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Cultura

Vigilia di Capodanno, perché San Silvestro si celebra oggi

Redazione

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Curiosità e leggende su San Silvestro, ecco chi è il santo che si ricorda l’ultimo giorno dell’anno
di Filomena Fotia da  Meteoweb
31 Dic 2024 | 08:32
 

Il 31 dicembre si celebra San Silvestro, il santo legato alla Vigilia di Capodanno, ma chi era veramente questo personaggio e perché la sua memoria è associata agli ultimi festeggiamenti dell’anno? Il 33° Papa di Roma, non è ricordato per la sua personalità allegra, ma piuttosto per il suo pontificato che segnò un periodo cruciale per il Cristianesimo.

Vigilia di Capodanno, perché San Silvestro si celebra oggi
Nato a Roma, figlio di Rufino e Giusta, rimase orfano in giovane età e ricevette la sua educazione religiosa da Girino, un sacerdote che lo introdusse nella carriera ecclesiastica. Ordinato sacerdote da San Marcellino, Silvestro divenne Papa nel 314 d.C., in un momento storico in cui il Cristianesimo stava vivendo una trasformazione profonda grazie all’editto di Milano, che garantiva la libertà di culto ai cristiani.

Il suo lungo pontificato durò 21 anni e si caratterizzò per le sfide teologiche e le controversie con gli Ariani, un movimento che negava la divinità di Gesù Cristo. Nel 325, durante il Concilio di Nicea, San Silvestro confermò la dottrina cristiana sulla natura divina di Cristo, stabilendo un principio che avrebbe avuto un impatto duraturo sulla Chiesa.

La sua morte il 31 dicembre 335 d.C., data che segna anche la fine dell’anno civile, ha fatto sì che la sua festività fosse celebrata proprio in questo giorno. La sua sepoltura nel cimitero di Priscilla sulla via Salaria e il successivo trasferimento delle sue reliquie nella chiesa di San Silvestro in Capite, simbolicamente legata alla sua figura, consolidarono il culto del santo.

La scelta del 31 dicembre per celebrare San Silvestro non è casuale, ma segue la tradizione della Depositio episcoporum, l’elenco che registrava le date di sepoltura dei vescovi romani. Seppur nel Cristianesimo ortodosso e nelle Chiese orientali la sua festività venga celebrata il 2 gennaio, è il 31 dicembre che ha prevalso come data di riferimento, in quanto coincide con il giorno della sua morte.

Leggende e tradizioni
Oltre alla sua figura religiosa, San Silvestro è anche un santo legato a numerose leggende popolari. Una delle più famose narra che, per guarire l’imperatore Costantino dalla lebbra, egli compì un miracolo, facendogli ricevere il battesimo in un gesto che lo liberò dalla malattia. Un’altra leggenda racconta della sua lotta contro un drago che minacciava Roma, sconfitta dal santo grazie alla forza della sua fede.

Le tradizioni legate alla sua figura sono tante, e alcune si riflettono nei proverbi popolari: “A San Silvestro la neve alla finestra” e “Per San Silvestro ogni oliva nel canestro”, che richiamano simbolicamente l’arrivo del nuovo anno e la speranza di prosperità.

Così, mentre il mondo si prepara a celebrare la fine dell’anno e l’inizio di uno nuovo, la figura di San Silvestro rimane un simbolo di speranza e di rinascita spirituale, come nel lontano 335 d.C., quando la sua morte segnò un capitolo importante per la Chiesa e per la storia di Roma.

 

Spettacolo

Pantelleria – Cinema, entusiasmante la programmazione degli spettacoli di gennaio 2025

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Si parte con l’appassionante l’avventura di “Mufasa: il Re Leone”

Sabato 4 gennaio ore 21
Domenica 5 gennaio ore 16 e 21
Mufasa: Il Re Leone
racconta, attraverso Rafiki, la leggenda di Mufasa alla giovane cucciola di leone Kiara, figlia di Simba e Nala, con Timon e Pumbaa che offrono il loro caratteristico spettacolo. Raccontata attraverso flashback, la storia presenta Mufasa, un cucciolo orfano, perso e solo fino a quando incontra un leone comprensivo di nome Taka, erede di una stirpe reale. L’incontro casuale dà il via al viaggio di uno straordinario gruppo di sventurati alla ricerca del proprio destino: i loro legami saranno messi alla prova mentre lavorano insieme per sfuggire a un nemico minaccioso e letale. 

