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Un veliero di Pantelleria a La Goletta di Tunisi, nel 1834

Redazione

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di Orazio Ferrara

Fin dai primi decenni dell’Ottocento vi fu un costante e cospicuo flusso di panteschi che migrò sulle
coste della vicina Tunisia. A questo flusso si aggiungeva poi quello, anch’esso numeroso, di altri
siciliani, provenienti da Marsala, da Trapani e da Favignana. Nel censimento di Tunisi del 1849 si
contarono ben circa 600 residenti tra panteschi, marsalesi, trapanesi e favignanesi. In gran parte essi
erano marinai, padroni di barca, pescatori, corallari e lavoranti di tonnara, poi in misura ridotta
commercianti, muratori, falegnami e calzolai.

Tunisia sotto il governo del Bey

In quel tempo la Tunisia, ancora indipendente sotto il governo del Bey, era veramente un paese che
prometteva ai migranti siciliani lavoro e benessere e che si avviava, con la successiva massiccia
emigrazione di migliaia e migliaia di italiani, a diventare un protettorato dell’Italia. Ma la Francia,
spalleggiata dall’Inghilterra che non voleva, per la sicurezza delle sue rotte, che una stessa potenza
europea avesse il controllo delle due sponde del canale di Sicilia, con un colpo di mano s’impadronì
della Tunisia e ne fece una sua colonia. Questo affronto all’Italia passò alla storia come “lo schiaffo
di Tunisi”, cosa che nei nostri libri scolastici non viene quasi mai riportata.

In quei primi decenni dell’Ottocento la Tunisia era dunque un territorio di frontiera che offriva
infinite possibilità alle iniziative marinare e commerciali dei siciliani più intraprendenti, ma tra
quest’ultimi, come in tutti i territori di frontiera in ogni tempo, c’erano anche individui di pessima
condotta, oziosi, ladri, attaccabrighe, armati di coltello e spesso di pistole, che non pochi disturbi
portavano all’ordine pubblico. A volte si aggregavano in vere e proprie bande, come d’altronde
facevano i loro similari compari maltesi. Da qui l’occhiuta sorveglianza dei porti, per non fare
entrare altra gente indesiderabile, da parte dei consolati italiani e inglesi in Tunisi.

Anche se gli inglesi al riguardo avevano un comportamento schizofrenico. Infatti una volta che il
console britannico di Tunisi fece rimpatriare un’intera banda di malviventi maltesi, il governatore di
Malta non li fece sbarcare e li rispedì nuovamente in Tunisia.

Il veliero battente bandiere Le Due Sicilie

Nel corso dell’anno 1834 (bey di Tunisi Ahmad I ibn Mustafa) un giorno entrò nel porto di La
Goletta un veliero, battente bandiera del Regno delle Due Sicilie e proveniente dall’isola di
Pantelleria. Il detto veliero, benché di piccola stazza (circa 4 tonnellate) aveva un equipaggio di ben
sette persone e trasportava undici passeggeri, tutti panteschi. Comandava quel veliero patrun
Giuseppe Stuppa. Le carte di bordo erano regolari per un viaggio diretto a Trapani, per cui marinai
e passeggeri non avevano passaporti per lo sbarco a Tunisi.

Tutto ciò insospettì il regio console napolitano, Saverio De Martino, che fece fare indagini dal suo
viceconsole. Quest’ultimo interrogò il capitano Stuppa, il quale asserì che il suo veliero era salpato
regolarmente dal porto di Pantelleria con rotta su Trapani, ma che la navigazione era stata
contrariata da forti venti, che avevano provocato non pochi danni all’imbarcazione, da qui la
decisione, per ripararsi, di far vela su La Goletta. Considerate le rotte e le distanze la cosa sembrò
abbastanza strana, per tale motivo il viceconsole continuò nelle sue indagini e alla fine stilò una
lunga e dettagliata relazione da inviare al suo superiore.

