’Autore a Canicattì (AG)
Fermento 2.0 a Cefalù (PA)
Angelo De Natale a Fiumefreddo di Sicilia (CT)
Funnaco Pizza Lab a Palermo
Molo 53 a Palermo
Pizza e Core a Piazza Armerina (EN)
Le Fontanelle a Raffadali (AG)
La Capinera a Ragusa
A Varcuzza a Scicli (RG)
Al Paradise a Vittoria (RG)

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