Sabato 11 gennaio ore 21
Domenica 12 gennaio ore 21
Io e te dobbiamo parlare,
un film del 2024, scritto, diretto ed interpretato da Alessandro Siani, con Leonardo Pieraccioni, Francesca Chillemi. Brenda Lodigiani, Biagio Izzo, Giovanni Esposito, Enrico Lo Verso, Sergi oFriscia e molti altri interpreti.
Trama: Antonio e Pieraldo sono due poliziotti che condividono molte cose: un’amicizia un po’ rovinata nel tempo, una carriera non sempre costellata di successi e un successo che decisamente non fa per loro. Fino a quando non dovranno affrontare insieme un vero crimine che cambierà per sempre la loro vita.

Sabato 18 gennaio ore 21.00
Domenica 19 gennaio ore 21.00

Cortina Express, Lucio De Roberti (Christian De Sica), un irresistibile viveur di mezza età, si reca a Cortina D’Ampezzo per salvare il nipote da un matrimonio disastroso con la figlia della perfida Patrizia Giordano (Isabella Ferrari), una vulcanica discografica con un marito succube (Marco Mazzocca nei panni di Aristide) e alle prese con il rischio di fallimento dell’azienda. Tanto che ha già pronto un contratto capestro da far firmare a Dino Doni (Lillo), un’artista musicale del passato che stravede da sempre per lei e che ora è alla ricerca di riscatto accollandosi però, senza saperlo, tutti i debiti.

Sabato 25 ore 21
Domenica 26 ore 21

Diamanti film del 2024 nel cast  comprende Luisa Ranieri e Jasmine Trinca, le due protagoniste, ma anche Stefano Accorsi, Luca Barbarossa, Milena Mancini, Elena Sofia Ricci, Geppi Cucciari, Mara Venier, Kasia Smutniak e Anna Ferzetti

Trama:
è la storia di un regista che convoca le sue attrici preferite, con cui ha lavorato e che ha amato nella sua carriera, per fare un film sulle donne. Le osserva e si fa ispirare finché il suo immaginario le catapulta in un’altra epoca, un passato in cui il rumore delle macchine da cucire riempie un luogo di lavoro gestito e popolato da donne, mentre gli uomini hanno ruoli marginali. In questo mondo, il cinema può essere raccontato dal punto di vista del costume, mentre realtà e finzione si compenetrano, così come la vita delle attrici con quella dei personaggi.

Come acquistare i biglietti: Cinema San Gaetano – film

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Cultura

Anno nuovo… propositi vecchi: la saga infinita delle buone intenzioni

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Buon Anno a tutti, che sia pieno di bei propositi… e ancor più belle disillusioni!
Ah, il nuovo anno. Quel momento magico in cui il calendario ci regala una pagina bianca che, ogni volta, ci illudiamo di poter riempire di buoni propositi. Quel periodo in cui tutto sembra possibile, in cui anche l’aria grida speranza. Eppure tutti sanno come andrà a finire: gli obiettivi ambiziosi saranno archiviati in un cassetto come in una commedia già vista che Netflix scarterebbe subito. I buoni propositi di Capodanno sono come quei jeans che tieni nell’armadio da anni: ci speri sempre, ma nel profondo sai che non ci entrerai mai più. Eppure, come una serie tv che non smettiamo di seguire, ogni anno ci ricaschiamo. Ecco un esempio: il 31 dicembre, con un bicchiere in mano e un po’ di coraggio liquido in corpo, ci diciamo pieni di entusiasmo e di spumante: “Quest’anno cambio vita!”. Ma già al 3 gennaio, la vita ci guarda con un sopracciglio alzato e dice: “Ah sì? Siediti, parliamone”. Perché i buoni propositi sono brillano nelle nostre menti di notte, ma si dissolvono con la prima fermata al bar. I classici intramontabili dei buoni propositi