In un passo di detta relazione era scritto testualmente;
“… che nella partenza dalla Pantelleria il Barco prese direzione per Tunisi ad oggetto di restarsene
qui equipaggio e passeggieri come si è già comprovato. Considerando che somigliante spedizione è
stata da essi stessi organizzata con premeditazione cioè di venire in Tunisi e che per eludere i
regolamenti di Polizia e di Navigazione han cercato ingannare quelle autorità con dichiarare di
recarsi in Trapani… “.
Dopo aver letto il rapporto del suo vice, il console De Martino ordinò di non permettere lo sbarco a
nessuno delle persone arrivate col veliero, di far fare un sopralluogo a bordo per constatare
eventuali danni subiti e nel qual caso di riattare prontamente l’imbarcazione, per poi farla salpare
con tempo buono per la direzione indicata nella Patente di Sanità (Trapani), nel contempo obbligava
padron Giuseppe Stuppa a mantenere a sue spese tutti quei passeggeri, i quali non avessero avuto
propri mezzi di sostentamento, fino al momento della partenza del veliero.

Successivamente il De Martino inviò una relazione sull’intera vicenda al Ministro Segretario di
Stato degli Affari Esteri, il principe Antonio Statella di Cassaro.
Nella predetta relazione s’informava inoltre il ministro che ultimamente il numero dei sudditi del
Regno di Napoli, residenti nella Reggenza di Tunisi, si era notevolmente accresciuto per via dei
numerosi arrivi di persone provenienti dalle isole di Pantelleria e Favignana, chiudendo poi
“…pertanto io supplico V. E. di ordinare che non si rilascino in Sicilia tanto facilmente i permessi
per recarsi in Barberia e di assicurarsi con anticipazione dei motivi della loro qui venuta e fare
altresì imporre delle penali per quei Capitani di Bastimenti che contravvengono ai regolamenti di
Polizia in vigore”.
Orazio Ferrara

Foto: Tunisi, veliero in porto

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Marsala, per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne in scena “Il Ladro”

Redazione

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Al Teatro Impero stasera, 21 novembre alle ore 21, andrà in scena la pièce teatrale intitolata “Il Ladro” per la regia di Giacomo Frazzitta, interpretata da Alessia Angileri e Nino Scardino, con la voce di Lucrezia Benigno, musiche a cura di Gregorio Caimi, Fabio Gandolfo e Alessio Cordaro e con la partecipazione del Coro dell’Officina Artistica Carpe Diem. Al termine dello spettacolo la presidente del Tribunale di Trapani Alessandra Camassa interverrà sul tema: “Il valore di essere donna”. Si tratta di una produzione del Movimento artistico culturale città di Marsala, in collaborazione con il Comune di Marsala e la commissione pari opportunità. L’ingresso è gratuito
 
L’anima delle donne, nella loro essenza. È questo il tema dello spettacolo “Il Ladro” che andrà in scena stasera, 21 novembre, alle ore 21, al Teatro Impero di Marsala nell’ambito della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. Si tratta di un evento presentato dal Comune di Marsala in collaborazione con la Commissione Pari Opportunità presieduta dall’avvocata Roberta Anselmi, realizzato con il Movimento artistico culturale città di Marsala, con inoltre il patrocinio della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Marsala, insieme con lo Sportello Antiviolenza presso la Procura della Repubblica.
 
La Pièce, la cui regia è di Giacomo Frazzitta, sarà messa in scena già stamattina alle 9,30 per uno spettacolo dedicato alle scuole. Interpreti gli attori: Alessia Angileri e Nino Scardino, con le musiche dal vivo curate da Gregorio Caimi, Fabio Gandolfo e Alessio Cordaro e la voce di Lucrezia Benigno con la partecipazione del Coro dell’Officina artistica Carpe Diem. In particolare a calcare il palcoscenico saranno: Loredana Salerno, Marilena Colicchia, Federica Rallo, Francesca Sammartano e Laura Figlioli. L’ingresso è gratuito.
 
La storia si snoda tutta in una notte, in una imprecisata città siciliana: una giovane donna va a fare una denuncia, poiché le hanno rubato i sogni. A raccogliere la denuncia è un Brigadiere il quale comincia a scrivere a macchina in maniera molto precisa e la storia assume un’aria assurda e surreale, toccando in questo modo le tematiche attuali che vedono le donne tristemente protagoniste.
 
Terminata la pièce teatrale, a salire sul palcoscenico sarà la Presidente del Tribunale di Trapani, dottoressa Alessandra Camassa, che chiuderà la serata con un intervento sul tema: “Il Valore di essere Donna”.

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Ambiente

Pantelleria, estumulazioni al Cimitero di Scauri: scadenze e istanze

Direttore

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Il Comune di Pantelleria ha pubblicato avviso relativo all’estumulazione presso il Cimitero di Scauri.

Di seguito tutti i dettagli:

A partire dal mese di Gennaio dell’anno 2025, salvo anticipazione del termine per motivi di urgenza, si proceda ad eseguire la estumulazione ordinaria delle salme poste nei loculi delle Serie 9 ubicate nel cimitero di Scauri, le cui concessioni cimiteriali sono scadute e/o il cui utilizzo avviene da un tempo superiore a quello previsto dal Regolamento comunale dei servizi Funebri e Cimiteriali (cfr.art. 30), come da allegato elenco.

2) l’avvio alla cremazione, previa autorizzazione dell’Ufficiale dello Stato Civile, dei resti mortali eventualmente non completamente mineralizzati relativi ai defunti elencati negli appositi elenchi relative alle estumulazioni ordinarie, parte integrante del presente atto, per i quali non sia stato dimostrato interesse da parte dei familiari, dopo che siano trascorsi 30 giorni dall’affissione del presente atto; dopodichè le ceneri saranno depositate per non oltre ulteriori 90 giorni dalla data di cremazione presso il deposito del Cimitero di riferimento dove era stata tumulata la salma e successivamente collocate nel cinerario comune in caso di mancata diversa opzione dei familiari o eredi;

INVITA

I parenti/eredi di tutti i defunti oggetto di estumulazione ordinaria, di cui agli allegati elenchi, che hanno interesse a recuperare i resti mortali per depositarli in sepolture private ovvero in cellette ossario comunali dietro presentazione di apposita istanza, a rivolgersi entro il 20 Dicembre 2024 all’Ufficio Stato Civile, ubicato presso la sede municipale, piano terra, per disporre sulla destinazione dei resti mortali dei propri cari.

L’ufficio è aperto al pubblico secondo i seguenti orari: lunedì – mercoledì – giovedì – venerdì, dalle ore 10.00 alle ore 12.00 martedì, dalle ore 17.00 alle ore 18.00

Eventuali comunicazioni e/o richieste di informazioni possono essere fatte telefonicamente chiamando il n. 0923/695049 o il n. 0923/695023, ovvero mediante posta elettronica all’indirizzo: protocollo@pec.comunepantelleria.it

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Economia

Authentic Pantelleria Island, scopri i vantaggi dell’affitto del tuo dammuso senza pensieri

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Con la gestione senza pensieri Authentic Pantelleria Island, l’affitto del dammuso smetterà di essere una preoccupazione. Venerdì 29 novembre alle ore 15 presso il Mursia Wellness Hotel
 
Pantelleria Island mette a disposizione dei proprietari e del loro dammuso un team di esperti per occuparsi di tutti gli aspetti fiscali, normativi e burocratici.

Sappiamo che non basta però gestire la normativa fiscale per rendere produttivo un dammuso. Occorre fare promozione, gestire l’ospite, lavare e cambiare la biancheria, verificare ed effettuare manutenzione ordinaria e molto altro ancora.
Faremo tutto questo al posto del proprietario.

Con Authentic il proprietario avrà infatti  la garanzia di essere seguito passo dopo passo nel complicato mondo degli affitti, dalle pratiche burocratiche fino alla totale gestione della locazione. Insomma è arrivato il momento di posizionare il dammuso nel giusto posto che merita all’interno del mercato turistico e per farlo mettiamo a disposizione un team pronto a gestire ogni passaggio.

Se siete interessati ad avviare un percorso di locazione turistica del vostro dammuso, se siete già nel mondo degli affitti e desiderate ricevere una mano per la gestione o semplicemente siete curiosi di conoscere questo nuovo progetto.

L’appuntamento è per venerdì 29 novembre alle ore 15 presso il Mursia Wellness Hotel. Per coloro che non si trovano sull’isola potranno scrivere ad info@pantelleriaisland.it e vi verrà fornito il link per accedere alla riunione online.

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