  • 1. “Da gennaio dieta ferrea!”. Chi non ha mai pronunciato questa frase mentre affonda un pandoro nella Nutella e si giustifica pensando che tanto è ancora dicembre. Quando, finalmente, arriva gennaio, scopri che il tuo frigorifero è posseduto da forze oscure che riproducono all’infinito prelibatezze varie. Tanto, pensi, “Inizio lunedì”. Il problema? C’è sempre un compleanno, un aperitivo, o un invito a cena a cui non puoi mancare.
  • 2. “Mi iscrivo in palestra e stavolta ci vado sul serio.” Questo proposito è un grande classico. Gennaio è il mese delle iscrizioni record nelle palestre, dove ti senti subito parte di un club esclusivo… E ci vai, pronto a sollevare pesi e a sudare con dignità… fino a quando non realizzi che il tapis roulant non ti rende magico e che la palestra è meno divertente di quanto sembri su Instagram. Febbraio arriva e il tuo abbonamento annuale viene dimenticato, cancellato dal dolce abbraccio di un pacchetto di patatine, che mangeremo giustificandoci dicendo che stavamo solo cercando di “recuperare le forze”.
  • 3. “Leggerò un libro al mese”. È il proposito culturale per eccellenza. Compriamo libri con copertine eleganti e titoli filosofici, li mettiamo su uno scaffale e li osserviamo con rispetto. Poi, a marzo, scopriamo che la nostra lettura principale continua a essere la descrizione dei film su Netflix o le etichette dei biscotti.
  • 4. “Basta procrastinare!”. Ah, il proposito più ambizioso di tutti. Perché affrontare i problemi oggi, quando puoi rimandarli a domani? Il bello di questo proposito è che puoi sempre procrastinarlo. Non è geniale?
  • 5. “Quest’anno niente sprechi, risparmio!”. L’intenzione è nobile, ma poi arrivano i saldi che ti invogliano a comprare quel capo che ti “serve assolutamente”. E che dire delle offerte online che non puoi lasciarti sfuggire. E così il tuo conto in banca diventa un luogo triste dove i soldi entrano, fanno un cenno di saluto e subito escono. Ma perché ci caschiamo ogni anno?

La verità è che amiamo l’idea del cambiamento più di quanto ci piaccia davvero cambiare. E non c’è niente di male in questo! Fare una lista di obiettivi, anche se irrealistici, è il nostro modo di dirci che c’è sempre spazio per migliorare, anche se non sappiamo bene come.

Forse, il miglior proposito per il nuovo anno dovrebbe essere semplice e universale: prendersi meno sul serio. Fallire i nostri obiettivi è quasi inevitabile, ma farlo con ironia è un’arte. Se quest’anno non riesci a dimagrire, almeno puoi dire di aver alimentato la tua felicità. Se non vai in palestra, almeno il divano non si sentirà trascurato. Se mangiamo pizza, che sia la migliore pizza del mondo. Se leggiamo un libro, godiamocelo davvero, complice un buon bicchiere di vino. Insomma, viviamo senza troppi vincoli, perché alla fine, l’unico proposito che conta è quello di essere felici, qualunque forma possa assumere!

Quindi, brindiamo al 2025: un altro anno pieno di grandi sogni, piccoli fallimenti e tante risate. E chissà, magari quest’anno riuscirai davvero a mantenere almeno uno dei tuoi propositi. Oppure no, ed è perfettamente ok… Io che sono un ottimista seriale penso di raggiugere tutti i buoni propositi fatti poche ore fa… non per niente mi chiamano “Buon Battaglia”.

Salvatore Battaglia
Presidente Accademia delle Prefi

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Cultura

Pantelleria – Khamma si veste di Natale ed è subito incanto. Grande successo per “Pomeriggio Natalizio”

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Vicolo Dolores Plessi, “Pomeriggio natalizio” buona la prima – Foto e Video

Ha riscosso un grande successo l’evento organizzato dall’Associazione khamiota PGS Madonna della Pace.


Per la prima volta è stato organizzato l’evento natalizio lungo la strada Dolores Plessi. Via San Francesco ci conduceva nell’omonima chiesa dove si è rappresentata la natività: la gente si recava come se fosse un luogo sacro, con rispettoso silenzio e devozione verso la raffigurazione.

In generale si è creata un’atmosfera molto bella, invitante e toccante.

Oltre al presepe vivente, il centro di Khamma era ravvivato dallo zampognaro con i suoni particolari della sua cornamusa, dal coro e dai balletti dei bambini che facevano da cornice alla natività.


E’ stata anche realizzata la casa di babbo natale molto , diventata in un batter d’occhio meta di piccoli e grandi visitatori.
E poi, ancora, i sapori tipici natalizi: panettone, crepes popcorn, zucchero filato e caldarroste, i cui aromi si insinuavano tra le bancherelle del  mercatino.

I ringraziamenti

L’associazione PGS Madonna della Pace ringrazia tutti i coloro che si sono prestati per realizzare questa manifestazione e spera che la collaborazione duri a lungo.
Da soli non si fa nulla!
Si ringrazia il Comune di Pantelleria per il contributo e i visitatori numerosi.

La PGS Madonna della Pace, sempre più attiva, ha confermato le capacità organizzative e di fare squadra, la creatività e la volontà di portare animazione, cultura e tradizione nell’isola.

Pomeriggio Natalizio, buona la prima!


V I D E O

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